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Nova Vulgata - Novum Testamentum - Epistula II Petri - 1

Epistula II Petri

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CEI 2008

Nova Vulgata 1 1,1Simon Petrus servus et apostolus Iesu Christi his, qui coaequalem nobis sortiti sunt fidem in iustitia Dei nostri et salvatoris Iesu Christi:
CEI 2008 2Pt Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro ai quali il nostro Dio e salvatore Gesù Cristo, nella sua giustizia, ha dato il medesimo e prezioso dono della fede:
1,1 SALUTO (1,1-2)
Nova Vulgata gratia vobis et pax multiplicetur in cognitione Dei et Iesu Domini nostri.
2 et pax adimpleatur in cognitione Domini nostri
CEI 2008 2Pt1,2grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro.
Nova Vulgata
Quomodo omnia nobis divinae virtutis suae ad vitam et pietatem donatae per cognitionem eius, qui vocavit nos propria gloria et virtute,
3 suae quae ad vitam et pietatem donata est
CEI 2008 2PtLa sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria.
1,3 VERI APOSTOLI, FALSI PROFETI (1,3-2,22)
Come vivere per entrare nel Regno
Nova Vulgata per quae pretiosa et maxima nobis promissa donata sunt, ut per haec efficiamini divinae consortes naturae, fugientes eam, quae in mundo est in concupiscentia, corruptionem;
4 per quae maxima et pretiosa j donavit | fugientes eius quae in mundo est concupiscentiae
CEI 2008 2Pt1,4Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza.
Nova Vulgata et propter hoc ipsum curam omnem subinferentes ministrate in fide vestra virtutem, in virtute autem scientiam,
5 Vos autem curam omnem
CEI 2008 2PtPer questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza,
1,5-7 Il dono della conoscenza di Cristo e l’essere diventati partecipi della natura divina sono beni grandissimi, che vanno fatti fruttificare. L’esortazione fa leva sulla fede: su questa base della vita cristiana si elevano altre sette virtù, che hanno per culmine la carità.
Nova Vulgata in scientia autem continentiam, in continentia autem patientiam, in patientia autem pietatem,
6 in scientia autem abstinentiam | in abstinentia autem
CEI 2008 2Pt1,6alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà,
Nova Vulgata 1,7in pietate autem amorem fraternitatis, in amore autem fraternitatis caritatem.
CEI 2008 2Pt1,7alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità.
Nova Vulgata Haec enim vobis, cum adsint et abundent, non vacuos nec sine fructu vos constituunt in Domini nostri Iesu Christi cognitionem;
8 cum adsint et superent | constituent | cognitione
CEI 2008 2Pt1,8Questi doni, presenti in voi e fatti crescere, non vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo.
Nova Vulgata cui enim non praesto sunt haec, caecus est et nihil procul cernens, oblivionem accipiens purgationis veterum suorum delictorum.
9 caecus est et manu temptans
CEI 2008 2Pt1,9Chi invece non li possiede è cieco, incapace di vedere e di ricordare che è stato purificato dai suoi antichi peccati.
Nova Vulgata Quapropter, fratres, magis satagite, ut firmam vestram vocationem et electionem faciatis. Haec enim facientes non offendetis aliquando;
10 ut per bona opera certam vestram vocationem | non peccabitis aliquando
CEI 2008 2Pt1,10Quindi, fratelli, cercate di rendere sempre più salda la vostra chiamata e la scelta che Dio ha fatto di voi. Se farete questo non cadrete mai.
Nova Vulgata 1,11sic enim abundanter ministrabitur vobis introitus in aeternum regnum Domini nostri et salvatoris Iesu Christi.
CEI 2008 2PtCosì infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.
1,11 l’ingresso nel regno eterno: è questo uno dei pochi passi del NT in cui il regno eterno, come traguardo finale della vita cristiana, viene identificato con il regno di Cristo (vedi anche Ef 5,5). Di solito è detto regno di Dio o del Padre.
Nova Vulgata
1,12Propter quod incipiam vos semper commonere de his, et quidem scientes et confirmatos in praesenti veritate.
CEI 2008 2PtPenso perciò di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e siate stabili nella verità che possedete.
1,12-21 Apostoli e testimoni di Cristo
Nova Vulgata 1,13Iustum autem arbitror, quamdiu sum in hoc tabernaculo, suscitare vos in commonitione,
CEI 2008 2Pt1,13Io credo giusto, finché vivo in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni,
Nova Vulgata 1,14certus quod velox est depositio tabernaculi mei, secundum quod et Dominus noster Iesus Christus significavit mihi;
CEI 2008 2Pt1,14sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo.
Nova Vulgata 1,15dabo autem operam et frequenter habere vos post obitum meum, ut horum memoriam faciatis.
CEI 2008 2Pt1,15E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose.
Nova Vulgata
Non enim captiosas fabulas secuti notam fecimus vobis Domini nostri Iesu Christi virtutem et adventum, sed speculatores facti illius magnitudinis.
16 doctas fabulas | virtutem et praesentiam
CEI 2008 2Pt1,16Infatti, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.
Nova Vulgata Accipiens enim a Deo Patre honorem et gloriam, voce prolata ad eum huiuscemodi a magnifica gloria: “ Filius meus, dilectus meus hic est, in quo ego mihi complacui ”;
17 voce delapsa ad eum | Hie est Filius meus dilectus in quo mihi conplacui
CEI 2008 2PtEgli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: "Questi è il Figlio mio, l'amato, nel quale ho posto il mio compiacimento".
1,17-19 La certezza della fede in Cristo e la legittima attesa della sua seconda venuta sono garantite da due autorevolissime testimonianze: quella del Padre, che sul monte della trasfigurazione proclamò Gesù il Figlio mio, l’amato, e quella dello Spirito, che parla dalle pagine dei profeti. Il passo di 1,17-18 è l’unico parallelo extra-evangelico al racconto della trasfigurazione (Mt 17,1-13, Mc 9,2-13; Lc 9,28-36).
Nova Vulgata et hanc vocem nos audivimus de caelo prolatam, cum essemus cum ipso in monte sancto.
18 de caelo adlatam
CEI 2008 2Pt1,18Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
Nova Vulgata 1,19Et habemus firmiorem propheticum sermonem, cui bene facitis attendentes quasi lucernae lucenti in caliginoso loco, donec dies illucescat, et lucifer oriatur in cordibus vestris,
CEI 2008 2PtE abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.
1,19 La stella del mattino è Cristo stesso (Ap 2,28; 22,16).
Nova Vulgata 1,20hoc primum intellegentes quod omnis prophetia Scripturae propria interpretatione non fit;
CEI 2008 2Pt1,20Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione,
Nova Vulgata non enim voluntate humana prolata est prophetia aliquando, sed a Spiritu Sancto ducti locuti sunt a Deo homines.
21 adlata est aliquando prophetia | sed Spiritu Sancto inspirati locuti sunt sancti Dei nomine
CEI 2008 2Pt1,21poiché non da volontà umana è mai venuta una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni uomini da parte di Dio.