Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Secondo libro dei Re - 18
Secondo libro dei Re 18
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CEI 1974
Dalla fine del regno d’Israele alla caduta del regno di Giuda
Ezechia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 29,1-2 e 31,1)
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18,1Ezechia, figlio di Acaz, divenne re di Giuda quando Osea, figlio di Ela, re d’Israele, era al suo terzo anno di regno.
CEI 1974
2Re18,1 Nell`anno terzo di Osea figlio di Ela, re di Israele, divenne re Ezechia figlio di Acaz, re di Giuda.
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18,2Ezechia aveva venticinque anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per ventinove anni. Sua madre si chiamava Abì ed era figlia di un certo Zaccaria.
CEI 1974
2Re Quando egli divenne re, aveva venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria.
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2Re18,3 Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Davide suo antenato.
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Egli, infatti, eliminò i santuari sulle colline, fece sparire le stele, tagliò il palo sacro della dea Asera e fece a pezzi il serpente di bronzo costruito da Mosè. Fino a quel momento gli Israeliti avevano sempre offerto incenso a quel serpente, che era stato chiamato Necustàn.
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Ezechia ebbe sempre fiducia nel Signore, Dio d’Israele. Nessun re di Giuda fu come lui, né prima né dopo.
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18,6Fu sempre fedele al Signore, non si allontanò da lui e mise in pratica i comandamenti che il Signore aveva prescritto a Mosè.
CEI 1974
2Re18,6 Attaccato al Signore, non se ne allontanò; osservò i decreti che il Signore aveva dati a Mosè .
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18,7Il Signore fu con Ezechia, e così egli ebbe sempre successo. Si ribellò all’Assiria e non le fu più sottomesso.
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2Re18,7 Il Signore fu con Ezechia e questi riuscì in tutte le iniziative. Egli si ribellò al re d`Assiria e non gli fu sottomesso.
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18,8Riuscì a sconfiggere i Filistei fino a Gaza e dintorni, conquistando sia i posti di guardia sia le grandi città fortificate.
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2Re18,8 Sconfisse i Filistei fino a Gaza e ai suoi confini, dal più piccolo villaggio fino alle fortezze.
Fine del regno d` Israele
Fine del regno d` Israele
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Durante il quarto anno di regno di Ezechia, corrispondente al settimo di Osea, re d’Israele, Salmanàssar, re d’Assiria, marciò contro la città di Samaria e l’assediò.
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2Re18,9 Nell`anno quarto del re Ezechia, cioè l`anno settimo di Osea figlio di Ela, re di Israele, Salmanassar re di Assiria marciò contro Samaria e la assediò.
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18,10Gli Assiri riuscirono a conquistarla dopo tre anni. Samaria fu presa nel sesto anno di regno di Ezechia, che corrisponde al nono di Osea, re d’Israele.
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2Re18,10 Dopo tre anni la prese; nell`anno sesto di Ezechia, cioè l`anno nono di Osea re di Israele, Samaria fu presa.
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Il re d’Assiria deportò gli abitanti del regno d’Israele in Assiria e li fece abitare a Calach, sul Cabor, fiume della regione di Gozan, e in città della Media.
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2Re18,11 Il re d`Assiria deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Calach, al Cabor, fiume del Gozan, e alle città della Media.
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18,12Tutto questo accadde perché gli Israeliti non avevano ubbidito alla voce del Signore loro Dio e avevano violato la sua alleanza; non avevano ascoltato né messo in pratica nulla di quel che aveva prescritto Mosè, servo del Signore.
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2Re18,12 Ciò accadde perché quelli non avevano ascoltato la voce del Signore loro Dio e ne avevano trasgredito l`alleanza e non avevano ascoltato né messo in pratica quanto aveva loro comandato Mosè , servo di Dio.
Invasione di Sennacherib
Invasione di Sennacherib
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Nel quattordicesimo anno di regno di Ezechia, Sennàcherib, re d’Assiria, assalì le città fortificate del regno di Giuda e le conquistò.
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2Re Nell`anno quattordici del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e prese tutte le fortezze di Giuda.
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Allora Ezechia, re di Giuda, mandò questo messaggio al re d’Assiria, che si trovava a Lachis: «Ho sbagliato, lo so. Rinunzia ad attaccarmi; imponimi invece un tributo e io lo pagherò». Così il re d’Assiria obbligò Ezechia, re di Giuda, a versare circa dieci tonnellate d’argento e una d’oro.
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2Re18,14 Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re d`Assiria in Lachis: "Ho peccato; allontànati da me e io sopporterò quanto mi imporrai". Il re di Assiria impose a Ezechia re di Giuda trecento talenti d`argento e trenta talenti d`oro.
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18,16In quell’occasione, fece asportare le porte del tempio e gli stipiti che aveva fatto rivestire di metallo e consegnò tutto al re d’Assiria.
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2Re18,16 In quel tempo Ezechia staccò dalle porte del tempio del Signore e dagli stipiti l`oro, di cui egli stesso re di Giuda li aveva rivestiti, e lo diede al re d`Assiria.
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Da Lachis, il re d’Assiria mandò dal re Ezechia un grande esercito guidato dal comandante in capo, da un alto ufficiale e dal ∆luogotenente. Essi vennero fino a Gerusalemme e si fermarono al canale della ∆vasca superiore, che si trovava presso l’argine del campo del Lavandaio.
Note al Testo
18,17
alto ufficiale, luogotenente: altri: il grande eunuco, il gran coppiere. — vasca superiore: ne parla anche Isaia 7,3, ma non si sa con esattezza dove si trovasse; per alcuni essa sarebbe stata accanto alla sorgente di Ghicon (vedi 1 Re 1,33 e nota) e avrebbe alimentato il canale; per altri era in città, alla fine del canale. Di qui l’incertezza anche nel localizzare il campo del Lavandaio.
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2Re Il re d`Assiria mandò il tartan, il capo delle guardie e il gran coppiere da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con un grande esercito. Costoro salirono e giunsero a Gerusalemme; si fermarono al canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
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Chiesero di parlare al re. Vennero il capo del palazzo, Eliakìm, figlio di Chelkia, il segretario Sebna e il portavoce del re, Iòach figlio di Asaf.
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18,19Il luogotenente assiro disse loro:
— Riferite a Ezechia questo messaggio del gran re, il re d’Assiria: Perché ti senti tanto sicuro?
— Riferite a Ezechia questo messaggio del gran re, il re d’Assiria: Perché ti senti tanto sicuro?
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2Re18,19 Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Dice il gran re, il re d`Assiria: Che fiducia è quella su cui ti appoggi?
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18,20Tu pensi che per far guerra i discorsi valgano come un buon piano di battaglia o come il coraggio! In chi poni la tua sicurezza, per osare ribellarti contro di me?
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2Re18,20 Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi ribellandoti a me?
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Tu hai fiducia nell’Egitto. Ma l’Egitto è come una canna spezzata; trapassa la mano di chi vi si appoggia. Ecco che cos’è il faraone per chi ha fiducia in lui!
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18,22Voi mi risponderete che avete fiducia nel Signore, vostro Dio. Ma Ezechia gli ha distrutto tutti i santuari sulle colline e gli altari e ha detto agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme di adorare il Signore soltanto davanti all’altare di Gerusalemme!
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2Re18,22 Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete soltanto davanti a questo altare in Gerusalemme?
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18,23Ezechia, prova a sfidare il mio imperatore, il re d’Assiria! — continuò il luogotenente. — Ti do io duemila cavalli, se riuscirai a trovare gli uomini per cavalcarli.
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2Re18,23 Ora vieni al mio signore, re d`Assiria; io ti darò duemila cavalli, se potrai procurarti cavalieri per essi.
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18,24Per i carri e i cavalli tu conti sull’Egitto: non potrai mettere in fuga uno solo degli ufficiali del mio re, neppure di quelli di grado più basso!
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2Re18,24 Come potresti fare retrocedere uno solo dei più piccoli servi del mio signore? Eppure tu confidi nell`Egitto per i carri e i cavalieri.
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E poi, credi che io abbia fatto una spedizione fin qui, per distruggere questo luogo, senza il consenso del Signore? È stato lui a dirmi di marciare contro questa terra e distruggerla!
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2Re18,25 Ora, non è forse secondo il volere del Signore che io sono venuto contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Và contro questo paese e distruggilo".
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Allora Eliakìm figlio di Chelkia, Sebna e Iòach risposero al luogotenente:
— Parla aramaico, noi lo capiamo, non parlare ebraico perché il popolo, sulle mura, sente tutto.
— Parla aramaico, noi lo capiamo, non parlare ebraico perché il popolo, sulle mura, sente tutto.
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2Re Eliakim figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla, ti prego, ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico, mentre il popolo che è sulle mura ascolta".
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Ma il luogotenente rispose loro:
— Tu credi che il mio Signore mi abbia mandato a dire queste cose soltanto a te e al tuo re? Riguardano anche la gente seduta sulle mura che sarà costretta, con voi, a mangiare i propri escrementi e a bere la propria ∆orina.
— Tu credi che il mio Signore mi abbia mandato a dire queste cose soltanto a te e al tuo re? Riguardano anche la gente seduta sulle mura che sarà costretta, con voi, a mangiare i propri escrementi e a bere la propria ∆orina.
CEI 1974
2Re18,27 Il gran coppiere replicò: "Forse io sono stato inviato al tuo signore e a te dal mio signore per pronunziare tali parole e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?".
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Il luogotenente si alzò e con voce forte cominciò a dire in ebraico:
— Ascoltate il messaggio del gran re, il re d’Assiria:
— Ascoltate il messaggio del gran re, il re d’Assiria:
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2Re18,28 Il gran coppiere allora si alzò e gridò a gran voce in ebraico: "Udite la parola del gran re, del re d`Assiria:
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18,29Attenti a non lasciarvi ingannare da Ezechia. Egli non è in grado di liberarvi dal mio assalto!
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18,30E non lasciatevi convincere da lui a confidare nel Signore. Egli vi dirà che il Signore vi salverà e che questa città non cadrà nelle mani del re d’Assiria,
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2Re18,30 Ezechia non vi induca a confidare nel Signore, dicendo: Certo, il Signore ci libererà, questa città non sarà messa nelle mani del re d`Assiria.
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18,31ma voi non dategli retta. Ascoltate invece le parole del re d’Assiria: arrendetevi al mio successo; così ognuno potrà mangiare la sua uva e i suoi fichi e bere l’acqua del suo pozzo,
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2Re18,31 Non ascoltate Ezechia, poiché dice il re d`Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della sua vigna e dei suoi fichi, ognuno potrà bere l`acqua della sua cisterna,
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fino a quando non verrò a prendervi per portarvi in una terra simile alla vostra, una terra che produce frumento e mosto, che ha pane e vigne, ulivi e miele. Vi lascerò in vita e non sarete uccisi. Non date ascolto a Ezechia: egli vi inganna, dicendovi che il Signore vi libererà.
CEI 1974
2Re18,32 finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, in un paese che produce frumento e mosto, in un paese ricco di pane e di vigne, in un paese di ulivi e di miele; voi vivrete e non morirete. Non ascoltate Ezechia che vi inganna, dicendovi: Il Signore ci libererà!
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18,33Gli dèi degli altri popoli hanno forse liberato il loro territorio dalla mano del re d’Assiria?
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2Re18,33 Forse gli dei delle nazioni hanno liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re d`Assiria?
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Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? E quelli di Sefarvàim, di Ena e di Ivva? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano?
Note al Testo
18,34
In 17,24 si trova una lista leggermente diversa delle città conquistate da Sennàcherib.
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2Re18,34 Dove sono gli dei di Camat e di Arpad? Dove sono gli dei di Sefarvaim, di Ena e di Ivva? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano?
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18,35Nessun dio di nessuna nazione ha mai liberato il suo territorio dalla mia mano! Perché il Signore dovrebbe salvare Gerusalemme?
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2Re18,35 Quali mai, fra tutti gli dei di quelle nazioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?".
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18,36Tutti rimasero in silenzio e non dissero una parola, perché il re Ezechia aveva ordinato di non rispondere.
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2Re18,36 Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l`ordine del re era: "Non rispondete loro".
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18,37Il capo del palazzo reale Eliakìm, figlio di Chelkia, il segretario Sebna e il portavoce del re, Iòach figlio di Asaf, si presentarono al re Ezechia con i vestiti strappati per il dolore e gli riferirono le parole del luogotenente assiro.
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2Re18,37 Eliakim figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l`archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.