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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere Universali - 1 Giovanni - 3

Prima lettera di Giovanni 3

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CEI 2008

Interconfessionale Vedete come ci ha voluto bene il Padre! Egli ci ha chiamati a essere suoi figli. E noi lo siamo davvero. Perciò il mondo non ci capisce. Il mondo non ha capito neppure Gesù!
Rimandi
3,1 figli di Dio Gv 1,12; Rm 8,16; Gal 4,4-5; Ef 1,5; 1 Gv 3,10. — il mondo non ha capito Gesù Gv 16,3; 17,25; 1 Cor 1,21; 1 Gv 4,8-9.
CEI 2008 1Gv Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
3,1 DIO È GIUSTO (3,1-4,6)
 Siamo davvero figli di Dio
Interconfessionale Miei cari, ora siamo figli di Dio; quel che saremo non si vede ancora. Ma quando Gesù ritornerà, saremo simili a lui, perché lo vedremo come è realmente.
Rimandi
3,2 quando ritornerà 1 Gv 2,28. — simili 2 Cor 3,18; Fil 3,21; Col 3,4. — come è realmente Gv 17,24.
Note al Testo
3,2 quando Gesù ritornerà: oppure: quando questo sarà manifestato.
CEI 2008 1GvCarissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
3,2 lo vedremo così come egli è: è il desiderio di ogni credente, costretto ora a incontrare Dio solo attraverso qualcosa che è “altro”; ma si compirà soltanto nel futuro: nel presente c’è spazio per il desiderio.
Interconfessionale Come *Cristo è puro, tutti quelli che fondano in lui la loro speranza si purificano dal male.
Rimandi
3,3 come Cristo 1 Gv 2,6+. — si purificano 2 Cor 7,1.
CEI 2008 1Gv3,3Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
I figli di Dio
non sono più schiavi del peccato

Interconfessionale Chi commette il peccato va contro la legge di Dio, perché peccare vuol dire mettersi contro la sua volontà.
Rimandi
3,4 opposizione a Dio, tipica degli ultimi tempi Mt 7,23; 13,41; 24,12; 2 Ts 2,3-7.
CEI 2008 1Gv3,4Chiunque commette il peccato, commette anche l'iniquità, perché il peccato è l'iniquità.
Interconfessionale Voi sapete che Gesù è venuto tra noi per togliere di mezzo il peccato. In lui non c’è peccato.
Rimandi
3,5 togliere di mezzo il peccato Is 53,4.5.9; Gv 1,29; 1 Pt 2,22-24; 1 Gv 2,2; 4,10. — In lui non c’è peccato Gv 8,46; 9,16.24.31; 2 Cor 5,21; Eb 4,15; 7,26; 9,14; 1 Pt 1,19; 2,22; 3,18.
CEI 2008 1Gv3,5Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato.
Interconfessionale Chiunque rimane unito a Gesù non pecca più. Se pecca ancora, dimostra di non aver veramente veduto Gesù, e di non averlo capito.
Rimandi
3,6 non pecca più Rm 6,14.17-18; 1 Gv 3,9.
CEI 2008 1Gv3,6Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto.
Interconfessionale Figli miei, non lasciatevi ingannare da nessuno! Chi fa la volontà di Dio è giusto, così come Gesù è giusto.
Rimandi
3,7 fare la volontà di Dio 1 Gv 2,29; 3,10.
CEI 2008 1Gv3,7Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto.
Interconfessionale Chi commette il peccato appartiene al *diavolo, perché il diavolo vive da sempre nel peccato. Gesù, il *Figlio di Dio, è venuto proprio per distruggere le opere del diavolo.
Rimandi
3,8 appartiene al diavolo Gv 8,34. — da sempre Gn 3,15; Gv 8,44. — distruggere le opere del diavolo Mc 1,24; Gv 12,31; 16,11; Ap 12,9-11.
CEI 2008 1Gv3,8Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Interconfessionale Chi è diventato figlio di Dio non vive più nel peccato, perché ha ricevuto la vita di Dio. Non può continuare a peccare, perché è diventato figlio di Dio.
Rimandi
3,9 figlio di Dio Lc 8,12; 1 Pt 1,23-24; 1 Gv 2,14.24; 2 Gv 2. — Non può continuare a peccare Sal 37,31; 119,11; Ger 31,33-34; Ez 36,27-28; Rm 6,11; 1 Gv 5,18.
CEI 2008 1GvChiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.
3,9 Il germe è quello della nostra filiazione divina, che non può dare frutto di peccato; oppure è la parola di Dio, che ci fa nascere in lui e ci santifica (1,10; 2,24; Gv 15,3; 3Gv 11).
Interconfessionale Così si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: se uno non fa la volontà di Dio e non ama suo fratello, dimostra di non appartenere a Dio.
Rimandi
3,10 figli di Dio 1 Gv 3,1+.
CEI 2008 1Gv3,10In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.
L’amore di Dio e l’amore per i fratelli

Interconfessionale Fin da principio vi abbiamo insegnato questo: che dobbiamo amarci gli uni gli altri.
Rimandi
3,11 il comandamento dell’amore Gv 13,34; 15,12.17; 1 Gv 2,7; 3,23; 2 Gv 5.
CEI 2008 1GvPoiché questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri.
3,11-24 Noi abbiamo conosciuto l’amore
Interconfessionale Allora non facciamo come Caino: egli apparteneva al *diavolo e uccise Abele suo fratello. Sapete perché lo uccise? Perché le opere di Caino erano cattive e quelle di Abele erano buone.
Rimandi
3,12 Caino e Abele Gn 4,1-8; Eb 11,4.
Note al Testo
3,12 egli apparteneva al diavolo: cioè era sotto il potere e l’influenza del diavolo.
CEI 2008 1GvNon come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
3,12 come Caino: vedi Gen 4,8; Mt 23,35; Eb 11,4.
Interconfessionale Fratelli, non meravigliatevi se il mondo vi odia.
Rimandi
3,13 se il mondo vi odia Lc 6,22; Gv 15,18-19; 17,14.
CEI 2008 1Gv3,13Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia.
Interconfessionale Noi sappiamo che dalla morte siamo passati alla vita. La prova è questa: che amiamo i nostri fratelli. Chi non ama il prossimo è ancora sotto il dominio della morte.
Rimandi
3,14 dalla morte alla vita Gv 5,24. — Chi non ama 1 Gv 2,11.
CEI 2008 1Gv3,14Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte.
Interconfessionale Chi odia il suo prossimo è un assassino. Voi lo sapete: se uno uccide il prossimo, la vita eterna non rimane in lui.
Rimandi
3,15 l’odio è un assassinio Mt 5,21-22; cfr. 1 Gv 2,9. — incompatibile con la vita eterna Gv 8,44; Gal 5,20-21; Ap 21,8.
CEI 2008 1Gv3,15Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
Interconfessionale Noi abbiamo capito che cosa vuol dire amare il prossimo, perché Cristo ha dato la sua vita per noi. Anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli.
Rimandi
3,16 l’amore autentico Gv 10,11.15.17; 13,1; 15,13; Gal 2,20; 1 Tm 2,6; Tt 2,14; 1 Gv 4,16. — Anche noi Fil 2,17; 1 Ts 2,8.
CEI 2008 1Gv3,16In questo abbiamo conosciuto l'amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
Interconfessionale Se uno ha di che vivere e vede un fratello bisognoso, ma non ha compassione e non lo aiuta, come fa a dire: «Io amo Dio»?
Rimandi
3,17 chi non ha compassione Dt 15,7-8; Lc 10,31-32; Gc 2,15-16.
CEI 2008 1Gv3,17Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l'amore di Dio?
Interconfessionale Figli miei, vogliamoci bene sul serio, nei fatti. Non solo a parole o con bei discorsi!
Rimandi
3,18 amare sul serio 2 Gv 1-2. — nei fatti Gal 5,6; Gc 2,14-17.
CEI 2008 1Gv3,18Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
La fiducia in Dio

Interconfessionale 3,19Ecco come sapremo che la verità ci ha generati. Allora non avremo più paura davanti a Dio.
CEI 2008 1Gv3,19In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore,
Interconfessionale Anche se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore. Egli conosce ogni cosa.
Rimandi
3,20 condanna Lc 18,13. — Dio conosce ogni cosa 1 Re 8,39; Sal 7,10; At 15,8.
CEI 2008 1Gvqualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
3,20 Dio è più grande del nostro cuore: è questa una sorta di definizione di Dio da porre accanto all’altra: Dio è amore (4,8.16). Dio giudica meglio del nostro cuore, cioè della nostra coscienza (Rm 2,15; Ef 1,18).
Interconfessionale 3,21Se invece, miei cari, il nostro cuore non ci condanna, noi ci possiamo rivolgere a Dio con piena libertà.
CEI 2008 1Gv3,21Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio,
Interconfessionale Da lui riceveremo tutto quello che gli domandiamo in preghiera, perché osserviamo i suoi comandamenti, e facciamo quello che a lui piace.
CEI 2008 1Gv3,22e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Interconfessionale Il comandamento di Dio è questo: che crediamo in Gesù Cristo, suo Figlio, e che ci amiamo gli uni gli altri, come ci ha ordinato.
Rimandi
3,23 fede Gv 6,29; Rm 10,14. — fede e amore fraterno 1 Gv 5,1-5. — il comandamento dell’amore 1 Ts 4,9; 1 Pt 1,22; 1 Gv 3,11+; 4,21.
CEI 2008 1Gv3,23Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
Interconfessionale Chi mette in pratica i suoi comandamenti rimane unito a Dio e Dio è con lui. La prova che Dio rimane presente in noi è questa: lo Spirito che Dio ci ha dato.
Rimandi
3,24 rimanere Gv 14,23; 1 Gv 2,27. — lo Spirito Rm 8,19; 1 Gv 4,13.
CEI 2008 1Gv3,24Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.