Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

NOVAVULGATA

Nova Vulgata

BibbiaEDU-logo

Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 22

Ecclesiasticus

Nova Vulgata Torna al libro

Interconfessionale

Nova Vulgata 22 Lapidi luteo comparatus est piger,

et omnes sibilabunt super aspernationem illius;

La: 7-8
Interconfessionale SirIl fannullone è come un letamaio,
dove tutti per lo schifo ci sputano sopra.
Rimandi
22,1 il fannullone Prv 6,6+; 6,11; Qo 4,5.
Nova Vulgata
22,2fimo boum comparatus est piger:

et omnis, qui tetigerit eum, excutiet manus.

Interconfessionale Sir22,2Il fannullone somiglia a una palla di sterco:
se a uno capita di toccarla, corre a lavarsi.
Nova Vulgata
22,3Confusio patris est de filio indisciplinato,

filia autem in deminorationem generatur.

Interconfessionale SirChe disgrazia essere padre di un figlio scapestrato,
e che rovina se si tratta di una figlia.
Rimandi
22,3 padre di un figlio scapestrato Prv 17,21; 19,26.
Nova Vulgata
22,4Filia prudens hereditas viro suo,

nam, quae confundit, in contumeliam fit genitoris.

Interconfessionale Sir22,4Una ragazza seria troverà un marito degno di lei,
ma una poco di buono addolora suo padre.
Nova Vulgata
22,5Patrem et virum confundit filia audax,

ab utrisque autem inhonorabitur.

Interconfessionale SirIl padre e il marito si vergognano di una donna sfacciata
e la disprezzano tutti e due.
Rimandi
22,5 donna sfacciata Prv 12,4.
Nova Vulgata
22,6Musica in luctu importuna narratio;

disciplina et doctrina in omni tempore sapientia.

Interconfessionale SirUn discorso fuori posto è come ridere a un funerale,
invece severità e disciplina sono sempre segni di saggezza.
Rimandi
22,6 severità e disciplina 30,1+.
Note al Testo
22,6 ridere a un funerale: altri: musica in caso di lutto.
Nova Vulgata
22,7Qui docet fatuum, quasi qui conglutinat testam;
Interconfessionale Sir22,7L’umile origine dei genitori non disonora
i figli che si guadagnano da mangiare e vivono onestamente.
Nova Vulgata
22,8qui narrat verbum non audienti,

quasi qui excitat dormientem de gravi somno.

Interconfessionale Sir22,8Figli superbi, maleducati, sfacciati
sono un disonore per una famiglia delle classi nobili.
Nova Vulgata
22,9Cum dormiente loquitur, qui enarrat stulto sapientiam,

et in fine narrationis dicit: «Quis est hic?».

Interconfessionale Sir22,9Insegnare a uno stolto è come riempire un vaso rotto
o tener sveglio un dormiglione.
Nova Vulgata
22,10Supra mortuum plora, defecit enim lux,

et supra fatuum plora, defecit enim sensus.

Interconfessionale Sir22,10Ragionare con uno stolto è come discutere con un addormentato:
appena hai finito ti dice: «Che cosa hai detto?».
Nova Vulgata
22,11Modicum plora supra mortuum, quoniam requievit;
Interconfessionale SirPiangi per chi è morto, perché non vede più la luce,
ma piangi anche per lo stolto perché gli manca il buon senso.
Piangere per un morto è meno triste, perché lui è nella pace,
mentre la vita di uno stolto è peggio della morte.
Rimandi
22,11 piangi per chi è morto 38,16-23.
Nova Vulgata
22,12nequissima enim vita fatui super mortem.
Interconfessionale SirSe il lutto per un morto dura sette giorni,
quello per lo stolto e l’incosciente dura per tutta la vita.
Rimandi
22,12 lutto per sette giorni Gn 50,10; Gdt 16,24; cfr. Sir 38,17.
Nova Vulgata
22,13Luctus mortui septem dies,

fatui autem et impii omnes dies vitae illorum.
Interconfessionale Sir22,13Non sprecare le tue parole con un insensato,
e non andare in compagnia di uno stupido,
perché ti disprezza e non se ne accorge nemmeno;
sta’ lontano da lui per non avere guai
e non lasciarti sporcare quando scuote i suoi panni.
Evitalo se vuoi stare tranquillo
e non essere annoiato dalle sue stupidaggini.
Nova Vulgata
22,14Cum stulto ne multum loquaris

et cum insensato ne abieris.

Interconfessionale SirC’è qualcosa più pesante del piombo?
Certo, e ce l’ha scritto in fronte, è: «Lo stupido».
Rimandi
22,14 lo stupido è pesante 21,16; Prv 27,3.
Nova Vulgata
22,15Serva te ab illo, ut non molestiam habeas,

et non coinquinaberis impactione illius.

Interconfessionale Sir22,15Trasportare sabbia, sale e blocchi di ferro
è più facile che sopportare uno che non ragiona.
Nova Vulgata
22,16Deflecte ab illo et invenies requiem

et non acediaberis in stultitia illius.

Interconfessionale Sir22,16Quando la travatura di legno di un edificio è solida,
se viene il terremoto non cede;
così, chi prende una decisione dopo aver riflettuto,
nei momenti difficili non si scompone.
Nova Vulgata
22,17Super plumbum quid gravius?

Et quod illi aliud nomen quam fatuus?

Interconfessionale SirUn sentimento fondato su una convinzione
è come un fregio intarsiato su un muro ben rifinito.
Note al Testo
22,17 un fregio intarsiato: così secondo l’antica traduzione siriaca; il testo greco ha: un ornamento di sabbia.
Nova Vulgata
22,18Arenam et salem et massam ferri facilius est ferre

quam hominem imprudentem et fatuum et impium.

Interconfessionale SirCiottoli posti sopra un muro
non resistono alla forza del vento;
così chi si mostra impaurito
di fronte ai ragionamenti di uno sciocco,
non resisterà davanti a una minaccia.
Note al Testo
22,18 Ciottoli: secondo alcuni manoscritti greci, mentre altri hanno: pali.
Nova Vulgata
22,19Loramentum ligneum colligatum in fundamento aedificii

non dissolvetur;

sic et cor confirmatum in cogitatione consilii,

nullus timor illud commovebit.

Interconfessionale Sir22,19Se pungi un occhio, lo fai piangere,
se tocchi qualcuno sul vivo reagirà duramente.
Nova Vulgata
22,20Cor firmatum in cogitatu intellegentiae

sicut ornatus in pariete polito.

Interconfessionale Sir22,20Se tiri sassi agli uccelli, scappano,
se insulti un amico, l’amicizia è finita.
Nova Vulgata
22,21Sicut pali in excelsis et caementa sine impensa posita

contra faciem venti non permanebunt,

Interconfessionale Sir22,21Anche se hai usato la spada contro un amico,
non disperare: potete ancora tornare amici.
Nova Vulgata
22,22sic et cor timidum in cogitatione stulti

contra impetum timoris non resistet. (23)

Interconfessionale SirSe hai criticato un amico a tu per tu,
non temere perché potete riconciliarvi;
invece se l’hai insultato con arroganza,
se hai tradito le sue confidenze
o l’hai attaccato a tradimento,
qualsiasi amico se ne andrà.
Rimandi
22,22 confidenze tradite 8,17; 27,16-21; Prv 11,13; 20,19; 25,9. — attacco a tradimento 27,25; Dt 27,24.
Nova Vulgata
22,24Pungens oculum deducit lacrimas,

et, qui pungit cor, pellit amicitiam.

Interconfessionale SirNel camino prima c’è vapore e fumo, poi divampa la fiamma;
così prima volano insulti, poi ci sarà spargimento di sangue.
Rimandi
22,24 prima gli insulti, poi il sangue 27,15; 28,11.
Nova Vulgata
22,25Mittens lapidem in volatilia fugat illa;

sic et qui conviciatur amico, dissolvit amicitiam.

Interconfessionale SirNon mi vergognerò di proteggere un amico
e non mi nasconderò lontano da lui,
Rimandi
22,25 nascondersi lontano dall’amico 6,12.
Nova Vulgata
22,26Ad amicum etsi produxeris gladium,

non desperes: est enim regressus;

ad amicum
Interconfessionale Sir22,26ma se avrò guai per colpa sua,
quando gli altri lo sapranno, staranno alla larga da lui.
Nova Vulgata 22,27si aperueris os triste,

non timeas: est enim concordatio,

excepto convicio et improperio et superbia

et mysterii revelatione et plaga dolosa;

in his omnis effugiet amicus.
Interconfessionale SirChi potrà tener chiusa la mia bocca
e mettere un sigillo sulle mie labbra,
perché le mie parole non mi facciano cadere
e la mia lingua non mi tradisca?
Rimandi
22,27 un sigillo sulla bocca 28,25; Sal 141,3.
Note al Testo
22,27 Il v. 27 esprime in forma di domanda un augurio rivolto a se stesso.
Nova Vulgata
22,28Fidem posside cum amico in paupertate illius,

ut et in bonis illius communices;

Nova Vulgata
22,29in tempore tribulationis illius permane illi fidelis,

ut et in hereditate illius coheres sis.

Nova Vulgata
22,30Ante ignem camini vapor et fumus,

sic et ante sanguinem maledicta et contumeliae et minae.

Nova Vulgata
22,3131 Amicum tegere non confundar,

a facie illius non me abscondam;

et, si mala mihi evenerint per illum, sustinebo:

Nova Vulgata
22,32omnis, qui audiet, cavebit se ab eo.
Nova Vulgata
22,33Quis dabit ori meo custodiam

et super labia mea signaculum aptum,

ut non cadam ab ipsis, et lingua mea perdat me?