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INTRODUZIONE
AL PRIMO LIBRO DELLE CRONACHE

Caratteristiche generali

I due libri delle Cronache inquadrano un vasto panorama storico, che va dal primo uomo, Adamo, fino all’esilio in Babilonia. Hanno poi una continuazione nei due libri di Esdra e Neemia, anche se questi ultimi li precedono nell’ordine dei libri nella Bibbia.
I primi nove capitoli del primo libro sono costituiti da una serie di genealogie, da Adamo fino a Davide e oltre; si tratta di ‘eponimi’ usati per designare clan e gruppi familiari, in gran parte sconosciuti. Sono prese in considerazione tutte le tribù d’Israele, ma l’interesse si concentra sulla tribù di Giuda e sui leviti, che l’autore considera le linee portanti della storia del popolo di Dio e del suo futuro.
Dal capitolo 10 alla fine del primo libro si racconta la storia di Davide fino alla sua morte. È una narrazione interessante non solo per quello che dice, ma anche per quello che non dice, rispetto ai paralleli racconti dei libri di Samuele. Ad esempio, non si parla del peccato di Davide con Betsabea e non si narra la rivolta di Assalonne. Viene, invece, ampliato il racconto dei preparativi per la costruzione del tempio. Si presenta anche l’organizzazione delle varie classi dei sacerdoti, dei leviti, dei cantori e dei portinai nel loro servizio per il culto nel tempio. Anche se il tempio sarà costruito materialmente da Salomone, Davide è presentato come il suo vero ideatore e, per questo, come il re ideale.
Autore e ambiente storico

I due libri delle Cronache furono composti nell’ambiente dei sacerdoti e dei leviti probabilmente negli anni tra il 330 e il 250 a.C. Gli autori menzionano una decina di opere più antiche a cui avrebbero attinto, che non ci sono pervenute. Certamente essi usarono anche i libri di Samuele e dei Re, dai quali vengono riportati, con piccole varianti, interi brani.

Anche se riprendono il contenuto di altri libri della Bibbia, i due libri delle Cronache sono ugualmente di grande interesse per la diversa prospettiva che vi assumono i fatti. Non li raccontano come farebbe uno storico moderno, ma con la sensibilità di un predicatore a cui stanno a cuore importanti insegnamenti da trasmettere: la sovranità di Dio, l’importanza del tempio e del culto, la necessità di essere fedeli a tutte le prescrizioni di Mosè e di Davide.
Schema
— Liste genealogiche 1,1-9,44 — Storia di Davide re di Israele 10,1-29,30