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Nova Vulgata - Novum Testamentum - Ad Corinthios Epistula I Sancti Pauli Apostoli - 2

Ad Corinthios Epistula I Sancti Pauli Apostoli

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CEI 2008

Nova Vulgata 2 Et ego, cum venissem ad vos, fratres, veni non per sublimitatem sermonis aut sapientiae annuntians vobis mysterium Dei.
1 adnuntians vobis testimonium Christi
CEI 2008 1Cor Anch'io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l'eccellenza della parola o della sapienza.
2,1-5 L’annuncio di Cristo crocifisso
Nova Vulgata 2,2Non enim iudicavi scire me aliquid inter vos nisi Iesum Christum et hunc crucifixum.
CEI 2008 1Cor2,2Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Nova Vulgata 2,3Et ego in infirmitate et timore et tremore multo fui apud vos,
CEI 2008 1Cor2,3Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione.
Nova Vulgata 2,4et sermo meus et praedicatio mea non in persuasibilibus sapientiae verbis sed in ostensione Spiritus et virtutis,
CEI 2008 1Cor2,4La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza,
Nova Vulgata 2,5ut fides vestra non sit in sapientia hominum sed in virtute Dei.
CEI 2008 1Cor2,5perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Nova Vulgata
2,6Sapientiam autem loquimur inter perfectos, sapientiam vero non huius saeculi neque principum huius saeculi, qui destruuntur,
CEI 2008 1CorTra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla.
2,6-16 La vera sapienza
perfetti: cristiani maturi nella fede.
Nova Vulgata 2,7sed loquimur Dei sapientiam in mysterio, quae abscondita est, quam praedestinavit Deus ante saecula in gloriam nostram,
CEI 2008 1CorParliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
2,7 sapienza di Dio, che è nel mistero: il piano della salvezza di Dio, un tempo nascosto, ma ora rivelato in Gesù Cristo (Rm 16,25-26; Ef 1,9; Col 1,26).
Nova Vulgata 2,8quam nemo principum huius saeculi cognovit; si enim cognovissent, numquam Dominum gloriae crucifixissent.
CEI 2008 1CorNessuno dei dominatori di questo mondo l'ha conosciuta; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
2,8  I dominatori di questo mondo sono quelle potenze spirituali che operano anche attraverso le personalità storiche, le quali non hanno riconosciuto la rivelazione della sapienza di Dio in Gesù Cristo.
Nova Vulgata 2,9Sed sicut scriptum est: “ Quod oculus non vidit, nec auris audivit, nec in cor hominis ascendit, quae praeparavit Deus his, qui diligunt illum ”.
CEI 2008 1CorMa, come sta scritto:

Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano.

2,9 Questa citazione composita, senza corrispondenze precise nella Bibbia, trova qualche risonanza in Is 52,15; 64,3.
Nova Vulgata
Nobis autem revelavit Deus per Spiritum; Spiritus enim omnia scrutatur, etiam profunda Dei.
10 per Spiritum suum
CEI 2008 1Cor2,10Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Nova Vulgata 2,11Quis enim scit hominum, quae sint hominis, nisi spiritus hominis, qui in ipso est? Ita et, quae Dei sunt, nemo cognovit nisi Spiritus Dei.
CEI 2008 1Cor2,11Chi infatti conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio.
Nova Vulgata 2,12Nos autem non spiritum mundi accepimus, sed Spiritum, qui ex Deo est, ut sciamus, quae a Deo donata sunt nobis;
CEI 2008 1Cor2,12Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
Nova Vulgata quae et loquimur non in doctis humanae sapientiae sed in doctis Spiritus verbis, spiritalibus spiritalia comparantes.
13 non in doctis humanae sapientiae verbis sed in doctrina Spiritus
CEI 2008 1Cor2,13Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
Nova Vulgata Animalis autem homo non percipit, quae sunt Spiritus Dei, stultitia enim sunt illi, et non potest intellegere, quia spiritaliter examinantur;
14 ea quae sunt | stultitia est enim illi | quia spiritaliter examinatur
CEI 2008 1Cor2,14Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito.
Nova Vulgata 2,15spiritalis autem iudicat omnia, et ipse a nemine iudicatur.
CEI 2008 1CorL'uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.
2,15 L’uomo mosso dallo Spirito: colui che mediante lo Spirito è in grado di comprendere i doni di Dio e di parlarne in modo adatto.
Nova Vulgata
2,16Quis enim cognovit sensum Domini,
qui instruat eum?
Nos autem sensum Christi habemus.
CEI 2008 1CorInfatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.


2,16  Nell’applicazione che Paolo fa del testo di Isaia (Is 40,13, LXX), il pensiero del Signore coincide con il pensiero di Cristo.