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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Vangeli - Luca - 15

Vangelo di Luca 15

La parabola della pecora smarrita

Gli agenti delle tasse e altre persone di cattiva reputazione si avvicinarono a Gesù per ascoltarlo.
Rimandi
15,1 agenti delle tasse Mt 9,10+. — e persone di cattiva reputazione Lc 5,30; 7,34+.
Note al Testo
15,1 tasse: vedi nota a 3,12.
Ma i *farisei e i *maestri della Legge lo criticavano per questo. Dicevano: «Quest’uomo tratta bene la gente di cattiva reputazione e va a mangiare con loro».
Rimandi
15,2 Gesù tratta bene la gente di cattiva reputazione Lc 5,30+.
Note al Testo
15,2 mangiare con loro: secondo le prescrizioni dei rabbini, chi mangia con persone di cattiva reputazione diventa impuro.
3Allora Gesù raccontò questa *parabola:
«Se uno di voi ha cento pecore e ne perde una, che cosa fa? Lascia le altre novantanove al sicuro per andare a cercare quella che si è smarrita e la cerca finché non l’ha ritrovata.
Rimandi
15,4 immagine del gregge Lc 12,32+. — alla ricerca della pecora smarrita Ger 23,1-4; Ez 34,11.16; Mic 4,6-7; Lc 19,10.
5Quando la trova, se la mette sulle spalle pieno di gioia,
6e ritorna a casa sua. Poi chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Fate festa con me, perché ho ritrovato la mia pecora, quella che si era smarrita”.
7«Così è anche per il *regno di Dio: vi assicuro che in cielo si fa più festa per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione».
La parabola della moneta d’argento

8«Se una donna possiede dieci monete d’argento e ne perde una, che cosa fa? Accende la luce, spazza bene la casa e si mette a cercare accuratamente la sua moneta finché non la trova.
9Quando l’ha trovata, chiama le amiche e le vicine di casa e dice loro: “Fate festa con me, perché ho ritrovato la moneta d’argento che avevo perduta”.
«Così, vi dico, anche gli *angeli di Dio fanno grande festa per un solo peccatore che cambia vita».
Rimandi
15,10 gli angeli di Dio Lc 12,8.
La parabola del padre misericordioso

Gesù raccontò anche questa *parabola: «Un uomo aveva due figli.
Note al Testo
15,11-32 Parabola del padre misericordioso: così, secondo il messaggio centrale che essa vuole dare, va caratterizzata la parabola; è più conosciuta come Parabola del figlio prodigo.
12Il più giovane disse a suo padre: “Padre, dammi la mia parte d’eredità”. Allora il padre divise il patrimonio tra i due figli.
«Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutti i suoi beni e con i soldi ricavati se ne andò in un paese lontano. Là, si abbandonò a una vita disordinata e così spese tutti i suoi soldi.
Rimandi
15,13 spese tutti i suoi soldi Prv 29,3.
14«Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e quel giovane non avendo più nulla si trovò in grave difficoltà.
Andò da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Costui lo mandò nei campi a fare il guardiano dei maiali.
Rimandi
15,15 i maiali Dt 14,8.
Note al Testo
15,15 maiali: vedi note a Marco 5,11.
16Era talmente affamato che avrebbe voluto sfamarsi con le ghiande che si davano ai maiali, ma nessuno gliene dava.
17«Allora si mise a riflettere sulla sua condizione e disse: “Tutti i dipendenti di mio padre hanno cibo in abbondanza. Io, invece, sto qui a morire di fame.
Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato contro Dio e contro di te.
Rimandi
15,18 ho peccato Sal 51,6.
Note al Testo
15,18 contro Dio: si traduce così l’immagine greca contro il cielo che veniva usata per evitare di pronunziare il nome di Dio.
19Non sono più degno di essere considerato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi dipendenti”.
«Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre.
«Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò.
Rimandi
15,20 bacio di perdono 2 Sam 14,33.
21Ma il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio”.
«Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: “Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l’anello al dito e dategli un paio di sandali.
Note al Testo
15,22 l’anello… sandali: secondo Genesi 41,42 ed Ester 3,10; 8,2 l’anello è segno di autorità e i sandali indicano un uomo libero: lo schiavo stava a piedi nudi.
23Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno,
perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l’ho ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Rimandi
15,24 morto ritornato alla vita Ef 2,1.5; 5,14.
25«Il figlio maggiore, intanto, si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino alla casa, sentì un suono di musiche e di danze.
26Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa stava succedendo.
27Il servo gli rispose: “È ritornato tuo fratello, e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello, quello che abbiamo ingrassato, perché ha potuto riavere suo figlio sano e salvo”.
28«Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre uscì e cercò di convincerlo a entrare.
29«Ma il figlio maggiore gli disse: “Da tanti anni io lavoro con te e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici.
30Adesso, invece, torna a casa questo tuo figlio che ha sprecato i tuoi beni con le prostitute, e per lui tu fai ammazzare il vitello grasso”.
«Il padre gli rispose: “Figlio mio, tu stai sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo.
Rimandi
15,31 tutto ciò che è mio è anche tuo Gv 17,10.
Bisognava essere contenti e far festa, perché questo tuo fratello era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l’ho ritrovato”».
Note al Testo
15,32 far festa: è la quarta volta che in questo capitolo (vv. 7.10.24.32) si parla di festa-gioia, un tema caro a Luca (vedi 1,44 e Atti 2,46).

Rimandi

15,1 agenti delle tasse Mt 9,10+. — e persone di cattiva reputazione Lc 5,30; 7,34+.
15,2 Gesù tratta bene la gente di cattiva reputazione Lc 5,30+.
15,4 immagine del gregge Lc 12,32+. — alla ricerca della pecora smarrita Ger 23,1-4; Ez 34,11.16; Mic 4,6-7; Lc 19,10.
15,10 gli angeli di Dio Lc 12,8.
15,13 spese tutti i suoi soldi Prv 29,3.
15,15 i maiali Dt 14,8.
15,18 ho peccato Sal 51,6.
15,20 bacio di perdono 2 Sam 14,33.
15,24 morto ritornato alla vita Ef 2,1.5; 5,14.
15,31 tutto ciò che è mio è anche tuo Gv 17,10.

Note al Testo

15,1 tasse: vedi nota a 3,12.
15,2 mangiare con loro: secondo le prescrizioni dei rabbini, chi mangia con persone di cattiva reputazione diventa impuro.
15,11-32 Parabola del padre misericordioso: così, secondo il messaggio centrale che essa vuole dare, va caratterizzata la parabola; è più conosciuta come Parabola del figlio prodigo.
15,15 maiali: vedi note a Marco 5,11.
15,18 contro Dio: si traduce così l’immagine greca contro il cielo che veniva usata per evitare di pronunziare il nome di Dio.
15,22 l’anello… sandali: secondo Genesi 41,42 ed Ester 3,10; 8,2 l’anello è segno di autorità e i sandali indicano un uomo libero: lo schiavo stava a piedi nudi.
15,32 far festa: è la quarta volta che in questo capitolo (vv. 7.10.24.32) si parla di festa-gioia, un tema caro a Luca (vedi 1,44 e Atti 2,46).