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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Exodus - 21

Exodus

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CEI 1974

Nova Vulgata 21 21,1Haec sunt iudicia, quae propones eis:
CEI 1974 Es21,1 Queste sono le norme che tu esporrai loro.
Nova Vulgata
21,2Si emeris servum Hebraeum, sex annis serviet tibi; in septimo egredietur liber gratis.
CEI 1974 Es21,2 Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni e nel settimo potrà andarsene libero, senza riscatto.
Nova Vulgata 21,3Si solus intraverit, solus exeat; si habens uxorem, et uxor egredietur simul.
CEI 1974 Es21,3 Se è entrato solo, uscirà solo; se era coniugato, sua moglie se ne andrà con lui.
Nova Vulgata 21,4Sin autem dominus dederit illi uxorem, et pepererit filios et filias, mulier et liberi eius erunt domini sui; ipse vero exibit solus.
CEI 1974 Es21,4 Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli saranno proprietà del padrone ed egli se ne andrà solo.
Nova Vulgata 21,5Quod si dixerit servus: “Diligo dominum meum et uxorem ac liberos, non egrediar liber”,
CEI 1974 Es21,5 Ma se lo schiavo dice: Io sono affezionato al mio padrone, a mia moglie, ai miei figli; non voglio andarmene in libertà,
Nova Vulgata 21,6afferet eum dominus ad Deum et applicabit eum ad ostium vel postes perforabitque aurem eius subula; et erit ei servus in saeculum.
CEI 1974 Es allora il suo padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare al battente o allo stipite della porta e gli forerà l`orecchio con la lesina; quegli sarà suo schiavo per sempre.
21,6 Davanti a Dio, cioè in luogo sacro o da un giudice, che rappresentava l'autorità divina.
Nova Vulgata
21,7Si quis vendiderit filiam suam in famulam, non egredietur sicut servi exire consueverunt.
CEI 1974 Es21,7 Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi.
Nova Vulgata 21,8Si displicuerit oculis domini sui, cui tradita fuerat, faciat eam redimi; populo autem alieno vendendi non habebit potestatem, quia fraudavit eam.
CEI 1974 Es21,8 Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei.
Nova Vulgata 21,9Sin autem filio suo desponderit eam, iuxta morem filiarum faciet illi.
CEI 1974 Es21,9 Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie.
Nova Vulgata 21,10Quod si alteram sibi acceperit, cibum et vestimentum et concubitum non negabit.
CEI 1974 Es21,10 Se egli ne prende un`altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione.
Nova Vulgata 21,11Si tria ista non fecerit ei, egredietur gratis absque pretio.
CEI 1974 Es21,11 Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto.
L`omicidio
Nova Vulgata
21,12Qui percusserit hominem, et ille mortuus fuerit, morte moriatur.
CEI 1974 Es21,12 Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte.
Nova Vulgata 21,13Qui autem non est insidiatus, sed Deus illum tradidit in manus eius, constituam tibi locum, in quem fugere debeat.
CEI 1974 Es Però per colui che non ha teso insidia, ma che Dio gli ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi.
21,13 Per le città di rifugio cfr. Nm 35, 9-34.
Nova Vulgata 21,14Si quis de industria occiderit proximum suum et per insidias, ab altari meo evelles eum, ut moriatur.
CEI 1974 Es21,14 Ma, quando un uomo attenta al suo prossimo per ucciderlo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.
Percosse e ferite
Nova Vulgata
21,15Qui percusserit patrem suum aut matrem, morte moriatur.
CEI 1974 Es21,15 Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte.
Nova Vulgata
21,16Qui furatus fuerit hominem sive vendiderit eum sive inventus fuerit in manu eius, morte moriatur.
CEI 1974 Es21,16 Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sarà messo a morte.
Nova Vulgata
21,17Qui maledixerit patri suo vel matri, morte moriatur.
CEI 1974 Es21,17 Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.
Nova Vulgata
21,18Si rixati fuerint viri, et percusserit alter proximum suum lapide vel pugno, et ille mortuus non fuerit, sed iacuerit in lectulo,
CEI 1974 Es21,18 Quando alcuni uomini rissano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e questi non è morto, ma debba mettersi a letto,
Nova Vulgata 21,19si surrexerit et ambulaverit foris super baculum suum, impunitus erit, qui percusserit, ita tamen, ut operas eius deperditas et impensas pro medela restituat.
CEI 1974 Es21,19 se poi si alza ed esce con il bastone, chi lo ha colpito sarà ritenuto innocente, ma dovrà pagare il riposo forzato e procurargli le cure.
Nova Vulgata
21,20Qui percusserit servum suum vel ancillam virga, et mortui fuerint in manibus eius, ultioni subiacetur.
CEI 1974 Es21,20 Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare vendetta.
Nova Vulgata 21,21Sin autem uno die vel duobus supervixerit, non subiacebit poenae, quia pecunia illius est.
CEI 1974 Es21,21 Ma se sopravvive un giorno o due, non sarà vendicato, perché è acquisto del suo denaro.
Nova Vulgata
21,22Si rixati fuerint viri, et percusserit quis mulierem praegnantem et abortivum quidem fecerit, sed aliud quid adversi non acciderit, subiacebit damno, quantum maritus mulieris expetierit, et arbitri iudicaverint.
CEI 1974 Es21,22 Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un`ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato.
Nova Vulgata 21,23Sin autem quid adversi acciderit, reddet animam pro anima,
CEI 1974 Es Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita:
21,23-25 La 'legge del taglione', che si trova in tutti i codici orientali antichi, tendeva a impedire la vendetta privata. Gesù la sostituì con la legge del perdono: cfr. Mt 5, 38-39.
Nova Vulgata 21,24oculum pro oculo, dentem pro dente, manum pro manu, pedem pro pede,
CEI 1974 Es21,24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,
Nova Vulgata 21,25adustionem pro adustione, vulnus pro vulnere, livorem pro livore.
CEI 1974 Es21,25 bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.
Nova Vulgata 21,26Si percusserit quispiam oculum servi sui aut ancillae et luscos eos fecerit, dimittet eos liberos pro oculo. 
CEI 1974 Es21,26 Quando un uomo colpisce l`occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, gli darà la libertà in compenso dell`occhio.
Nova Vulgata 21,27Dentem quoque si excusserit servo vel ancillae suae, dimittet eos liberos pro dente.
CEI 1974 Es21,27 Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, gli darà la libertà in compenso del dente.
Danni degli animali
Nova Vulgata
21,28Si bos cornu percusserit virum aut mulierem, et mortui fuerint, lapidibus obruetur, et non comedentur carnes eius; dominus autem bovis innocens erit.
CEI 1974 Es21,28 Quando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne segue la morte, il bue sarà lapidato e non se ne mangerà la carne. Però il proprietario del bue è innocente.
Nova Vulgata 21,29Quod si bos cornupeta fuerit ab heri et nudiustertius, et contestati sunt dominum eius, nec recluserit eum, occideritque virum aut mulierem: et bos lapidibus obruetur, et dominum illius occident.
CEI 1974 Es21,29 Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev`essere messo a morte.
Nova Vulgata 21,30Quod si pretium ei fuerit impositum, dabit pro anima sua, quidquid fuerit postulatus.
CEI 1974 Es21,30 Se invece gli viene imposta una compensazione, egli pagherà il riscatto della propria vita, secondo quanto gli verrà imposto.
Nova Vulgata 21,31Filium quoque vel filiam si cornu percusserit, simili sententiae subiacebit.
CEI 1974 Es21,31 Se cozza con le corna contro un figlio o se cozza contro una figlia, si procederà nella stessa maniera.
Nova Vulgata 21,32Si servum vel ancillam invaserit, triginta siclos argenti dabit domino; bos vero lapidibus opprimetur.
CEI 1974 Es21,32 Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si pagheranno al padrone trenta sicli d`argento e il bue sarà lapidato.
Nova Vulgata
21,33Si quis aperuerit cisternam vel foderit et non operuerit eam, cedideritque bos vel asinus in eam,
CEI 1974 Es21,33 Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava una cisterna e non la copre, se vi cade un bue o un asino,
Nova Vulgata 21,34dominus cisternae reddet pretium iumentorum; quod autem mortuum est, ipsius erit.
CEI 1974 Es21,34 il proprietario della cisterna deve dare l`indennizzo: verserà il denaro al padrone della bestia e l`animale morto gli apparterrà.
Nova Vulgata
21,35Si bos alienus bovem alterius vulneraverit, et ille mortuus fuerit, vendent bovem vivum et divident pretium; cadaver autem mortui inter se dispertient.
CEI 1974 Es21,35 Quando il bue di un uomo cozza contro il bue del suo prossimo e ne causa la morte, essi venderanno il bue vivo e se ne divideranno il prezzo; si divideranno anche la bestia morta.
Nova Vulgata 21,36Sin autem notum erat quod bos cornupeta esset ab heri et nudiustertius, et non custodivit eum dominus suus, reddet bovem pro bove et cadaver integrum accipiet.
CEI 1974 Es21,36 Ma se è notorio che il bue cozzava già prima e il suo padrone non lo ha custodito, egli dovrà dare come indennizzo bue per bue e la bestia morta gli apparterrà.
Nova Vulgata
21,37Si quis furatus fuerit bovem aut ovem et occiderit vel vendiderit, quinque boves pro uno bove restituet et quattuor oves pro una ove.
CEI 1974 Es21,37 Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo scanna o lo vende, darà come indennizzo cinque capi di grosso bestiame per il bue e quattro capi di bestiame per il montone.