Geremia 26
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CEI 1974
Avvenimenti della vita del profeta
Geremia è minacciato di morte
(vedi 7,1-15)
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Il Signore diede queste istruzioni a Geremia all’inizio del regno di Ioiakìm figlio di Giosia:
CEI 1974
Ger All`inizio del regno di Ioiakim figlio di Giosia, re di iuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore.
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«Va’ nel cortile del tempio e parla a quelli che vengono da tutte le città di Giuda per partecipare alle cerimonie religiose. Ripeti esattamente quel che ti ho comandato di dire loro: non tralasciare nemmeno una delle mie parole.
CEI 1974
Ger26,2 Disse il Signore: "Và nell`atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola.
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Forse ti ascolteranno e la smetteranno di comportarsi male. Allora non li punirò più come avevo pensato di fare.
CEI 1974
Ger26,3 Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.
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Mettete in pratica quel che dicono i miei servi, i profeti. Io ho continuato a mandarveli, ma voi non li avete ascoltati.
CEI 1974
Ger26,5 e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete ascoltato,
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Se continuerete a disubbidire, distruggerò questo tempio come ho distrutto quello di Silo e questa città diventerà per tutte le nazioni della terra un esempio della mia maledizione».
Rimandi
26,6
come… Silo Ger 7,12+; cfr. Lc 21,6.20-22. — un esempio della mia maledizione Ger 29,22; cfr. 24,9+.
Note al Testo
26,6
Silo: vedi nota a 7,12.
CEI 1974
Ger io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di maledizione per tutti i popoli della terra".
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I sacerdoti, i profeti e tutta la gente presente udirono Geremia che annunziava questo messaggio nel tempio del Signore.
CEI 1974
Ger26,7 I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore.
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26,8Appena Geremia finì di riferire al popolo le parole che il Signore gli aveva ordinato di dire, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo afferrarono gridando: «A morte! A morte!
CEI 1974
Ger26,8 Ora, quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti lo arrestarono dicendo: "Devi morire!
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26,9Come osi dire a nome del Signore che questo tempio sarà distrutto come quello di Silo e che questa città sarà devastata e rimarrà senza abitanti?». Tutta la gente si era intanto affollata nel tempio, intorno a Geremia.
CEI 1974
Ger26,9 Perché hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventerà come Silo e questa città sarà devastata, disabitata?".
Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore.
Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore.
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I capi di Giuda vennero informati di quanto accadeva. Salirono subito dal palazzo reale al tempio del Signore e si sedettero vicino alla porta Nuova.
Note al Testo
26,10
porta Nuova: forse si tratta della porta superiore fatta costruire dal re Iotam (vedi 2 Re 15,35) e della quale si parla anche in Geremia 20,2.
CEI 1974
Ger I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all`ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore.
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26,11Allora i sacerdoti e i profeti, rivolti alle autorità e a tutto il popolo dissero: «Quest’uomo dev’essere condannato a morte perché ha parlato contro la nostra città. L’avete sentito poco fa con i vostri orecchi».
CEI 1974
Ger26,11 Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: "Quest`uomo merita una sentenza di morte, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!".
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26,12Ma Geremia rispose alle autorità e al popolo: «È stato il Signore che mi ha mandato ad annunziare quel che avete sentito, contro questo tempio e contro questa città.
CEI 1974
Ger26,12 Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: "Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltate.
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Cambiate la vostra condotta e il vostro modo d’agire; ubbidite a quanto vi dice il Signore vostro Dio. Allora egli ritirerà le disgrazie che ha minacciato.
CEI 1974
Ger26,13 Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi.
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26,14Quanto a me, sono nelle vostre mani: fate di me come vi sembra bene e giusto.
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Però, pensateci bene. Se mi uccidete, sarete responsabili della morte di un innocente, voi e tutti gli abitanti di questa città, perché il Signore mi ha davvero mandato ad annunziarvi chiaramente queste cose».
CEI 1974
Ger26,15 "ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose".
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26,16Allora le autorità e il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non possiamo condannare a morte quest’uomo! Ci ha davvero parlato a nome del Signore nostro Dio».
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Ger26,16 I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: "Non ci deve essere sentenza di morte per quest`uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio".
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26,17A questo punto, alcuni membri del consiglio degli anziani si alzarono e dissero alla gente che si era radunata:
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Ger26,17 Allora si alzarono alcuni anziani del paese e dissero a tutta l`assemblea del popolo:
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«Durante il regno di Ezechia re di Giuda, il profeta Michea di Morèset ripeteva a tutta la gente di questa regione quello che gli aveva annunciato il Signore dell’universo:
“Sion sarà arata come un campo,
Gerusalemme diventerà un mucchio di rovine
e il monte del tempio si trasformerà in un bosco selvaggio”.
“Sion sarà arata come un campo,
Gerusalemme diventerà un mucchio di rovine
e il monte del tempio si trasformerà in un bosco selvaggio”.
Note al Testo
26,18
Michea di Morèset: annunziò il suo messaggio profetico nella seconda metà del sec. VII a.C.; il testo qui citato è conservato nel libro di Michea 3,12.
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«Ebbene, il re Ezechia e la gente di Giuda hanno forse ucciso il profeta per questo? No, hanno avuto timore del Signore e hanno calmato la sua ira. Così il Signore ha rinunziato a colpirli con le disgrazie minacciate. Noi invece con le nostre azioni stiamo per tirarci addosso un castigo terribile».
CEI 1974
Ger26,19 Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non placarono il volto del Signore e così il Signore disdisse il male che aveva loro annunziato? Noi, invece, stiamo per commettere una grave iniquità a nostro danno".
Il profeta Uria è ucciso
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Al tempo di Geremia, anche un altro uomo parlava a nome del Signore. Si chiamava Uria ed era figlio di un certo Semaià, originario di Kiriat-Iearim. Egli parlava contro Gerusalemme e contro Giuda, proprio come Geremia.
CEI 1974
Ger26,20 C`era anche un altro uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria figlio di Semaia da Kiriat-Iearim; egli profetizzò contro questa città e contro questo paese con parole simili a quelle di Geremia.
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Il re Ioiakìm, le sue guardie e i suoi ministri udirono i discorsi di Uria. Il re lo fece ricercare per ucciderlo, ma Uria, avvertito in tempo, fuggì pieno di paura e si rifugiò in Egitto.
CEI 1974
Ger26,21 Il re Ioiakim, tutti i suoi prodi e tutti i magistrati udirono le sue parole e il re cercò di ucciderlo, ma Uria lo venne a sapere e per timore fuggì andandosene in Egitto.
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Allora il re Ioiakìm mandò laggiù i suoi uomini guidati da Elnatàn, figlio di Acbor.
Rimandi
26,22
Elnatàn Ger 36,12.25. — Acbor 2 Re 22,12.14.
Note al Testo
26,22
Elnatàn: lo ritroviamo anche in 36,12.25; suo padre Acbor è ricordato in 2 Re 22,12.14.
CEI 1974
Ger26,22 Allora il re Ioiakim inviò in Egitto uomini come Elnatan figlio di Acbor, e altri con lui.
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Costoro portarono Uria fuori dell’Egitto e lo condussero davanti al re che lo fece uccidere con un colpo di spada. Il suo cadavere fu gettato nella fossa comune.
CEI 1974
Ger26,23 Costoro fecero uscire dall`Egitto Uria e lo condussero al re Ioiakim che lo fece uccidere di spada e fece gettare il suo cadavere nelle fosse della gente del popolo.
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Invece Geremia era protetto da Achikàm figlio di Safan. Grazie a lui, non fu consegnato nelle mani del popolo che voleva farlo morire.
Note al Testo
26,24
Safan: personaggio importante al tempo di Giosia; i suoi figli Achikàm (vedi 2 Re 22,12), Elasà e Ghemaria e i nipoti Michea e Godolia hanno aiutato Geremia in circostanze difficili (vedi Geremia 29,3; 36,10-13.25; 39,14; 40,5-41,2).
CEI 1974
Ger26,24 Ma la mano di Achikam figlio di Safan fu a favore di Geremia, perché non lo consegnassero in potere del popolo per metterlo a morte.