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Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Michea - 4

Michea 4

Dio promette salvezza e un nuovo re
Il futuro regno di pace

Alla fine, il monte dove sorge il tempio del Signore sarà il più alto di tutti e dominerà i colli. Tutti i popoli si raduneranno ai suoi piedi
Rimandi
4,1 afflusso dei popoli a Gerusalemme Is 56,6-8; 60; 66,18-20; Ger 3,17; Zc 8,20-23; 14,16; cfr. Ag 2,7.
Note al Testo
4,1 I vv. 1-3 sono quasi identici a Isaia 2,2-4.
e diranno:
«Saliamo sul monte del Signore,
andiamo al tempio del Dio d’Israele.
Egli c’insegnerà quel che dobbiamo fare,
noi impareremo come comportarci.
Gli insegnamenti del Signore vengono da Gerusalemme,
da Sion proviene la sua parola.
Rimandi
4,2 Gli insegnamenti del Signore vengono da Gerusalemme cfr. Gv 4,22.
Egli sarà il giudice di molti popoli,
sarà l’arbitro di potenti nazioni anche lontane.
Trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci.
Le nazioni non saranno più in lotta tra loro
e cesseranno di prepararsi alla guerra.
Rimandi
4,3 trasformeranno le spade in aratri cfr. Os 2,20+; Gl 4,10.
Ognuno vivrà in pace in mezzo alle sue vigne
e sotto i suoi alberi di fico,
e nessuno più lo spaventerà».
Così ha promesso il Signore dell’universo.
Rimandi
4,4 Ognuno vivrà in pace in mezzo alle sue vigne e ai suoi alberi di fico 1 Re 5,5; 2 Re 18,31; Zc 3,10.
Le altre nazioni seguano pure ciascuna il suo dio, ma noi seguiremo il Signore nostro Dio per sempre.
Rimandi
4,5 ubbidire al Signore cfr. Is 2,5.
Il Signore regnerà su Gerusalemme

Il Signore dichiara: «Sta per arrivare il giorno in cui radunerò quelli che sono feriti, riunirò quelli che sono dispersi e che avevo trattato duramente.
Rimandi
4,6-7 Dio radunerà il suo popolo Mic 2,12-13+.
7Oggi essi, feriti, lontani e dispersi, non saranno soltanto il resto del popolo, ma farò di loro una nazione potente. E io, il Signore, dal monte Sion regnerò su di loro per sempre.
8E tu, monte di Gerusalemme che vegli sul mio gregge come una torre, presto riavrai l’autorità di una volta. Gerusalemme riavrà il suo regno».
Sofferenza e liberazione di Gerusalemme

Perché gridate così, abitanti di Gerusalemme? Perché vi agitate per il dolore come una partoriente? Forse perché non avete più re e i vostri consiglieri sono morti?
Rimandi
4,9-10 dolori degli ultimi tempi, dolori del parto Is 66,7-9; Ger 4,31; 6,24; 22,23; 30,6; cfr. Mt 24,8+.
10Agitatevi e spasimate come una donna che sta per partorire, perché dovrete lasciare la città, accamparvi in campagna e arrivare fino a Babilonia. Ma là sarete liberati, il Signore vi strapperà dal potere dei vostri nemici.
Ora, molte nazioni si sono riunite per attaccarvi. Esse dicono: «La città sia profanata. Vogliamo vedere Gerusalemme distrutta».
Rimandi
4,11 raduno delle nazioni e combattimento finale Ez 38-39; Ap 19,11-21; 20,7-10.
Ma esse non conoscono l’intenzione del Signore, non capiscono la sua decisione. Egli le ha raccolte come grano sull’aia
Rimandi
4,12 l’intenzione del Signore Is 5,12; 55,8-9; Sal 28,5.
e ora dice agli abitanti di Gerusalemme: «Trebbiate il grano! Vi renderò più forti di un bue dalle corna dure come il ferro e dagli zoccoli robusti come bronzo. Voi schiaccerete molti popoli. Prenderete le loro ricchezze come bottino. Lo riserverete e lo consacrerete a me, il Signore, padrone di tutta la terra».
Rimandi
4,13 corna dure come ferro 1 Re 22,11. — le ricchezze delle nazioni per il Signore Is 60,3-5; Sal 72,10-11; Ap 21,24.
Note al Testo
4,13 un bue: la popolazione di Gerusalemme è paragonata ai robusti buoi che si usavano per trebbiare il grano nell’aia della fattoria dopo la mietitura. — lo riserverete e lo consacrerete: così secondo le antiche traduzioni greca, siriaca e latina, mentre il testo ebraico ha: lo riserverò e lo consacrerò; sulla pratica di consacrare al Signore il bottino di guerra, vedi Deuteronomio 2,34 e nota.
Ora fatevi pure dei tagli in segno di lutto, abitanti di Gerusalemme! Ci hanno assediato. Con un bastone colpiscono sul viso il capo del popolo d’Israele.
Note al Testo
4,14 In alcune edizioni della Bibbia i vv. 4,14-5,14 sono numerati come 5,1-15. — Ora fatevi… Gerusalemme: altri: Ora, o figlia di schiere, raduna le tue schiere. Il testo ebraico può essere inteso in ambedue i modi; se si segue la traduzione qui adottata, bisogna osservare che, nonostante il divieto di Levitico 19,28, si usava fare dei tagli sul proprio corpo in segno di lutto (vedi Geremia 48,37) o per instaurare un rapporto particolare con la divinità (vedi Osea 7,14; 1 Re 18,28).

Rimandi

4,1 afflusso dei popoli a Gerusalemme Is 56,6-8; 60; 66,18-20; Ger 3,17; Zc 8,20-23; 14,16; cfr. Ag 2,7.
4,2 Gli insegnamenti del Signore vengono da Gerusalemme cfr. Gv 4,22.
4,3 trasformeranno le spade in aratri cfr. Os 2,20+; Gl 4,10.
4,4 Ognuno vivrà in pace in mezzo alle sue vigne e ai suoi alberi di fico 1 Re 5,5; 2 Re 18,31; Zc 3,10.
4,5 ubbidire al Signore cfr. Is 2,5.
4,6-7 Dio radunerà il suo popolo Mic 2,12-13+.
4,9-10 dolori degli ultimi tempi, dolori del parto Is 66,7-9; Ger 4,31; 6,24; 22,23; 30,6; cfr. Mt 24,8+.
4,11 raduno delle nazioni e combattimento finale Ez 38-39; Ap 19,11-21; 20,7-10.
4,12 l’intenzione del Signore Is 5,12; 55,8-9; Sal 28,5.
4,13 corna dure come ferro 1 Re 22,11. — le ricchezze delle nazioni per il Signore Is 60,3-5; Sal 72,10-11; Ap 21,24.

Note al Testo

4,1 I vv. 1-3 sono quasi identici a Isaia 2,2-4.
4,13 un bue: la popolazione di Gerusalemme è paragonata ai robusti buoi che si usavano per trebbiare il grano nell’aia della fattoria dopo la mietitura. — lo riserverete e lo consacrerete: così secondo le antiche traduzioni greca, siriaca e latina, mentre il testo ebraico ha: lo riserverò e lo consacrerò; sulla pratica di consacrare al Signore il bottino di guerra, vedi Deuteronomio 2,34 e nota.
4,14 In alcune edizioni della Bibbia i vv. 4,14-5,14 sono numerati come 5,1-15. — Ora fatevi… Gerusalemme: altri: Ora, o figlia di schiere, raduna le tue schiere. Il testo ebraico può essere inteso in ambedue i modi; se si segue la traduzione qui adottata, bisogna osservare che, nonostante il divieto di Levitico 19,28, si usava fare dei tagli sul proprio corpo in segno di lutto (vedi Geremia 48,37) o per instaurare un rapporto particolare con la divinità (vedi Osea 7,14; 1 Re 18,28).