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Nova Vulgata - Novum Testamentum - Ad Thessalonicenses Epistula I Sancti Pauli Apostoli - 2

Ad Thessalonicenses Epistula I Sancti Pauli Apostoli

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CEI 2008

Nova Vulgata 2 2,1Nam ipsi scitis, fratres, introitum nostrum ad vos quia non inanis fuit,
CEI 2008 1Ts Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile.
2,1 AMATI E SCELTI DA DIO (2,1-3,13)
 La predicazione di Paolo
 Paolo rievoca l’evangelizzazione di Tessalònica, di cui si parla anche in At 17,1-9.
Nova Vulgata 2,2sed ante passi et contumeliis affecti, sicut scitis, in Philippis, fiduciam habuimus in Deo nostro loqui ad vos evangelium Dei in multa sollicitudine.
CEI 2008 1TsMa, dopo aver sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
2,2 Dell’esperienza di Filippi si parla in At 16,11-40 (vedi anche Fil 1,30).
Nova Vulgata Exhortatio enim nostra non ex errore neque ex immunditia neque in dolo,
3 non de errore neque de inmunditia
CEI 2008 1Ts2,3E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e neppure da inganno;
Nova Vulgata 2,4sed sicut probati sumus a Deo, ut crederetur nobis evangelium, ita loquimur non quasi hominibus placentes, sed Deo, qui probat corda nostra.
CEI 2008 1Ts2,4ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori.
Nova Vulgata Neque enim aliquando fuimus in sermone adulationis, sicut scitis, neque sub praetextu avaritiae, Deus testis,
5 neque in occasione avaritiae | Deus testis est
CEI 2008 1TsMai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone.
2,5 Paolo si difende dalle accuse di adulazione e cupidigia sollevate dai Giudei di Tessalònica nei suoi confronti. Queste erano le accuse che giravano sul conto dei predicatori di nuove religioni e dei filosofi itineranti.
Nova Vulgata 2,6nec quaerentes ab hominibus gloriam, neque a vobis neque ab aliis,
CEI 2008 1Ts2,6E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri,
Nova Vulgata cum possemus oneri esse ut Christi apostoli, sed facti sumus parvuli in medio vestrum, tamquam si nutrix foveat filios suos,
7 sed facti sumus lenes
CEI 2008 1Tspur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli.
2,7  I rapporti di Paolo con i cristiani sono ispirati al modello dell’amore materno e paterno.
Nova Vulgata 2,8ita desiderantes vos, cupide volebamus tradere vobis non solum evangelium Dei sed etiam animas nostras, quoniam carissimi nobis facti estis.
CEI 2008 1Ts2,8Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
Nova Vulgata Memores enim estis, fratres, laboris nostri et fatigationis; nocte et die operantes, ne quem vestrum gravaremus, praedicavimus in vobis evangelium Dei.
9 laborem nostrum et fatigationem
CEI 2008 1TsVoi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
2,9 Più volte, nelle sue lettere, l’apostolo accenna al fatto che egli, per non gravare sulla comunità cristiana locale, lavora per mantenersi (vedi 1Cor 4,129,15-182Cor 11,92Ts 3,7-9At 20,34-35).
Nova Vulgata 2,10Vos testes estis et Deus, quam sancte et iuste et sine querela vobis, qui credidistis, fuimus;
CEI 2008 1Ts2,10Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile.
Nova Vulgata 2,11sicut scitis qualiter unumquemque vestrum, tamquam pater filios suos,
CEI 2008 1Ts2,11Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi,
Nova Vulgata deprecantes vos et consolantes testificati sumus, ut ambularetis digne Deo, qui vocat vos in suum regnum et gloriam.
12 qui vocavit vos
CEI 2008 1Ts2,12vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
Nova Vulgata Ideo et nos gratias agimus Deo sine intermissione, quoniam cum accepissetis a nobis verbum auditus Dei, accepistis non ut verbum hominum sed, sicut est vere, verbum Dei, quod et operatur in vobis, qui creditis.
13 qui operatur in vobis qui credidistis
CEI 2008 1TsProprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l'avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
2,13-16 I Tessalonicesi accolgono la parola di Dio
Nova Vulgata 2,14Vos enim imitatores facti estis, fratres, ecclesiarum Dei, quae sunt in Iudaea in Christo Iesu, quia eadem passi estis et vos a contribulibus vestris, sicut et ipsi a Iudaeis,
CEI 2008 1Ts2,14Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, perché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei.
Nova Vulgata 2,15qui et Dominum occiderunt Iesum et prophetas et nos persecuti sunt et Deo non placent et omnibus hominibus adversantur,
CEI 2008 1TsCostoro hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini.
2,15 La condanna a morte di Gesù viene attribuita ai Giudei, seguendo lo schema della tradizione biblica e giudaica, dove si parla dei profeti rifiutati e uccisi (vedi Mt 23,29-39). L’espressione nemici di tutti gli uomini, riferita ai Giudei, assume uno stereotipo antigiudaico diffuso presso scrittori latini e greci dell’epoca; si tratta di un condizionamento culturale, che agisce persino su un Giudeo qual è Paolo, che è errato assumere a fondamento di atteggiamenti antigiudaici e antisemiti.
Nova Vulgata prohibentes nos gentibus loqui, ut salvae fiant, ut impleant peccata sua semper. Pervenit autem ira Dei super illos usque in finem.
16 Praevenit autem
CEI 2008 1TsEssi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l'ira è giunta al colmo.
2,16 l’ira è giunta al colmo: queste parole si riferiscono, con un antropomorfismo non raro, al giudizio di Dio che condanna il peccato.
Nova Vulgata
Nos autem, fratres, desolati a vobis ad tempus horae, facie non corde, abundantius festinavimus faciem vestram videre cum multo desiderio.
17 ad tempus horae aspectu non corde
CEI 2008 1TsQuanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto.
2,17-20 Siete voi la nostra gloria
Nova Vulgata Propter quod voluimus venire ad vos, ego quidem Paulus et semel et iterum, et impedivit nos Satanas.
18 Quoniam voluimus
CEI 2008 1TsPerciò io, Paolo, più di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito.
2,18 Le circostanze avverse all’annuncio del Vangelo e l’ostilità dei Giudei sono interpretate come impedimento di Satana, il quale contrasta l’azione salvifica di Dio nei fedeli (3,5; 2Cor 11,14; Rm 16,20; Ef 6,11-13; 1Tm 3,6).
Nova Vulgata Quae est enim nostra spes aut gaudium aut corona gloriae — nonne et vos — ante Dominum nostrum Iesum in adventu eius?
19 nonne vos ante Dominum nostrum Iesum estis in adventu eius
CEI 2008 1Ts2,19Infatti chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta?
Nova Vulgata 2,20Vos enim estis gloria nostra et gaudium.
CEI 2008 1Ts2,20Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia!