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Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Genesi - 35

Genesi 35

Giacobbe elimina gli idoli dalla sua casa

Dio disse a Giacobbe: «Su! Va’ ad abitare a Betel. Lì costruirai un altare a me, il Dio che ti sono apparso quando fuggivi da tuo fratello Esaù».
Note al Testo
35,1 Betel: anche Abramo, dopo essersi fermato a Sichem, andò a Betel e innalzò un altare a Dio (vedi 12,6-8). Per Giacobbe è un ritorno al luogo dove Dio gli è apparso (vedi 28,10-18).
Allora Giacobbe ordinò alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Eliminate gli dèi stranieri che avete con voi. Purificatevi e cambiatevi i vestiti.
Rimandi
35,2 purificatevi… Es 19,10-15; Nm 31,21-24.
Note al Testo
35,2 dèi stranieri: si tratta di idoli come quelli che Rachele aveva rubato a suo padre Labano (vedi nota a 31,19).
Poi partiremo e andremo a Betel dove io costruirò un altare al Dio che mi ha esaudito nel giorno della mia angoscia e che è stato con me nel mio viaggio».
Rimandi
35,3 che è stato con me 26,3+.
Allora essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dèi stranieri e gli orecchini che possedevano, e Giacobbe li sotterrò ai piedi della quercia che è vicino a Sichem.
Note al Testo
35,4 gli orecchini sono qui considerati non tanto come gioielli quanto come simboli di divinità, e quindi degli oggetti da eliminare. — quercia: si tratta probabilmente della Quercia di More di 12,6.
Giacobbe costruisce un altare in Betel

5Giacobbe e quelli che erano con lui partirono e un terrore straordinario assalì le popolazioni delle città vicine che non osarono inseguirli.
6E arrivarono a Luz, vale a dire a Betel, nella regione di Canaan.
7Lì Giacobbe costruì un altare e chiamò quel posto El-Betel (Dio di Betel) perché in quel luogo Dio gli si era rivelato quando egli fuggiva lontano da suo fratello.
In quei giorni morì Dèbora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta a sud di Betel, ai piedi di una quercia che Giacobbe chiamò «Quercia del Pianto».
Note al Testo
35,8 a sud di Betel: altri: al di sotto di Betel.
Dio apparve ancora a Giacobbe mentre tornava dalla Mesopotamia e lo benedisse
Note al Testo
35,9 Mesopotamia: per questo nome, usato qui e al v. 26, vedi nota a 25,20.
e gli diede un nuovo nome. Gli disse:
«Tu ti chiami Giacobbe,
ma da ora in poi non ti chiamerai più così.
Il tuo nome sarà Israele».
Rimandi
35,10 Giacobbe - Israele 32,29.
Note al Testo
35,10 Giacobbe, Israele: si ripete qui il cambio di nome senza darne la spiegazione (vedi nota a 32,29).
E aggiunse:
«Io sono il Dio Onnipotente.
Tu avrai molti figli;
darai origine a una nazione,
anzi a un gruppo di nazioni.
Tra i tuoi discendenti ci saranno dei re.
Rimandi
35,11 un gruppo di nazioni 12,2+.
Note al Testo
35,11 Dio onnipotente: vedi nota a 17,1.
E io darò a te,
e ai tuoi discendenti dopo di te,
questa terra che ho dato
ad Abramo e a Isacco».
Rimandi
35,12 promessa della terra 15,7.
Note al Testo
35,12 discendenti dopo di te: per la seconda volta (vedi 28,13-14) Dio ripete a Giacobbe le promesse di una numerosa discendenza e della terra.
13Poi Dio si allontanò da Giacobbe, dal luogo dove gli aveva parlato e scomparve verso l’alto.
E in quel posto Giacobbe rizzò una pietra a ricordo, la consacrò con olio e offrì a Dio una libagione.
Rimandi
35,14 erezione di una pietra 28,18+.
15Giacobbe chiamò il luogo dove Dio gli aveva parlato «Betel» (Casa di Dio).
Nascita di Beniamino e morte di Rachele

Giacobbe e i suoi partirono da Betel. Erano ancora piuttosto distanti da Èfrata quando Rachele partorì. Ebbe un parto molto difficile.
Note al Testo
35,16 Èfrata: antico nome di Betlemme, località a 8 km a sud di Gerusalemme (vedi v. 19; Michea 5,1; Matteo 2,6).
Durante le doglie la levatrice disse a Rachele: «Non aver paura, anche questa volta avrai un figlio!».
Rimandi
35,17 è un maschio 30,24.
Rachele stava morendo. Prima di esalare l’ultimo respiro chiamò suo figlio Ben-Onì (Figlio del Mio Dolore). Suo padre invece lo chiamò Beniamino (Figlio della Felicità).
Rimandi
35,18 Figlio del mio dolore 1 Sam 4,20-21; 1 Cr 4,9; 7,23. — cambio del nome 17,5+.
Note al Testo
35,18 Felicità: Giacobbe cambia il nome di malaugurio (Ben-Onì) in uno di buon augurio. Beniamino significa Figlio della destra, e la destra era considerata favorevole.
Rachele dunque morì e fu sepolta lungo la via che porta a Èfrata, cioè a Betlemme.
Rimandi
35,19 Èfrata - Betlemme Mic 5,1; Rt 1,2; Mt 2,6. — tomba di Rachele Ger 31,15; Mt 2,18.
20Sulla sua tomba Giacobbe costruì un monumento: è quel monumento sepolcrale di Rachele che esiste anche oggi.
Poi Giacobbe partì e pose il suo accampamento al di là di Migdal-Eder.
Note al Testo
35,21 Giacobbe: il testo ebraico usa qui l’altro nome di Giacobbe, cioè Israele. Nel racconto i due nomi si alternano, ma indicano sempre la stessa persona (vedi note a 32,29; 35,10). Poiché Israele è più usato come nome di tutto il popolo, noi indichiamo la persona col nome di Giacobbe. — Migdal-Eder: questo nome significa Torre del gregge e indica una località che secondo Michea 4,8 era vicina al colle di Sion a Gerusalemme.
Mentre stava in quella regione Ruben ebbe rapporti sessuali con Bila, la concubina di suo padre, e Israele venne a saperlo.
Rimandi
35,22 incesto di Ruben 49,3-4; Lv 18,8+.
I dodici figli di Giacobbe

23Giacobbe fu padre di dodici figli:
24da Lia, oltre al suo primogenito Ruben, ebbe Simeone, Levi, Giuda, Ìssacar, Zàbulon; da Rachele ebbe Giuseppe e Beniamino;
25da Bila, schiava di Rachele, ebbe Dan e Nèftali;
26da Zilpa, schiava di Lia, ebbe Gad e Aser.
Questi sono i figli di Giacobbe, quelli che gli nacquero in Mesopotamia.
Morte di Isacco

Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, in Kiriat-Arbà, cioè in Ebron, dove Abramo e Isacco avevano abitato come forestieri.
Note al Testo
35,27 Mamre, Ebron: vedi note a 13,18 e 23,2.
28Isacco visse centottanta anni.
29Poi Isacco morì, dopo una vecchiaia piena di soddisfazioni, e fu riunito ai suoi padri. I suoi figli Esaù e Giacobbe lo seppellirono.

Rimandi

35,2 purificatevi… Es 19,10-15; Nm 31,21-24.
35,3 che è stato con me 26,3+.
35,10 Giacobbe - Israele 32,29.
35,11 un gruppo di nazioni 12,2+.
35,12 promessa della terra 15,7.
35,14 erezione di una pietra 28,18+.
35,17 è un maschio 30,24.
35,18 Figlio del mio dolore 1 Sam 4,20-21; 1 Cr 4,9; 7,23. — cambio del nome 17,5+.
35,19 Èfrata - Betlemme Mic 5,1; Rt 1,2; Mt 2,6. — tomba di Rachele Ger 31,15; Mt 2,18.
35,22 incesto di Ruben 49,3-4; Lv 18,8+.

Note al Testo

35,1 Betel: anche Abramo, dopo essersi fermato a Sichem, andò a Betel e innalzò un altare a Dio (vedi 12,6-8). Per Giacobbe è un ritorno al luogo dove Dio gli è apparso (vedi 28,10-18).
35,2 dèi stranieri: si tratta di idoli come quelli che Rachele aveva rubato a suo padre Labano (vedi nota a 31,19).
35,4 gli orecchini sono qui considerati non tanto come gioielli quanto come simboli di divinità, e quindi degli oggetti da eliminare. — quercia: si tratta probabilmente della Quercia di More di 12,6.
35,8 a sud di Betel: altri: al di sotto di Betel.
35,9 Mesopotamia: per questo nome, usato qui e al v. 26, vedi nota a 25,20.
35,10 Giacobbe, Israele: si ripete qui il cambio di nome senza darne la spiegazione (vedi nota a 32,29).
35,11 Dio onnipotente: vedi nota a 17,1.
35,12 discendenti dopo di te: per la seconda volta (vedi 28,13-14) Dio ripete a Giacobbe le promesse di una numerosa discendenza e della terra.
35,16 Èfrata: antico nome di Betlemme, località a 8 km a sud di Gerusalemme (vedi v. 19; Michea 5,1; Matteo 2,6).
35,18 Felicità: Giacobbe cambia il nome di malaugurio (Ben-Onì) in uno di buon augurio. Beniamino significa Figlio della destra, e la destra era considerata favorevole.
35,21 Giacobbe: il testo ebraico usa qui l’altro nome di Giacobbe, cioè Israele. Nel racconto i due nomi si alternano, ma indicano sempre la stessa persona (vedi note a 32,29; 35,10). Poiché Israele è più usato come nome di tutto il popolo, noi indichiamo la persona col nome di Giacobbe. — Migdal-Eder: questo nome significa Torre del gregge e indica una località che secondo Michea 4,8 era vicina al colle di Sion a Gerusalemme.
35,27 Mamre, Ebron: vedi note a 13,18 e 23,2.