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INTRODUZIONE AL LIBRO DI MICHEA

Autore e ambiente storico

Michea è contemporaneo del profeta Isaia e di poco posteriore al profeta Amos. Originario di un villaggio del sud del regno di Giuda, egli svolge la sua missione di profeta a Gerusalemme sotto il regno di Iotam, Acaz ed Ezechia, quindi nella seconda metà del sec. VIII a.C. Egli è testimone della caduta del regno d’Israele, al nord, e della sua capitale Samaria, nel 721 a.C., e forse anche, in seguito, dell’invasione degli Assiri nel regno di Giuda, al sud, nel 701 a.C.
Caratteristiche principali

Il libro di Michea racchiude un messaggio che nel suo nucleo essenziale può risalire all’epoca del profeta, ma che si è ampliato nel corso del tempo con l’aggiunta di altri testi che a quel messaggio si ispirano, fino a far assumere al libro la sua configurazione attuale. Il libro si è dunque formato gradualmente, dal sec. VIII fino all’epoca postesilica (V sec. a.C. circa). Nella sua forma finale esso contiene due tipi di messaggio, che si alternano tra loro: l’annunzio del giudizio e del castigo divino (capitoli 1-3 e 6,1-7) e la promessa di salvezza (capitoli 4-5 e 7,8-20). Nel condannare la sicurezza di coloro che praticano l’ingiustizia e si dedicano all’idolatria, il contenuto del testo di Michea è simile alla predicazione di Amos, di Osea e anche di Isaia, contempraneo dello stesso Michea. Se il messaggio originario di quest’ultimo poteva fondarsi sulla caduta di Samaria, intesa come un castigo divino, in epoca successiva lo stesso messaggio poteva rivolgersi anche agli abitanti del regno di Giuda, che infatti sarebbe caduto, come quello di Israele, per mano di un popolo straniero.
Ma il libro non contiene solo parole di condanna. Si tende infatti a precisare anche quello che Dio si aspetta dal suo popolo: che compia la giustizia, ami con tenerezza, cammini con umiltà davanti a lui.
Per il futuro si annunzia inoltre una consolante certezza: Dio formerà con i sopravvissuti un nuovo popolo, guidato da un re discendente di Davide e portatore di pace (5,1-4a). Gerusalemme diventerà il luogo dove le nazioni verranno per ascoltare il Signore (4,1-5).
Schema
— Dio condanna i regni di Giuda e di Israele 1,2-3,12 — Dio promette salvezza e un nuovo re 4,1-5,14 — Dio fa causa al suo popolo 6,1-7,7 — Speranza e preghiera del popolo 7,8-20