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Nova Vulgata

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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 20

Ecclesiasticus

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Interconfessionale

Nova Vulgata 20 Quam bonum est arguere quam irasci,

et confitentem in oratione non prohibere!

La: 4. 24c. 30b
Gr II: 24c. 30b
Interconfessionale SirUn rimprovero può essere inopportuno
e il silenzio mostrare il buon senso di una persona,
Rimandi
20,1 rimprovero inopportuno cfr. Sir 2,6.
Nova Vulgata
20,2Concupiscentia spadonis devirginans iuvenculam:
Interconfessionale Sir20,2ma è meglio rimproverare
piuttosto che covare l’ira dentro di sé.
Nova Vulgata
20,3sic qui facit per vim iudicium iniquum.
Interconfessionale Sir20,3Chi riconosce i suoi sbagli si salva dal peggio,
Nova Vulgata
20,4Quam bonum est correptum manifestare paenitentiam!

Sic enim effugies voluntarium peccatum.

Interconfessionale Sirinvece chi vuole imporre la giustizia con la violenza
è come un impotente che vuole violentare una ragazza.
Rimandi
20,4 è come un impotente 30,20.
Nova Vulgata
20,5Est tacens, qui invenitur sapiens,

et est odibilis, quia procax est ad loquendum.

Interconfessionale SirChi tace può dimostrarsi saggio,
mentre chi ha la lingua lunga si fa odiare.
Rimandi
20,5-8 parola e silenzio 19,5-12+.
20,5 chi tace Prv 17,28. — la lingua lunga si fa odiare 9,18+.
Nova Vulgata
20,6Est tacens non habens responsum,

et est tacens sciens tempus aptum.

Interconfessionale SirCerto, c’è chi tace perché non sa che cosa dire,
ma anche chi sta zitto perché aspetta il momento giusto.
Rimandi
20,6 aspetta il momento giusto Prv 15,23; Qo 3,7.
Nova Vulgata
20,7Homo sapiens tacebit usque ad tempus,

lascivus autem et imprudens non servabunt tempus.

Interconfessionale Sir20,7L’uomo saggio tace fino al momento giusto,
l’astuto chiacchierone parla a sproposito.
Nova Vulgata
20,8Qui multis utitur verbis, exsecrabitur;

et, qui potestatem sibi assumit iniuste, odietur.

Interconfessionale Sir20,8Se uno non smette mai di parlare, si rende insopportabile,
e chi vuole imporsi gli altri, attira l’odio su di sé.
È bello, se hai rimproverato qualcuno, vedere che si mette sulla strada giusta.
Tu infatti avrai evitato una colpa.
Nova Vulgata
20,9Est processus in malis viro indisciplinato,

et est inventio in detrimentum.

Interconfessionale Sir20,9A volte si trae profitto da una disgrazia,
talora invece il guadagno si trasforma in perdita.
Nova Vulgata
20,10Est datum, quod non est utile,

et est datum, cuius retributio duplex.

Interconfessionale Sir20,10Un regalo può esserti inutile
e un altro renderti il doppio.
Nova Vulgata
20,11Est propter gloriam minoratio,

et est qui ab humilitate levat caput.

Interconfessionale SirChi cerca il successo può cadere in disgrazia,
e c’è chi parte dal nulla e si fa un nome.
Rimandi
20,11 parte dal nulla cfr. Lc 1,52.
Note al Testo
20,11 Chi cerca… nome: altri: C’è un’umiliazione che viene dalla gloria e c’è chi dall’abbattimento alza la testa.
Nova Vulgata
20,12Est qui multa redimat modico pretio

et restituens ea in septuplum.

Interconfessionale Sir20,12Uno compra molte cose con pochi soldi,
un altro le paga cento volte di più.
Nova Vulgata
20,13Sapiens in verbis seipsum amabilem facit,

gratiae autem fatuorum effundentur.
Interconfessionale Sir20,13Il saggio è benvoluto per le sue parole.
Lo stolto, invece, spreca invano i suoi complimenti.
Nova Vulgata
20,14Datum insipientis non erit utile tibi,

oculi enim illius septemplices sunt:
Interconfessionale Sir20,14I regali di uno stolto non ti servono,
e nemmeno quelli di un invidioso che è costretto a darti qualcosa;
infatti in cambio si aspetta molto di più.
Nova Vulgata
20,15exigua dabit et multa improperabit,

et apertio oris illius quasi clamantis.

Interconfessionale SirSono insignificanti, ma te li fa pesare,
e quando apre la bocca sembra un ciarlatano.
Se oggi ti presta una cosa, domani la vuole già indietro:
un tipo così è proprio antipatico.
Rimandi
20,15 insignificanti 18,18; cfr. Gc 1,5.
Nova Vulgata
20,16Hodie feneratur quis et cras expetit:

odibilis est homo huiusmodi.

Interconfessionale SirSolo lo stolto può dire: «Non ho amici,
e con tutto il bene che faccio, nessuno mi è riconoscente».
Tanti mangiano il suo pane, ma sono malelingue,
Note al Testo
20,16 suo: così secondo l’antica traduzione latina; il testo greco e altre traduzioni hanno mio: in questo caso l’ultima riga del verso cita ancora le parole dello stolto.
Nova Vulgata
20,17Fatuus dicit: «Non est mihi amicus,
et non est gratia bonis meis».

Interconfessionale Sire così spesso ridono alle sue spalle.
Egli infatti non sa accettare le ricchezze in modo giusto
e la povertà con un certo distacco.
Note al Testo
20,17 e la povertà con un certo distacco: altri: e il non avere gli è ugualmente indifferente.
Nova Vulgata
20,18Qui enim edunt panem illius, falsae linguae sunt.

Quoties et quanti irridebunt eum!

Interconfessionale SirSbagliare con la lingua è peggio che scivolare per terra,
e la caduta dei cattivi avviene all’improvviso.
Rimandi
20,18-23 parola e silenzio 19,5-12+.
Nova Vulgata
20,19Neque enim, quod habendum erat, directo sensu distribuit,

similiter et, quod non erat habendum, est indifferens ei.

Interconfessionale Sir20,19Un tipo maleducato è come una parola fuori posto;
la trovi sempre in bocca agli imbecilli.
Nova Vulgata
20,20Melius lapsus in pavimento quam lapsus linguae:

sic casus malorum festinanter veniet.

Interconfessionale SirGli insegnamenti di uno stolto non sono ascoltati
perché interviene sempre a sproposito.
Rimandi
20,20 Gli insegnamenti dello stolto non sono ascoltati Prv 26,7.9.
Nova Vulgata
20,21Homo acharis quasi fabula importuna;

in ore indisciplinatorum assidua erit.

Interconfessionale Sir20,21C’è gente che non può fare il male perché è povera
e perciò, quando va a dormire, non sente rimorso.
Nova Vulgata
20,22Ex ore fatui reprobabitur parabola,

non enim dicit illam in tempore suo.

Interconfessionale SirMa c’è chi va in rovina perché non ha il coraggio delle sue idee
e magari si vergogna anche davanti a uno stolto.
Rimandi
20,22 va in rovina perché non ha il coraggio delle sue idee 4,21.
Nova Vulgata
20,23Est qui vetatur peccare prae inopia,
et in requie sua non stimulabitur.

Interconfessionale Sir20,23Per non fare brutta figura, uno promette mari e monti,
e così l’amico gli diventa nemico.
Nova Vulgata
20,24Est qui perdit animam suam prae confusione,

et ab imprudenti persona perdet eam;

personae autem acceptione perdet se.

Interconfessionale SirLe bugie sono un vizio vergognoso,
e sono sempre in bocca agli imbecilli.
Rimandi
20,24 Le bugie sono un vizio vergognoso 20,26; 41,17; Prv 12,22; 13,5.
Nova Vulgata
20,25Est qui prae confusione promittit amico,

et lucratus est eum inimicum gratis.

Interconfessionale SirÈ meglio un ladro che un bugiardo,
anche se tutti e due finiranno male.
Rimandi
20,25 il bugiardo finisce male 7,13.
Nova Vulgata
20,26Opprobrium nequam in homine mendacium,

et in ore indisciplinatorum assidue erit.

Interconfessionale Sir20,26L’abitudine di mentire disonora una persona
e il bugiardo è sempre coperto di vergogna.
Nova Vulgata
20,27Potior fur quam assiduitas viri mendacis;

perditionem autem ambo hereditabunt.

Interconfessionale SirL’uomo saggio basta che parli e subito si mette in evidenza;
l’uomo di buon senso attira su di sé la simpatia dei grandi.
Rimandi
20,27 vantaggi della saggezza 4,11-15+. — attira la simpatia dei grandi 8,8.
Note al Testo
20,27 Il titolo Detti proverbiali si legge in alcuni codici del testo greco.
Nova Vulgata
20,28Mos hominis mendacis est sine honore,

et confusio illius cum ipso sine intermissione.

Interconfessionale Sir20,28Se uno coltiva la terra potrà avere un buon raccolto,
e se uno piace ai potenti si fa perdonare i suoi sbagli.
Nova Vulgata
20,29Verbum parabolarum.

Sapiens in verbis producet seipsum,

et homo prudens placebit magnatis.

Interconfessionale SirDoni e regali acciecano anche gli occhi dei saggi,
sono come una museruola che impedisce loro di rimproverare.
Rimandi
20,29 doni e regali che accecano 40,12; Prv 15,27+; 17,8; 18,16; 21,14.
Nova Vulgata
20,30Qui operatur terram suam, inaltabit acervum frugum,

et, qui operatur iustitiam, ipse exaltabitur;

qui vero placet magnatis, effugiet iniquitatem.

Interconfessionale SirSaggezza nascosta, tesoro sotterrato,
a che cosa servono?
Rimandi
20,30 Saggezza nascosta 41,14-15; Lc 11,33; cfr. Mt 13,52; 25,25.
Nova Vulgata
20,31Xenia et dona excaecant oculos iudicum

et quasi camus in ore avertunt correptiones eorum.

Interconfessionale Sir20,31Fa bene chi nasconde la sua stoltezza,
sbaglia invece chi impedisce alla sua sapienza di manifestarsi.
Nova Vulgata
20,32Sapientia absconsa et thesaurus invisus,

quae utilitas in utrisque?

Interconfessionale SirChi cerca il Signore senza stancarsi mai
è meglio di chi vive senza una guida.
Note al Testo
20,32 è meglio… guida: altri: è meglio di chi è un libero auriga della propria vita.
Nova Vulgata
20,33Melior est, qui celat insipientiam suam,

quam homo, qui abscondit sapientiam suam.