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INTRODUZIONE
AL VANGELO DI LUCA

Caratteristiche principali

Per molti aspetti il terzo vangelo è simile ai primi due: contiene quasi tutte le informazioni di Marco e, in comune soltanto con Matteo, riporta non poche parole di Gesù. Inoltre riferisce vari episodi e insegnamenti inediti che Luca ha raccolto con cura tra coloro che furono testimoni e predicatori fin dall’inizio (vedi 1,1-3). Ma l’aspetto più originale e importante è questo: ci troviamo di fronte alla prima parte di un’unica opera che comprende Vangelo e Atti degli Apostoli. Entrambe le parti sono rivolte a un unico personaggio, Teòfilo (Luca 1,3; Atti 1,1), sono scritte con un medesimo stile e considerano la ‘storia della salvezza’ in una prospettiva unitaria. Di conseguenza è giusto leggere Luca in maniera parallela agli altri vangeli, ma anche tenendo presente che continua negli Atti degli Apostoli.
Le caratteristiche particolari di questo vangelo sono molteplici. Una posizione speciale è riservata a Gerusalemme: essa è il centro e il vertice dell’attività di Gesù. Attorno a Gesù si svolgono gli avvenimenti decisivi della «storia della salvezza», quelle azioni di Dio che riscattano la condizione umana dal male: la lunga storia dell’antico Israele ora giunge a conclusione; Gesù inaugura i tempi nuovi per i credenti in tutto il mondo; incomincia l’attesa del compimento finale. La storia di Gesù si intreccia con le vicende umane (Lc 2,1; 3,1-4) e riguarda tutti gli uomini (3,6). Gesù si rivolge soprattutto ai «poveri» (a persone poco importanti, malate o disprezzate): il messaggio del Vangelo è accolto soprattutto da loro, e l’inizio del regno di Dio si manifesta più visibilmente tra loro.
Primi lettori

Al tempo del terzo vangelo la generazione dei primi apostoli sta ormai per scomparire. Presto non sarà più possibile ascoltare dalla loro viva voce l’esperienza di coloro che hanno conosciuto direttamente Gesù, hanno udito il suo insegnamento e visto i suoi gesti, hanno vissuto i giorni della sua passione, morte e risurrezione. Intanto sorgono altri predicatori, forse nuove dottrine si diffondono. Perciò Luca comprende che i credenti hanno bisogno di una solida documentazione sugli avvenimenti centrali che riguardano la fede. Allora egli fa accurate ricerche tra le memorie più sicure, scritte e orali, e le offre come sostegno all’insegnamento cristiano del suo tempo (1,1-4). Non sappiamo nulla di Teòfilo, al quale Luca ha dedicato la sua opera, ma sicuramente egli rappresenta i lettori per i quali Luca ha scritto.
Autore

Di un certo «Luca» parlano alcune lettere del Nuovo Testamento (Filèmone 24; Colossesi 4,14; 2 Timòteo 4,11). Questo Luca è un discepolo dell’apostolo Paolo; di professione è medico; per cultura e per lingua è greco. È lui la persona che ha scritto il terzo vangelo e gli Atti? Antichissime tradizioni lo affermano. Molti moderni sono dello stesso parere; altri studiosi invece fanno notare che nell’opera di Luca non si trovano le idee caratteristiche di Paolo. In ogni caso l’autore rispecchia l’ambiente di comunità cristiane non palestinesi, verso la fine del primo secolo. Dal libro degli Atti egli risulta molto interessato alla prima diffusione missionaria nel mondo greco.
La data di composizione del terzo vangelo è vicina agli anni 70-80 d.C.
Schema
— Introduzione-dedica Lc 1,1-4 — Giovanni e Gesù: nascita e infanzia 1,5-2,52 — Giovanni il Battezzatore e inizio del ministero pubblico di Gesù 3,1-4,13 — Gesù in Galilea 4,14-9,50 — Viaggio verso Gerusalemme 9,51-19,27 — Gesù a Gerusalemme 19,28-21,37 — Passione, morte, risurrezione, apparizioni, ascensione 22,1-24,53