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Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Ester - 3

Ester 3

Il complotto contro gli Ebrei
Aman vuole sterminare gli Ebrei

Dopo questi fatti un certo Aman, figlio di Ammedàta, della stirpe di Agag, fu promosso dal re Assuero alla più alta carica del suo governo.
Note al Testo
3,1 Agag: fu re degli Amaleciti ai tempi di Saul e suo avversario; Mardocheo era discendente del re Saul (vedi nota a 2,6), che dovette combattere contro gli Amaleciti (vedi 1 Samuele 15); questo può spiegare il suo rifiuto di rendere omaggio ad Aman e l’ostilità tra i due. Per l’inimicizia tra Amaleciti ed Ebrei vedi Esodo 17,8-16; Deuteronomio 25,17-19; per l’uccisione di Agag vedi 1 Samuele 15,7-9.
2Per ordine del re tutti i funzionari in servizio a corte dovevano riverire Aman con la genuflessione e l’inchino. Solo Mardocheo non si inginocchiava e non si inchinava mai.
3Gli altri funzionari di corte chiedevano a Mardocheo: «Perché trasgredisci gli ordini del re?».
Essi gli facevano questa osservazione tutti i giorni, ma lui non li ascoltava, dichiarandosi Ebreo. Allora lo denunziarono ad Aman per vedere se questa giustificazione era valida.
Rimandi
3,4 si dichiarava Ebreo Est 3,8.
Note al Testo
3,4 se questa giustificazione era valida: altri: se persisteva nella sua decisione.
5Aman vide che davvero Mardocheo non si inginocchiava e non si inchinava al suo passaggio, e si irritò moltissimo.
Quando seppe a quale popolo apparteneva Mardocheo, Aman non si accontentò più di volere la morte di lui solo, ma progettò di sterminare tutti gli Ebrei dell’impero insieme con lui.
Rimandi
3,6 sterminare tutti gli Ebrei Est.gr C,8-9+.
Nel dodicesimo anno del regno di Assuero, nel primo mese, cioè nel mese di Nisan, Aman fece tirare a sorte la data dello sterminio, mese e giorno. Risultò il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, e il giorno tredici.
Note al Testo
3,7 Il sorteggio si chiamava pur (vedi 9,24-26); l’espressione: il giorno tredici manca nel testo ebraico, ma vedi 3,13; 8,12; 9,1.17.
Poi Aman andò a parlare con il re e gli disse: «C’è un popolo, disperso tra gli altri popoli in ogni provincia del tuo impero, che vive separato dagli altri, a modo suo. Ha leggi diverse e, per di più, non osserva la tua. Non ti conviene lasciarlo vivere in pace.
Rimandi
3,8 un popolo disperso Lv 26,33+. — ha leggi diverse Est.gr B,4-5+.
Se sei del mio parere, da’ ordine con un decreto scritto che sia sterminato e io verserò ai funzionari dell’amministrazione trecentoquaranta tonnellate d’argento per il tesoro regale».
Note al Testo
3,9 Può trattarsi del denaro versato da Aman per compensare le tasse che il fisco avrebbe perduto una volta soppressi gli Ebrei, oppure del denaro ricavato dalla confisca dei beni degli Ebrei. Si tratta in ogni caso di una somma enorme.
Il re allora si sfilò dal dito l’anello con il sigillo e lo consegnò ad Aman, figlio di Ammedàta, della stirpe di Agag. Il re disse a questo persecutore degli Ebrei: «Il denaro tienilo per te; quel popolo è in tuo potere: fanne quel che vuoi».
Rimandi
3,10-11 Il re si sfilò dal dito l’anello Est 8,2; Gn 41,42.
Note al Testo
3,10-11 anello con il sigillo: vedi nota a Geremia 22,24; 32,10.
12Il giorno tredici del primo mese, il mese di Nisan, furono chiamati i segretari di corte e Aman dettò un ordine per tutti i governatori reali, i prefetti delle province e i capi delle varie popolazioni. I segretari scrissero a ogni provincia a nome del re Assuero, usando la scrittura locale e la lingua di ogni popolazione, poi sigillarono ufficialmente la lettera con l’anello del re.
Le lettere furono spedite per mezzo di corrieri alle province dell’impero. Contenevano l’ordine di sterminare, uccidere, eliminare tutti gli Ebrei, giovani e vecchi, donne e bambini, tutti in un sol giorno, il tredici del dodicesimo mese, il mese di Adar. I loro beni dovevano essere confiscati.
Note al Testo
3,13 confiscati: altri: saccheggiati.
14Una copia della lettera doveva essere pubblicata in ogni provincia e fatta conoscere alla gente, in modo che tutti fossero pronti per il giorno fissato.
15All’ordine del re i corrieri partirono in gran fretta. Appena il decreto fu promulgato nella cittadella di Susa, il re e Aman andarono a banchettare, mentre la capitale era in grande agitazione.

Rimandi

3,4 si dichiarava Ebreo Est 3,8.
3,6 sterminare tutti gli Ebrei Est.gr C,8-9+.
3,8 un popolo disperso Lv 26,33+. — ha leggi diverse Est.gr B,4-5+.
3,10-11 Il re si sfilò dal dito l’anello Est 8,2; Gn 41,42.

Note al Testo

3,1 Agag: fu re degli Amaleciti ai tempi di Saul e suo avversario; Mardocheo era discendente del re Saul (vedi nota a 2,6), che dovette combattere contro gli Amaleciti (vedi 1 Samuele 15); questo può spiegare il suo rifiuto di rendere omaggio ad Aman e l’ostilità tra i due. Per l’inimicizia tra Amaleciti ed Ebrei vedi Esodo 17,8-16; Deuteronomio 25,17-19; per l’uccisione di Agag vedi 1 Samuele 15,7-9.
3,4 se questa giustificazione era valida: altri: se persisteva nella sua decisione.
3,7 Il sorteggio si chiamava pur (vedi 9,24-26); l’espressione: il giorno tredici manca nel testo ebraico, ma vedi 3,13; 8,12; 9,1.17.
3,9 Può trattarsi del denaro versato da Aman per compensare le tasse che il fisco avrebbe perduto una volta soppressi gli Ebrei, oppure del denaro ricavato dalla confisca dei beni degli Ebrei. Si tratta in ogni caso di una somma enorme.
3,10-11 anello con il sigillo: vedi nota a Geremia 22,24; 32,10.
3,13 confiscati: altri: saccheggiati.