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Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - 2 Cronache - 26

Secondo libro delle Cronache 26

Il regno di Ozia

All’età di sedici anni, Ozia figlio di Amasia, fu fatto re dal popolo del regno di Giuda, come successore di suo padre.
Note al Testo
26,1 Ozia: è chiamato Azaria in 2 Re 14,21-22. — come successore: è probabile che Ozia sia stato fatto re mentre suo padre era ancora in vita.
Fu lui, dopo la morte del padre, a riconquistare e ricostruire la città di Elat.
Note al Testo
26,2 Elat: vedi 1 Re 9,26 e nota.
3Ozia, che aveva sedici anni quando fu nominato re, regnò a Gerusalemme per cinquantadue anni. Sua madre si chiamava Iecolia ed era di Gerusalemme.
4Ozia fece la volontà del Signore come suo padre Amasia.
5Infatti, finché visse Zaccaria, che gli aveva insegnato a temere Dio, Ozia seguì in tutto il Signore e il Signore gli diede successo.
Ozia organizzò una guerra contro i Filistei e distrusse le mura delle città di Gat, Iabne e Asdod. Costruì fortezze nei dintorni di Asdod e nella regione dei Filistei.
Note al Testo
26,6 Gat, Iabne e Asdod: città costiere della regione filistea a ovest e sud-ovest di Gerusalemme.
Dio lo aiutò a combattere i Filistei, gli Arabi che vivevano a Gur-Baal e i Meuniti.
Note al Testo
26,7 Gur-Baal: era abitata dagli Arabi e perciò è probabile che si trovasse nel deserto a sud del territorio di Edom, come i Meuniti (vedi 20,1 e nota).
Questi ultimi pagarono un tributo a Ozia.
Ozia divenne così potente che la sua fama si diffuse fino ai confini dell’Egitto.
Note al Testo
26,8 Questi ultimi: altri: Gli Ammoniti.
A Gerusalemme costruì torri fortificate sulla porta dell’Angolo, sulla porta della Valle e sull’Angolo.
Note al Testo
26,9 porta dell’Angolo: vedi 25,23 e nota. — La porta della Valle era lungo il muro occidentale; non conosciamo invece il senso esatto della parola ebraica qui tradotta con Angolo (vedi Neemia 3,19.24).
10Fece anche costruire torri di guardia e scavare molte cisterne per l’acqua in zone desertiche, perché possedeva molto bestiame. Aveva contadini nella pianura e sull’altipiano e vignaioli in montagna e in collina. Egli si interessava molto dell’agricoltura.
11Ozia disponeva di un esercito sempre pronto a uscire in battaglia. Era diviso in squadroni, secondo le liste preparate dal segretario Ieiel e dal segretario Maasia. L’esercito era comandato da Ananìa, ufficiale del re,
12e da duemilaseicento capifamiglia.
13I soldati ai loro ordini erano trecentosettemilacinquecento. Costituivano un esercito forte, pronto a combattere contro i nemici del re.
14Ozia fornì questo esercito di scudi, lance, elmi, corazze, archi e pietre per le fionde.
A Gerusalemme fece piazzare sulle torri e sugli angoli delle mura macchine per lanciare frecce o grosse pietre. Le aveva inventate un esperto. Ozia ricevette molti aiuti e divenne così potente che la sua fama giunse lontano.
Note al Testo
26,15 ricevette: probabilmente l’autore intende: da Dio.
Ozia è punito per il suo orgoglio

16Ozia si esaltò per il suo potere e finì con rovinarsi. Non rispettò più il Signore suo Dio. Una volta osò perfino entrare nella sala principale del tempio per bruciare l’incenso sull’altare dei profumi.
17Il sacerdote Azaria lo seguì con altri ottanta coraggiosi sacerdoti del Signore.
Si schierarono davanti al re e gli dissero:
«Non tocca a te, Ozia, bruciare l’incenso in onore del Signore. Possono farlo solo i sacerdoti, discendenti da Aronne, consacrati per questo. Esci da questo luogo santo! Stai commettendo un abuso che ti priverà della protezione di Dio, il Signore».
Rimandi
26,18 Non tocca a te bruciare l’incenso Nm 3,10.
Note al Testo
26,18 ti priverà… Signore: altri: non ti farà onore agli occhi del Signore Dio.
19Ozia stava presso l’altare dei profumi e aveva in mano l’incensiere per compiere il rito. Si adirò violentemente contro i sacerdoti, ma subito gli spuntò sulla fronte il segno di un terribile malattia.
20Il sommo sacerdote Azaria e gli altri sacerdoti lo guardarono e videro il segno della malattia sulla fronte. Subito lo mandarono via dal tempio ed egli stesso si affrettò ad andarsene perché capì di essere stato colpito dal Signore.
Fine del regno di Ozia

21Il re Ozia rimase malato tutta la vita. Dovette vivere isolato da tutti e non poté più andare al tempio. Suo figlio Iotam era a capo della reggia e governava il paese.
Gli altri fatti della vita di Ozia sono raccontati dal profeta Isaia figlio di Amoz.
Note al Testo
26,22 Questo scritto del profeta Isaia non ci è pervenuto.
23Quando morì, Ozia non fu sepolto nella tomba dei re, ma lì vicino, perché tutti sapevano da quale male era stato colpito. Dopo di lui regnò suo figlio Iotam.

Rimandi

26,18 Non tocca a te bruciare l’incenso Nm 3,10.

Note al Testo

26,1 Ozia: è chiamato Azaria in 2 Re 14,21-22. — come successore: è probabile che Ozia sia stato fatto re mentre suo padre era ancora in vita.
26,2 Elat: vedi 1 Re 9,26 e nota.
26,6 Gat, Iabne e Asdod: città costiere della regione filistea a ovest e sud-ovest di Gerusalemme.
26,7 Gur-Baal: era abitata dagli Arabi e perciò è probabile che si trovasse nel deserto a sud del territorio di Edom, come i Meuniti (vedi 20,1 e nota).
26,8 Questi ultimi: altri: Gli Ammoniti.
26,9 porta dell’Angolo: vedi 25,23 e nota. — La porta della Valle era lungo il muro occidentale; non conosciamo invece il senso esatto della parola ebraica qui tradotta con Angolo (vedi Neemia 3,19.24).
26,15 ricevette: probabilmente l’autore intende: da Dio.
26,18 ti priverà… Signore: altri: non ti farà onore agli occhi del Signore Dio.
26,22 Questo scritto del profeta Isaia non ci è pervenuto.