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Nova Vulgata

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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 14

Ecclesiasticus

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Interconfessionale

Nova Vulgata 14 Beatus vir, qui non est lapsus verbo ex ore suo

et non est stimulatus in tristitia delicti.
La: 12c. 17a. 21.22c
Interconfessionale SirFelice chi sa controllare le sue parole
e non sarà tormentato dal rimorso dei peccati.
Rimandi
14,1-2 felice chi è giusto Sal 1; 32,2.
14,1 sa controllare le sue parole Sir 25,8; cfr. Sir 19,16.
Nova Vulgata
14,2Felix, quem non condemnat anima sua,

et non excidit a spe sua.

Interconfessionale Sir14,2Felice chi ha la coscienza tranquilla
e non ha perduto la speranza.
Nova Vulgata
14,3Viro tenaci sine ratione est substantia;

et homini livido ad quid aurum?
Interconfessionale SirChe giova a un avaro diventare ricco
e all’invidioso a che cosa servono i soldi?
Rimandi
14,3 chi ama il denaro Qo 5,9+.
Nova Vulgata
14,4Qui denegat animo suo iniuste, aliis congregat,

et in bonis illius alius luxuriabitur.

Interconfessionale SirChi fa soldi a prezzo di stenti accumula per altri:
a spenderli ci penseranno poi loro.
Rimandi
14,4 accumula per altri 11,19+.
Nova Vulgata
14,5Qui sibi nequam est, cui alii bonus erit?

Et non iucundabitur in bonis suis.

Interconfessionale Sir14,5Chi è tirchio con sé con chi mai sarà generoso?
Nemmeno lui godrà dei suoi beni.
Nova Vulgata
14,6Qui sibi invidet, nihil est illo nequius;

et haec redditio est malitiae illius.

Interconfessionale SirNessuno è peggiore di chi tortura se stesso;
egli paga per la sua cattiveria.
Rimandi
14,6 chi tortura se stesso Prv 11,17.
Nova Vulgata
14,7Et, si bene fecerit, ignoranter et non volens facit

et in novissimo manifestat malitiam suam.

Interconfessionale Sir14,7Anche se fa il bene, lo fa solo per sbaglio,
e alla fine salterà fuori la sua malizia.
Nova Vulgata
14,8Nequam est oculus lividi

et avertens faciem suam et despiciens animas.

Interconfessionale Sir14,8L’invidioso si riconosce perfino dallo sguardo;
è così cattivo che disprezza la gente voltando la faccia.
Nova Vulgata
14,9Insatiabilis oculus cupidi in parte non satiabitur,

donec consumat arefaciens animam suam.
Interconfessionale SirL’avaro non è mai soddisfatto di quello che ha
perché dentro lo rode l’invidia.
Rimandi
14,9 lo rode l’invidia Sap 6,23.
Nova Vulgata
14,10Oculus malus lividus irruit in panem

et neglegens est mensae suae.

Interconfessionale Sir14,10Egli è tirchio anche nel pane,
e lo fa mancare sulla sua tavola.
Nova Vulgata
14,11Fili, si habes, benefac tecum

et Deo dignas oblationes offer.

Interconfessionale SirFiglio mio, se puoi trattati bene
e presenta al Signore i doni che gli devi.
Rimandi
14,11 trattati bene Qo 11,9-10.
Nova Vulgata
14,12Memor esto quoniam mors non tardat,

et decretum inferorum quia non demonstratum est tibi;

decretum enim huius mundi: morte morietur.

Interconfessionale SirRicorda che la morte non si può rimandare,
e la data fissata ti è sconosciuta.
Rimandi
14,12 la morte non si può rimandare Sal 49. — la data fissata Is 28,15-19.
Note al Testo
14,12 la data fissata ti è sconosciuta: altri: il decreto degli inferi non ti è stato rivelato.
Nova Vulgata
14,13Ante mortem benefac amico tuo

et secundum vires tuas exporrigens da ei.

Interconfessionale Sir14,13Prima di morire, fa’ del bene al tuo amico,
sii generoso e dagli tutto quello che puoi.
Nova Vulgata
14,14Non defrauderis a bono diei,

et particula desiderii boni non te praetereat.

Interconfessionale SirNon perdere un’occasione propizia,
e non rinunziare a un desiderio legittimo.
Rimandi
14,14 godere della felicità Qo 2,24+.
Nova Vulgata
14,15Nonne aliis relinques res dolore partas

et labores tuos in divisione sortis?

Interconfessionale Sir14,15Perché lasci a un altro i frutti del tuo lavoro?
Perché gli eredi dovrebbero spartirsi il frutto delle tue fatiche?
Nova Vulgata
14,16Da et accipe et oblecta animam tuam;
Interconfessionale Sir14,16Fa’ e accetta regali, goditi la vita,
perché nel regno dei morti non avrai altre soddisfazioni.
Nova Vulgata
14,17ante obitum tuum operare iustitiam,

quoniam non est apud inferos quaerere voluptates.

Interconfessionale SirL’uomo è fragile e invecchia come un vestito;
questo è il destino di ognuno: «Tu morirai».
Rimandi
14,17 invecchia come un vestito Is 50,9; 51,6; Sal 102,27; Gb 13,28. — Tu morirai 8,7; 41,3-4; Qo 3,20+.
Nova Vulgata
14,18Omnis caro sicut vestimentum veterascet

et sicut folium fructificans in arbore viridi:

alia generantur, et alia deiciuntur;

Interconfessionale SirGuarda le foglie su un albero frondoso:
cadono e ne spuntano altre.
Lo stesso succede alle generazioni umane:
una muore e un’altra nasce.
Rimandi
14,18 una generazione muore… Qo 1,4.
Nova Vulgata
14,19sic generatio carnis et sanguinis:

alia finitur, et alia nascitur.
Interconfessionale SirOgni opera umana si logora e perisce,
e chi l’ha fatta avrà lo stesso destino.
Rimandi
14,19 ogni opera umana si logora e perisce cfr. Qo 9,6.
Nova Vulgata
14,20Omne opus corruptibile in fine deficiet,

et, qui illud operatur, ibit cum illo;
Interconfessionale SirFelice chi si dedica alla sapienza,
e ragiona con la sua testa per andare a fondo delle cose.
Rimandi
14,20-21 Felice chi si dedica alla sapienza Prv 8,32-35.
Nova Vulgata
14,21et omne opus electum iustificabitur,

et, qui operatur illud, honorabitur in illo.
Interconfessionale SirFelice chi segue le strade della sapienza,
e cerca di capire i suoi segreti,
Rimandi
14,21 seguire le strade della sapienza cfr. Sal 1,2.
Nova Vulgata
14,22Beatus vir, qui in sapientia morabitur

et qui in iustitia sua meditabitur

et in sensu cogitabit circumspectionem Dei;
Interconfessionale Sir14,22si butta alla sua ricerca e ne segue le tracce,
si nasconde aspettando là dove essa passa.
Nova Vulgata
14,23qui excogitat vias illius in corde suo

et in absconditis suis intellegens,

vadens post illam quasi investigator

et in viis illius consistens;

Interconfessionale Sir14,23Egli spia alle sue finestre
e sta in ascolto alla sua porta.
Nova Vulgata
14,24qui respicit per fenestras illius

et in ianuis illius audiens;
Nova Vulgata
14,25qui requiescit iuxta domum illius

et in parietibus illius figens palum,

statuet casulam suam ad manus illius

et requiescet in deversorio bonorum per aevum.
Nova Vulgata
14,26Statuet filios suos sub tegmine illius

et sub ramis eius morabitur;

Interconfessionale Sir14,26Alla sapienza affiderà i suoi figli,
troverà riparo sotto i suoi rami:
Nova Vulgata
14,27protegetur sub tegmine illius a fervore

et in gloria eius requiescet.

Interconfessionale Sir14,27sarà protetto dal suo calore
e vivrà alla luce della sua presenza.