Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - 1 Corinzi - 9
Prima Lettera ai Corinzi 9
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CEI 1974
Diritti e doveri di un apostolo
Interconfessionale
Non sono libero io? Non sono forse *apostolo? Non ho veduto Gesù, il nostro Signore? E voi, non siete proprio voi il risultato del mio lavoro al servizio del Signore?
Rimandi
9,1
libertà dell’apostolo 1 Cor 9,19. — Paolo ha veduto il Signore At 22,17-18; 26,26; 1 Cor 15,8.
CEI 1974
1Cor Non sono forse libero, io? Non sono un apostolo? Non ho veduto Gesù, Signore nostro? E non siete voi la mia opera nel Signore?
Interconfessionale
Se altri non vogliono riconoscermi come apostolo, per voi lo sono senz’altro. Il fatto che voi crediate in Cristo è la prova che io sono apostolo.
CEI 1974
1Cor9,2 Anche se per altri non sono apostolo, per voi almeno lo sono; voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore.
Interconfessionale
Non abbiamo anche noi il diritto di mangiare e di bere?
Rimandi
9,4
il diritto degli apostoli Lc 10,8; 1 Cor 9,13-14.
Note al Testo
9,4
mangiare e bere: sottinteso: a vostre spese.
Interconfessionale
Non abbiamo anche noi il diritto di portare con noi una moglie credente come l’hanno gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Pietro?
Interconfessionale
9,7Da quando in qua un soldato presta servizio nell’esercito a sue spese? E chi pianta una vigna non mangia forse la sua uva? E chi conduce un gregge al pascolo non beve il latte di quelle pecore?
CEI 1974
1Cor9,7 E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? O chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge?
Interconfessionale
Anche la *legge di Mosè prescrive: Non mettere la museruola al bue che trebbia il grano. Dio si preoccupa forse dei buoi?
Interconfessionale
O è per noi che parla? Certamente! Questa regola è stata scritta per noi. Perché, chi ara il campo e chi trebbia il grano deve fare il lavoro nella speranza di avere la sua parte del raccolto.
CEI 1974
1Cor9,10 Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa speranza.
Interconfessionale
Noi abbiamo seminato per voi beni spirituali. Non c’è dunque nulla di strano se raccogliamo da voi beni materiali.
CEI 1974
1Cor9,11 Se noi abbiamo seminato in voi le cose spirituali, è forse gran cosa se raccoglieremo beni materiali?
Interconfessionale
Se altri hanno questo diritto su di voi, tanto più l’abbiamo noi.
Ma noi non facciamo uso di questo diritto, anzi sopportiamo ogni specie di difficoltà, per eliminare qualsiasi ostacolo all’annunzio di Cristo.
Ma noi non facciamo uso di questo diritto, anzi sopportiamo ogni specie di difficoltà, per eliminare qualsiasi ostacolo all’annunzio di Cristo.
Rimandi
9,12
un diritto di cui Paolo non ha fatto uso At 20,34-35; 2 Cor 11,9. — sopportiamo ogni specie di difficoltà 1 Cor 13,7.
Interconfessionale
Chi lavora nel *Tempio riceve dal Tempio il proprio nutrimento, e chi si occupa dei sacrifici offerti sull’*altare, riceve una parte dei sacrifici.
CEI 1974
1Cor9,13 Non sapete che coloro che celebrano il culto traggono il vitto dal culto, e coloro che attendono all`altare hanno parte dell`altare?
Interconfessionale
Allo stesso modo, per quelli che annunziano il *Vangelo, il Signore ha stabilito che hanno il diritto di vivere di questo lavoro.
Rimandi
9,14
il Signore ha stabilito… 1 Cor 7,10-11; 11,23-25. — vivere del Vangelo Mt 10,10; Lc 10,7; Gal 6,6.
CEI 1974
1Cor9,14 Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunziano il vangelo vivano del vangelo.
Interconfessionale
Io però non ho mai fatto uso di questo diritto. E non vi scrivo per pretenderlo ora. Piuttosto preferisco morire! Nessuno potrà togliermi questo vanto.
CEI 1974
1Cor9,15 Ma io non mi sono avvalso di nessuno di questi diritti, né ve ne scrivo perché ci si regoli in tal modo con me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierà questo vanto!
Interconfessionale
Infatti non posso vantarmi di annunziare la *parola del Signore. Non posso farne a meno, e guai a me se non annunzio Cristo.
CEI 1974
1Cor9,16 Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è per me un dovere: guai a me se non predicassi il vangelo!
Interconfessionale
9,17Se avessi deciso di annunziarla di mia spontanea volontà, sarebbe giusto che ricevessi una paga. Ma poiché mi è stato imposto di farlo, compio semplicemente il mio dovere.
CEI 1974
1Cor9,17 Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.
Interconfessionale
9,18Quale sarà dunque la mia ricompensa? La soddisfazione di annunziare Cristo gratuitamente, senza usare quei diritti che la predicazione del Vangelo mi darebbe.
CEI 1974
1Cor9,18 Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.
Interconfessionale
Io sono libero. Non sono schiavo di nessuno. Tuttavia mi sono fatto schiavo di tutti, per portare a Cristo il più gran numero possibile di persone.
CEI 1974
1Cor9,19 Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero:
Interconfessionale
Quando sono tra gli Ebrei, vivo come loro, per portare a Cristo gli Ebrei. Io non sono sottoposto alla legge di Mosè, eppure vivo come se lo fossi, per condurre a Cristo chi è sottoposto a quella Legge.
CEI 1974
1Cor9,20 mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge.
Interconfessionale
9,21Quando invece mi trovo tra persone che non conoscono quella Legge, vivo come loro senza tenerne conto, per portare a Cristo chi è senza Legge. Questo non vuol dire che io sia privo di obblighi verso Dio, anzi sono sottoposto alla legge di Cristo.
CEI 1974
1Cor Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge.
Interconfessionale
Con i deboli nella fede, vivo come se anch’io fossi debole, per condurli a Cristo. Cerco di adattarmi a tutti per salvarne a ogni costo alcuni.
CEI 1974
1Cor9,22 Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno.
Interconfessionale
9,23Tutto questo lo faccio per il Vangelo, e per ricevere anch’io insieme con gli altri ciò che esso promette.
Esempi tratti dalla vita sportiva
Interconfessionale
Sapete che nelle gare allo stadio corrono in molti, ma uno solo ottiene il premio. Dunque, correte anche voi in modo da ottenerlo!
CEI 1974
1Cor Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo!
Interconfessionale
Sapete pure che tutti gli atleti, durante i loro allenamenti, si sottopongono a una rigida disciplina. Essi l’accettano per avere in premio una corona che presto appassisce; noi invece lo facciamo per avere una corona che durerà sempre.
Rimandi
9,25
la disciplina degli atleti 2 Tm 2,4-5. — per una corona che durerà sempre Fil 3,14; 2 Tm 4,8; Gc 1,12; 1 Pt 5,4; Ap 2,10.
Note al Testo
9,25
La corona è la ricompensa degli atleti e dei guerrieri vincitori; è quindi un segno di vittoria (1 Tessalonicesi 2,9; Apocalisse 3,11 ecc.), un motivo di orgoglio (Filippesi 4,1), o indica il dono della vita eterna (Giacomo 1,12; 1 Pietro 5,4; 2 Timòteo 4,8; Apocalisse 2,10 ecc.).
CEI 1974
1Cor9,25 Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile.
Interconfessionale
9,26Perciò io mi comporto come uno che corre per raggiungere il traguardo, e come un pugile che non tira colpi a vuoto.
CEI 1974
1Cor9,26 Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l`aria,
Interconfessionale
Mi sottopongo a dura disciplina e cerco di dominarmi per non essere squalificato proprio io che ho predicato agli altri.
CEI 1974
1Cor9,27 anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.