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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 2 Maccabei - 5

Secondo libro dei Maccabei 5

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CEI 1974

Persecuzione di Antioco Epifane
La seconda campagna in Egitto

Interconfessionale In quei giorni, Antioco organizzò la seconda spedizione in Egitto.
Note al Testo
5,1 la seconda spedizione in Egitto ebbe luogo nel 168 a.C., un anno dopo la prima (vedi 1 Maccabei 1,16).
CEI 1974 2Mac In questo periodo di tempo Antioco organizzò la seconda spedizione in Egitto.
5,1 Per la prima spedizione cfr 1 Mac 1, 17-20.
Interconfessionale Per quasi quaranta giorni, gli abitanti di Gerusalemme videro apparire in cielo cavalieri con vesti d’oro, armati di lance e di spade.
Rimandi
5,2 apparizioni 2,21+.
CEI 1974 2Mac Sopra tutta la città per circa quaranta giorni apparivano cavalieri che correvano per l`aria con vesti d`oro, armati di lance roteanti e di spade sguainate,
5,2-4 Fenomeni celesti di questo genere si trovano negli antichi scrittori; forse si tratta di fenomeni atmosferici drammaticizzati e interpretati come segni del cielo. Cfr. 2, 21. cfr. 3, 25. cfr. 10, 29-30. cfr. 11, 8.
Interconfessionale 5,3Si videro anche squadroni di cavalieri schierati per la battaglia, attacchi e scontri da ogni parte, un mare di gente che agitava scudi, brandiva aste e lanciava frecce. Un gran bagliore di armature d’oro e di corazze di ogni genere.
CEI 1974 2Mac5,3 e schiere di cavalieri disposti a battaglia e attacchi e scontri vicendevoli e trambusto di scudi e selve di aste e lanci di frecce e bagliori di bardature d`oro e corazze d`ogni specie.
Interconfessionale 5,4Tutti pregavano perché l’apparizione fosse di buon augurio.
CEI 1974 2Mac5,4 Per questo tutti pregarono che l`apparizione fosse di buon augurio.Giasone infuria in Gerusalemme
Fine di Giasone

Interconfessionale 5,5Intanto si diffuse la falsa notizia della morte di Antioco. Giasone prese con sé non meno di mille uomini e attaccò improvvisamente Gerusalemme. Respinse quelli che stavano sulle mura e infine prese la città. Intanto Menelao si rifugiò nella fortezza.
CEI 1974 2Mac5,5 Essendosi diffusa la falsa notizia che Antioco era passato all`altra vita, Giasone, prendendo con sé non meno di mille uomini, sferrò un assalto alla città. Si accese la lotta sulle mura e, quando la città era ormai presa, Menelao si rifugiò nell`acròpoli.
Interconfessionale 5,6Giasone, senza alcuna pietà, cominciò a fare rappresaglie contro i suoi concittadini. Non pensava che trionfare sui propri connazionali è la più grossa sconfitta. Sembrava che stesse trionfando sui nemici e non sui propri connazionali.
CEI 1974 2Mac5,6 Giasone fece strage dei propri concittadini senza pietà, non comprendendo che un successo contro i propri connazionali era il massimo insuccesso, e credendo di riportare trofei sui nemici e non sulla propria gente.
Interconfessionale 5,7Però Giasone non conquistò il potere. Anzi, alla fine, fu svergognato per il suo tradimento e dovette fuggire di nuovo nella regione dell’Ammanìtide.
CEI 1974 2Mac5,7 Non riuscì però ad impadronirsi del potere e alla fine, conscio della vergogna del tradimento, corse di nuovo a rifugiarsi nell`Ammanìtide.
Interconfessionale Ecco come finì la sua vita perversa: prima imprigionato presso Areta, re degli Arabi, e poi perseguitato da tutti, dovette fuggire di città in città. Fu odiato come traditore delle leggi, disprezzato come nemico della patria e del popolo. Poi andò a finire in Egitto.
Note al Testo
5,8 imprigionato: altri: accusato. — Areta: si conoscono diversi re nabatei di nome Areta. — di città in città: altri: dalla città: si tratterebbe allora probabilmente di Petra, la capitale dei Nabatei (vedi 1 Maccabei 5,25).
CEI 1974 2Mac5,8 Da ultimo incontrò una pessima sorte. Imprigionato presso Areta, re degli Arabi, fuggendo poi di città in città, perseguitato da tutti e odiato come traditore delle leggi, riguardato con orrore come carnefice della patria e dei concittadini, fu spinto in Egitto;
Interconfessionale Colui che aveva cacciato dalla patria molti cittadini, morì in esilio tra gli Spartani, dove aveva sperato di trovare rifugio a causa della comune origine.
Rimandi
5,9 origine comune 1 Mac 12,6-7.
Note al Testo
5,9 comune origine: l’idea di un’origine comune tra il popolo di Sparta e gli Ebrei (vedi 1 Maccabei 12,21) poteva fondarsi sul fatto che Mosè veniva posto a confronto con altri legislatori, tra cui Licurgo, il legislatore di Sparta.
CEI 1974 2Mac colui che aveva mandato in esilio numerosi figli della sua patria morì presso gli Spartani, fra i quali si era ridotto quasi a cercare riparo in nome della comunanza di stirpe.
5,9 Per la discendenza degli Spartani da Abramo cfr 1 Mac 12, 21.
Interconfessionale Lui, che aveva lasciato tanta gente senza sepoltura, finì senza rimpianto. Nessuno lo seppellì e non poté avere un posto nel sepolcro dei padri.
Note al Testo
5,10 Venire escluso dalla tomba di famiglia era considerata una punizione terribile (vedi 1 Re 13,22).
CEI 1974 2Mac E ancora, colui che aveva lasciato insepolta una moltitudine di gente, finì non pianto da alcuno, privo di esequie ed escluso dal sepolcro dei suoi padri.
Gerusalemme e tempio devastati da Antioco
5,10 Rimanere insepolto era per li Ebrei un castigo infamante.
Il tempio viene saccheggiato

Interconfessionale 5,11Poi il re Antioco venne a sapere queste cose e concluse che la Giudea si stava ribellando. Perciò tornò dall’Egitto e con l’animo inferocito conquistò Gerusalemme con le armi.
CEI 1974 2Mac5,11 Quando il re venne a conoscenza di questi fatti, concluse che la Giudea stava ribellandosi. Perciò tornando dall`Egitto, furioso come una belva, prese la città con le armi
Interconfessionale 5,12Ai soldati comandò di uccidere senza pietà tutti quelli che incontravano e di trucidare quelli che si chiudevano nelle loro case.
CEI 1974 2Mac5,12 e diede ordine ai soldati di colpire senza risparmio quanti capitavano e di uccidere quelli che si rifugiavano nelle case.
Interconfessionale 5,13Giovani e vecchi, donne e ragazzi, fanciulle e bambini furono massacrati e sterminati.
CEI 1974 2Mac5,13 Vi fu massacro di giovani e di vecchi, sterminio di uomini, di donne e di fanciulli, stragi di fanciulle e di bambini.
Interconfessionale 5,14In quei tre giorni vennero meno ottantamila uomini: quarantamila morirono in battaglia e altrettanti furono venduti schiavi.
CEI 1974 2Mac5,14 Ottantamila in quei tre giorni furono spacciati, quarantamila nel corso della lotta e in numero non inferiore agli uccisi furono quelli venduti schiavi.
Interconfessionale 5,15Ma il re non si accontentò di questo, e sotto la guida di Menelao, traditore delle leggi e della patria, osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra.
CEI 1974 2Mac5,15 Non sazio di questo, Antioco osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra, avendo a guida quel Menelao che si era fatto traditore delle leggi e della patria,
Interconfessionale 5,16Con le sue mani impure prese i vasi sacri e portò via, in modo sacrilego, quello che gli altri re avevano deposto per la ricchezza, la gloria e l’onore del tempio.
CEI 1974 2Mac5,16 e afferrò con empie mani gli arredi sacri; quanto dagli altri re era stato deposto per l`abbellimento e lo splendore del luogo e per segno d`onore, egli lo saccheggiò con le sue mani sacrileghe.
Interconfessionale Antioco era così superbo da non capire che Dio aveva abbandonato il tempio solo per un breve periodo perché si era adirato a causa dei peccati del popolo.
Rimandi
5,17 le disgrazie d’Israele sono la punizione dei suoi peccati 6,12-16; 7,16-19.32-38; Sap 12,9; cfr. Dt 8,5.
CEI 1974 2Mac5,17 Antioco si inorgoglì, non comprendendo che il Signore si era sdegnato per breve tempo a causa dei peccati degli abitanti della città e per questo quel luogo era stato abbandonato.
Interconfessionale Se il popolo non avesse commesso tanti peccati, il re Antioco appena arrivato sarebbe stato subito abbattuto e respinto nella sua impresa temeraria. Era capitato così anche a Eliodoro, che il re Seleuco aveva mandato a saccheggiare il tesoro del tempio.
Rimandi
5,18 Eliodoro 3,1-40.
CEI 1974 2Mac5,18 Se il popolo non si fosse trovato implicato in molti peccati, come era avvenuto per Eliodòro, mandato dal re Seleuco a ispezionare la camera del tesoro, anche costui al suo ingresso sarebbe stato colpito da flagelli e sarebbe stato distolto dalla sua audacia.
Interconfessionale Ma il Signore non aveva scelto il popolo per il tempio, bensì il tempio per il popolo.
Rimandi
5,19 non ha scelto il popolo per il tempio… cfr. Mc 2,27.
CEI 1974 2Mac Ma il Signore aveva eletto non già il popolo a causa di quel luogo, ma quel luogo a causa del popolo.
5,19 Il tempio era un mezzo, non un fine: ciò che Gesù dice in cfr. Mc 2, 27.
Interconfessionale 5,20Per questo anche il tempio dovette subire le stesse disgrazie del popolo, per poi partecipare ai suoi trionfi. Prima, per lo sdegno di Dio onnipotente, è stato abbandonato, ma poi è stato riportato alla sua gloria, quando il Signore si fu riconciliato con il suo popolo.
CEI 1974 2Mac5,20 Perciò anche il luogo, dopo essere stato coinvolto nelle sventure piombate sul popolo, da ultimo ne condivise i benefici; esso, che per l`ira dell`Onnipotente aveva sperimentato l`abbandono, per la riconciliazione del grande Sovrano fu ripristinato in tutta la sua gloria.Strage in Gerusalemme
Il popolo viene oppresso

Interconfessionale Antioco, dunque, prese seicento quintali d’argento dal tempio. Poi tornò in fretta ad Antiòchia. Era così superbo ed esaltato da credere di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare.
Rimandi
5,21 aver reso transitabile il mare 9,8.
CEI 1974 2Mac5,21 Antioco dunque portando via dal tempio milleottocento talenti d`argento, fece ritorno in fretta ad Antiochia, convinto nella sua superbia di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare, per effetto del suo orgoglio.
Interconfessionale Per opprimere la gente nominò alcuni governatori: a Gerusalemme lasciò Filippo, che era nato in Frigia ed era più crudele del suo padrone.
Note al Testo
5,22 Filippo: vedi 6,11 e 8,8. È un personaggio diverso dall’“amico del re”, del quale si parla in 9,29 e 1 Maccabei 6,14.55. — La Frigia, della quale Filippo è originario, è una regione dell’Asia Minore che non apparteneva all’impero seleucide, ma dalla quale forse si reclutavano soldati.
CEI 1974 2Mac5,22 Egli lasciò sovrintendenti per opprimere la nazione: in Gerusalemme Filippo, frigio di stirpe, ma nei modi più barbaro di chi l`aveva nominato;
Interconfessionale Sul monte Garizìm lasciò Andrònico. Oltre a questi, lasciò Menelao che spadroneggiava sui cittadini peggio di tutti gli altri. Pieno di odio contro gli Ebrei,
Note al Testo
5,23 monte Garizìm: ossia probabilmente Sichem, città costruita ai piedi del monte.
CEI 1974 2Mac5,23 sul Garizim Andronìco; oltre a loro Menelao, il quale più degli altri era altezzoso con i concittadini, nutrendo una ostilità dichiarata contro i Giudei.
Interconfessionale il re Antioco mandò Apollonio, il capo dei mercenari di Misia, alla testa di un esercito di ventimila uomini, con l’ordine di uccidere tutti gli adulti e di vendere le donne e i bambini.
Note al Testo
5,24 Misia: una regione del nord-ovest dell’Asia Minore.
CEI 1974 2Mac Mandò poi il misarca Apollonio con un esercito di ventiduemila uomini, e con l`ordine di uccidere quanti erano in età adulta e di vendere le donne e i fanciulli.
5,24 Misacra era il comandante di truppe mercenarie della Misia in Asia Minore.
Interconfessionale 5,25Arrivato a Gerusalemme, Apollonio fece finta di avere intenzioni pacifiche e aspettò fino al giorno santo del sabato. Così sorprese gli Ebrei in riposo e comandò ai suoi soldati di sfilare armati.
CEI 1974 2Mac5,25 Costui, giunto a Gerusalemme e fingendo intenzioni pacifiche, si tenne quieto fino al giorno sacro del sabato. Allora sorpresi i Giudei in riposo, comandò ai suoi una parata militare
Interconfessionale 5,26Tutti quelli che uscivano per vedere la parata militare li fece trucidare. Percorrendo la città con i suoi uomini armati, uccise moltissima gente.
CEI 1974 2Mac5,26 e trucidò quanti uscivano per assistere alla festa; poi, scorrendo con gli armati per la città, mise a morte un gran numero di persone.
Interconfessionale Ma Giuda, soprannominato Maccabeo, si ritirò nel deserto insieme ad altri nove uomini. Viveva tra le montagne, insieme con i suoi compagni, come vivono le bestie selvagge. Mangiavano solo erba, e resistevano per non contaminarsi con cibi proibiti dalla legge.
Rimandi
5,27 Giuda nel deserto 1 Mac 2,28. — non contaminarsi Lv 11.
Note al Testo
5,27 Giuda, soprannominato Maccabeo: vedi nota a 1 Maccabei 2,4.
CEI 1974 2Mac Ma Giuda, chiamato anche Maccabeo, che faceva parte di un gruppo di dieci, si ritirò nel deserto, vivendo tra le montagne alla maniera delle fiere insieme a quelli che erano con lui; e vivevano cibandosi di alimenti erbacei, per non contrarre contaminazione.
5,27 Per la storia di Giudacfr il c. 8.