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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiastes - 8

Ecclesiastes

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CEI 1974

Nova Vulgata 8
8,1Quis talis, ut sapiens est?

Et quis cognovit solutionem rerum?

Sapientia hominis illuminat vultum eius,

et durities faciei illius commutatur.
CEI 1974 Qo8,1 Chi è come il saggio?
Chi conosce la spiegazione delle cose?
La sapienza dell`uomo ne rischiara il volto,
ne cambia la durezza del viso.
Nova Vulgata
Os regis observa et propter iuramenta Dei
2 Observa – Lege cum verss antiquis ’et particulam accusativi; TM «ego»
CEI 1974 Qo Osserva gli ordini del re e, a causa del giuramento fatto a Dio,
8,2 E' il giuramento di fedeltà al re.
Nova Vulgata 8,3ne festines recedere a facie eius neque permaneas in re mala, quia omne, quod voluerit, faciet.
CEI 1974 Qo8,3 non allontanarti in fretta da lui e non persistere nel male; perché egli può fare ciò che vuole.
Nova Vulgata 8,4Quia sermo illius potestate plenus est, nec dicere ei quisquam potest: «Quare ita facis?».
CEI 1974 Qo8,4 Infatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: "Che fai?".
Nova Vulgata 8,5Qui custodit praeceptum, non experietur quidquam mali; tempus et iudicium cor sapientis intellegit.
CEI 1974 Qo8,5 Chi osserva il comando non prova alcun male; la mente del saggio conosce il tempo e il giudizio.
Nova Vulgata 8,6Omni enim negotio tempus est et iudicium, et multa hominis afflictio;
CEI 1974 Qo8,6 Infatti, per ogni cosa vi è tempo e giudizio e il male dell`uomo ricade gravemente su chi lo fa.
Nova Vulgata 8,7ignorat enim quid futurum sit, nam quomodo sit futurum, quis nuntiabit ei?
CEI 1974 Qo8,7 Questi ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà?
Nova Vulgata 8,8Non est in hominis potestate dominari super spiritum nec cohibere spiritum, nec habet potestatem supra diem mortis, nec ulla remissio est ingruente bello, neque salvabit impietas impium.
CEI 1974 Qo8,8 Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della sua morte, né c`è scampo dalla lotta; l`iniquità non salva colui che la compie.
Vicende della vita umana
Nova Vulgata
8,9Omnia haec consideravi et dedi cor meum cunctis operibus, quae fiunt sub sole, quo tempore dominatur homo homini in malum suum.
CEI 1974 Qo8,9 Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando l`uomo domina sull`altro uomo, a proprio danno.
Nova Vulgata 8,10Et ita vidi impios sepultos, discedentes de loco sancto; in oblivionem cadere in civitate, quod ita egerunt: sed et hoc vanitas est.
CEI 1974 Qo8,10 Frattanto ho visto empi venir condotti alla sepoltura; invece, partirsene dal luogo santo ed essere dimenticati nella città coloro che avevano operato rettamente. Anche questo è vanità.
Nova Vulgata 8,11Etenim, quia non profertur cito sententia contra opera mala, ideo cor filiorum hominum repletur, ut perpetrent mala.
CEI 1974 Qo8,11 Poiché non si dà una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore dei figli dell`uomo è pieno di voglia di fare il male;
Nova Vulgata 8,12Nam peccator centies facit malum et prolongat sibi dies; verumtamen novi quod erit bonum timentibus Deum, qui verentur faciem eius.
CEI 1974 Qo8,12 poiché il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui,
Nova Vulgata 8,13Non sit bonum impio, nec prolongabit dies suos quasi umbram, qui non timet faciem Domini.
CEI 1974 Qo8,13 e non sarà felice l`empio e non allungherà come un`ombra i suoi giorni, perché egli non teme Dio.
Nova Vulgata 8,14Est vanitas, quae fit super terram: sunt iusti, quibus mala proveniunt, quasi opera egerint impiorum, et sunt impii, quibus bona proveniunt, quasi iustorum facta habeant; sed et hoc vanissimum iudico.
CEI 1974 Qo8,14 Sulla terra si ha questa delusione: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dagli empi con le loro opere, e vi sono empi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità.
Nova Vulgata 8,15Laudavi igitur laetitiam quod non esset homini bonum sub sole, nisi quod comederet et biberet atque gauderet et hoc solum secum auferret de labore suo in diebus vitae suae, quos dedit ei Deus sub sole.
CEI 1974 Qo8,15 Perciò approvo l`allegria, perché l`uomo non ha altra felicità, sotto il sole, che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole.
Nova Vulgata 8,16Cum apposui cor meum, ut scirem sapientiam et intellegerem occupationem, quae versatur in terra, quod diebus et noctibus somnum non capit oculis,
CEI 1974 Qo8,16 Quando mi sono applicato a conoscere la sapienza e a considerare l`affannarsi che si fa sulla terra - poiché l`uomo non conosce riposo né giorno né notte -
Nova Vulgata 8,17ecce intellexi quod omnium operum Dei nullam possit homo invenire rationem eorum, quae fiunt sub sole; et quanto plus laboraverit homo ad quaerendum, tanto minus inveniet; etiamsi dixerit sapiens se nosse, non poterit reperire.
CEI 1974 Qo8,17 allora ho osservato tutta l`opera di Dio, e che l`uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla.