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Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Qoelet - 7

Qoelet 7

Il pensiero della morte

Meglio un buon nome
che un buon profumo.
Meglio il giorno della morte
che il giorno della nascita.
Rimandi
7,1 il buon nome Prv 22,1; Sir 41,12.
2Meglio visitare una casa in lutto
che una casa in festa.
Davanti a un morto
ognuno ricorda la fine,
quella che tocca a tutti.
Insegna più la sofferenza che l’allegria,
perché vedere un volto triste fa riflettere.
Note al Testo
7,3 vedere un volto triste fa riflettere: altri: davanti a un volto triste il cuore si fa migliore.
Gli stolti pensano solo a divertirsi,
gli uomini saggi
pensano spesso alla morte.
Rimandi
7,4 gioia e pensiero della morte cfr. Sal 126,5; Lc 6,25.
5Meglio i rimproveri di un sapiente
che ascoltare le lodi cantate da uno stolto.
6L’allegria dello stolto
è come lo scoppiettare della legna
nel fuoco sotto la pentola.
Tutto questo è inutile.
Per un imbroglio, un sapiente
può perdere la testa;
per un regalo, lasciarsi corrompere.
Note al Testo
7,7 un imbroglio: altri: un’oppressione.
8La fine di una cosa
vale più del suo inizio.
La pazienza più della superbia.
Controlla i tuoi scatti d’ira:
è da stolti
lasciarsi dominare dalla rabbia.
Rimandi
7,9 controllare gli scatti d’ira Gc 1,19-20.
10Non chiederti perché i tempi antichi
erano migliori di quelli di oggi:
non è una domanda intelligente!
Nella vita, l’ideale sarebbe
di avere insieme saggezza e ricchezza.
Rimandi
7,11 valore della saggezza Prv 8,11+.
12Saggezza e ricchezza
proteggono come l’ombra.
Ma la sapienza vale di più
perché insegna a vivere.
Osserva tutto quel che Dio ha fatto.
Chi potrebbe raddrizzare
quello che Egli ha fatto curvo?
Rimandi
7,13 l’opera di Dio Qo 3,11+.
Quando le cose vanno bene,
sta’ allegro;
se qualche cosa ti va male,
rifletti.
Ricorda che tutto viene da Dio;
di fatto non possiamo sapere
quale sarà il nostro futuro.
Rimandi
7,14 quando le cose vanno bene e quando vanno male Gb 2,10.
Note al Testo
7,14 di fatto: altri: affinché.
Evitare gli estremi

Durante la mia vita fuggevole
ho potuto vedere di tutto:
i buoni che sono andati in rovina,
nonostante la loro bontà,
i cattivi che sono vissuti a lungo,
nonostante la loro cattiveria.
Rimandi
7,15 buoni e cattivi Qo 8,14; 9,2; cfr. 3,17; 8,12-13.
16Non pretendere di essere
troppo buono e troppo sapiente:
faresti del male a te stesso.
17E non pensare
di essere il più cattivo e stolto di tutti:
moriresti prima della tua ora.
Devi evitare questi due estremi.
Chi ha fiducia in Dio riesce bene in tutto.
Note al Testo
7,18 Devi evitare questi due estremi: altri: È bene che tu prenda una cosa senza lasciare l’altra. Questa seconda traduzione intende l’affermazione come una massima generale, non collegata strettamente con quanto precede.
L’uomo sapiente è più forte
di una città che ha dieci torri.
Note al Testo
7,19 dieci torri: il testo ebraico ha: dieci uomini potenti (o dieci tiranni); il senso è: una città forte; l’idea di saldezza, stabilità e fortezza, che l’ebraico esprime con potenti, risalta meglio in italiano con l’immagine delle torri.
In questo mondo,
nessuno è così buono
da comportarsi sempre bene
e non sbagliare mai.
Rimandi
7,20 nessuno è buono Sal 143,2; Gb 4,17; Prv 20,9; Sir 8,5; Rm 3,20; 1 Gv 1,8.
21Non dare ascolto
a tutte le chiacchiere che si fanno;
non far caso
se il tuo servo parla male di te.
22Sai bene che molte volte
anche tu hai sparlato degli altri.
23Ho esaminato con ordine tutte queste cose.
Pensavo di diventare sapiente,
ma non ci sono riuscito.
Chi può scoprire
il senso vero di tutte le cose passate?
Per noi son troppo oscure e profonde.
Note al Testo
7,24 le cose passate: altri: ciò che accade.
La donna

25Mi sono impegnato a fondo
nella riflessione e nello studio.
Ho cercato di conoscere
il senso profondo delle cose.
Volevo sapere qual è la peggiore cattiveria,
la stupidità più assurda.
Trovo che si dice:
«La donna è più amara della morte.
È come una rete,
il suo affetto è una trappola,
la sue braccia catene.
Solo chi è gradito a Dio
riesce a liberarsene:
il peccatore ne rimane schiavo».
Rimandi
7,26 la donna, una trappola Prv 22,14; cfr. Prv 2,16+.
Note al Testo
7,26 Trovo che si dice: alcuni attribuiscono l’opinione sulla donna espressa in questo versetto allo stesso Qoelet; ma il senso del verbo reso con trovare a noi pare suggerire che Qoelet riferisca un’opinione diffusa nel suo ambiente. — il peccatore: altri: chi fallisce.
27«Ma attento! — dice Qoelet: —
io ho scoperto
che, prima di poter dare un giudizio,
bisogna confrontare bene le cose.
28Io sono ancora
alla ricerca di una soluzione,
ma non ho trovato risposta.
Tra mille, un uomo lo trovo,
ma una donna tra tutti questi no.
29In fondo, trovo che
una cosa è importante:
Dio ci ha fatti equilibrati,
ma noi abbiamo inventato
ogni genere di complicazioni».

Rimandi

7,1 il buon nome Prv 22,1; Sir 41,12.
7,4 gioia e pensiero della morte cfr. Sal 126,5; Lc 6,25.
7,9 controllare gli scatti d’ira Gc 1,19-20.
7,11 valore della saggezza Prv 8,11+.
7,13 l’opera di Dio Qo 3,11+.
7,14 quando le cose vanno bene e quando vanno male Gb 2,10.
7,15 buoni e cattivi Qo 8,14; 9,2; cfr. 3,17; 8,12-13.
7,20 nessuno è buono Sal 143,2; Gb 4,17; Prv 20,9; Sir 8,5; Rm 3,20; 1 Gv 1,8.
7,26 la donna, una trappola Prv 22,14; cfr. Prv 2,16+.

Note al Testo

7,3 vedere un volto triste fa riflettere: altri: davanti a un volto triste il cuore si fa migliore.
7,7 un imbroglio: altri: un’oppressione.
7,14 di fatto: altri: affinché.
7,18 Devi evitare questi due estremi: altri: È bene che tu prenda una cosa senza lasciare l’altra. Questa seconda traduzione intende l’affermazione come una massima generale, non collegata strettamente con quanto precede.
7,19 dieci torri: il testo ebraico ha: dieci uomini potenti (o dieci tiranni); il senso è: una città forte; l’idea di saldezza, stabilità e fortezza, che l’ebraico esprime con potenti, risalta meglio in italiano con l’immagine delle torri.
7,24 le cose passate: altri: ciò che accade.
7,26 Trovo che si dice: alcuni attribuiscono l’opinione sulla donna espressa in questo versetto allo stesso Qoelet; ma il senso del verbo reso con trovare a noi pare suggerire che Qoelet riferisca un’opinione diffusa nel suo ambiente. — il peccatore: altri: chi fallisce.