Tobia S (Codice Sinaitico)
AT greco Torna al libro
Interconfessionale
AT greco
2
2,1καὶ ἐπὶ Σαχερδονος βασιλέως κατῆλθον εἰς τὸν οἶκόν μου καὶ ἀπεδόθη μοι ἡ γυνή μου Αννα καὶ Τωβιας ὁ υἱός μου καὶ ἐν τῇ πεντηκοστῇ τῇ ἑορτῇ ἡμῶν ἥ ἐστιν ἁγία ἑπτὰ ἑβδομάδων ἐγενήθη μοι ἄριστον καλόν καὶ ἀνέπεσα τοῦ ἀριστῆσαι
Interconfessionale
Tb2,1Durante il regno di Assarhàddon potei tornare a casa, e mi fu concesso di rivedere la moglie Anna e il figlio Tobia.
Il giorno della festa di Pentecoste, cioè la festa santa delle Settimane, mi prepararono un bel pranzo. Quando fu pronto,
Il giorno della festa di Pentecoste, cioè la festa santa delle Settimane, mi prepararono un bel pranzo. Quando fu pronto,
AT greco
2,2καὶ παρετέθη μοι ἡ τράπεζα καὶ παρετέθη μοι ὀψάρια πλείονα καὶ εἶπα τῷ Τωβια τῷ υἱῷ μου παιδίον βάδιζε καὶ ὃν ἂν εὕρῃς πτωχὸν τῶν ἀδελφῶν ἡμῶν ἐκ Νινευητῶν αἰχμαλώτων ὃς μέμνηται ἐν ὅλῃ καρδίᾳ αὐτοῦ καὶ ἄγαγε αὐτὸν καὶ φάγεται κοινῶς μετ’ ἐμοῦ καὶ ἰδὲ προσμενῶ σε παιδίον μέχρι τοῦ σε ἐλθεῖν
Interconfessionale
Tbmi misi a tavola. Mi erano stati portati molti piatti e allora dissi a mio figlio Tobia:
— Figlio, esci per la città di Ninive e vedi se trovi tra i nostri fratelli esiliati qualcuno povero. Se è fedele al Signore con tutto il cuore, prendilo con te e portalo a pranzo qui da noi. Intanto io aspetterò fino al tuo ritorno.
— Figlio, esci per la città di Ninive e vedi se trovi tra i nostri fratelli esiliati qualcuno povero. Se è fedele al Signore con tutto il cuore, prendilo con te e portalo a pranzo qui da noi. Intanto io aspetterò fino al tuo ritorno.
AT greco
2,3καὶ ἐπορεύθη Τωβιας ζητῆσαί τινα πτωχὸν τῶν ἀδελφῶν ἡμῶν καὶ ἐπιστρέψας λέγει πάτερ καὶ εἶπα αὐτῷ ἰδοὺ ἐγώ παιδίον καὶ ἀποκριθεὶς εἶπεν πάτερ ἰδοὺ εἷς ἐκ τοῦ ἔθνους ἡμῶν πεφόνευται καὶ ἔρριπται ἐν τῇ ἀγορᾷ καὶ αὐτόθι νῦν ἐστραγγάληται
Interconfessionale
Tb2,3Tobia uscì in cerca di qualcuno dei nostri poveri. Al ritorno mi disse:
— Papà!
— Cosa c’è, figlio mio? — risposi.
Ed egli continuò:
— Papà, uno dei nostri è stato ucciso! L’hanno impiccato sulla piazza del mercato, e il suo cadavere è ancora là.
— Papà!
— Cosa c’è, figlio mio? — risposi.
Ed egli continuò:
— Papà, uno dei nostri è stato ucciso! L’hanno impiccato sulla piazza del mercato, e il suo cadavere è ancora là.
AT greco
2,4καὶ ἀναπηδήσας ἀφῆκα τὸ ἄριστον πρὶν ἢ γεύσασθαί με αὐτοῦ καὶ ἀναιροῦμαι αὐτὸν ἐκ τῆς πλατείας καὶ εἰς ἓν τῶν οἰκιδίων ἔθηκα μέχρι τοῦ τὸν ἥλιον δύειν καὶ θάψω αὐτόν
Interconfessionale
TbSaltai in piedi e lasciai il pranzo sulla tavola, senza toccare un solo boccone. Andai in piazza a prendere il morto e lo portai in una stanza, in attesa del tramonto, per sotterrarlo.
Note al Testo
2,4
Per gli Ebrei il tramonto segna l’inizio del nuovo giorno. Tobi attende quel momento per seppellire il morto allo scopo di non profanare la festa delle Settimane (vedi v. 1 e Levitico 23,21).
Interconfessionale
TbTornato a casa, feci il bagno per purificarmi e poi pranzai pieno di tristezza.
Note al Testo
2,5
Si tratta di un bagno rituale perché il contatto con un cadavere, secondo la legge, rendeva impuri (vedi Numeri 19,11-13).
AT greco
2,6καὶ ἐμνήσθην τοῦ ῥήματος τοῦ προφήτου ὅσα ἐλάλησεν Αμως ἐπὶ Βαιθηλ λέγων στραφήσονται ὑμῶν αἱ ἑορταὶ εἰς πένθος καὶ πᾶσαι αἱ ᾠδαὶ ὑμῶν εἰς θρῆνος καὶ ἔκλαυσα
Interconfessionale
TbMi vennero in mente le parole che il profeta Amos aveva pronunziato contro Betel:
«Le vostre feste si cambieranno in lutto
e i vostri canti in lamento!».
E allora scoppiai in lacrime.
«Le vostre feste si cambieranno in lutto
e i vostri canti in lamento!».
E allora scoppiai in lacrime.
AT greco
2,8καὶ οἱ πλησίον μου κατεγέλων λέγοντες οὐ φοβεῖται οὐκέτι ἤδη γὰρ ἐπεζητήθη τοῦ φονευθῆναι περὶ τοῦ πράγματος τούτου καὶ ἀπέδρα καὶ πάλιν ἰδοὺ θάπτει τοὺς νεκρούς
AT greco
2,9καὶ αὐτῇ τῇ νυκτὶ ἐλουσάμην καὶ εἰσῆλθον εἰς τὴν αὐλήν μου καὶ ἐκοιμήθην παρὰ τὸν τοῖχον τῆς αὐλῆς καὶ τὸ πρόσωπόν μου ἀνακεκαλυμμένον διὰ τὸ καῦμα
Interconfessionale
Tb2,9Quella notte feci di nuovo il bagno e poi uscii nel cortile e mi coricai ai piedi del muro per dormire. Non mi ero coperto il volto perché faceva caldo,
AT greco
2,10καὶ οὐκ ᾔδειν ὅτι στρουθία ἐν τῷ τοίχῳ ἐπάνω μού εἰσιν καὶ ἐκάθισεν τὸ ἀφόδευμα αὐτῶν εἰς τοὺς ὀφθαλμούς μου θερμὸν καὶ ἐπήγαγεν λευκώματα καὶ ἐπορευόμην πρὸς τοὺς ἰατροὺς θεραπευθῆναι καὶ ὅσῳ ἐνεχρίοσάν με τὰ φάρμακα τοσούτῳ μᾶλλον ἐξετυφλοῦντο οἱ ὀφθαλμοί μου τοῖς λευκώμασιν μέχρι τοῦ ἀποτυφλωθῆναι καὶ ἤμην ἀδύνατος τοῖς ὀφθαλμοῖς ἔτη τέσσαρα καὶ πάντες οἱ ἀδελφοί μου ἐλυποῦντο περὶ ἐμοῦ καὶ Αχιαχαρος ἔτρεφέν με ἔτη δύο πρὸ τοῦ αὐτὸν βαδίσαι εἰς τὴν Ἐλυμαΐδα
Interconfessionale
Tbe non mi ero accorto che proprio sopra di me, sul muro, c’erano alcuni passeri. I loro escrementi, ancora caldi, mi caddero sugli occhi e sulla cornea mi restarono delle macchie bianche.
Andai molte volte dai medici per farmi curare, ma quanto più mi applicavano unguenti, tanto più perdevo la vista per quelle macchie. Finii completamente cieco.
Passai quattro anni senza più vederci. Tutti i miei fratelli si disperavano per me, e Achikàr pensò al mio mantenimento per due anni, finché partì per la regione dell’Elimàide.
Andai molte volte dai medici per farmi curare, ma quanto più mi applicavano unguenti, tanto più perdevo la vista per quelle macchie. Finii completamente cieco.
Passai quattro anni senza più vederci. Tutti i miei fratelli si disperavano per me, e Achikàr pensò al mio mantenimento per due anni, finché partì per la regione dell’Elimàide.
Rimandi
Note al Testo
2,10
Elimàide: è la regione che nei testi biblici viene indicata abitualmente con il nome Elam (vedi note a Isaia 22,6 e Geremia 49,34).
AT greco
2,12καὶ ἀπέστελλε τοῖς κυρίοις αὐτῶν καὶ ἀπεδίδουν αὐτῇ τὸν μισθόν καὶ ἐν τῇ ἑβδόμῃ τοῦ Δύστρου ἐξέτεμε τὸν ἱστὸν καὶ ἀπέστειλεν αὐτὸν τοῖς κυρίοις καὶ ἔδωκαν αὐτῇ τὸν μισθὸν πάντα καὶ ἔδωκαν αὐτῇ ἐφ’ ἑστίᾳ ἔριφον ἐξ αἰγῶν
Interconfessionale
TbAlla consegna dei lavori, i suoi padroni la pagavano secondo il dovuto. Il giorno sette del mese di Distro, Anna terminò una pezza e la consegnò ai suoi padroni. Essi le diedero la paga dovuta e in più le regalarono un capretto da mangiare.
AT greco
2,13καὶ ὅτε εἰσῆλθεν πρός με ὁ ἔριφος ἤρξατο κράζειν καὶ ἐκάλεσα αὐτὴν καὶ εἶπα πόθεν τὸ ἐρίφιον τοῦτο μήποτε κλεψιμαῖόν ἐστιν ἀπόδος αὐτὸ τοῖς κυρίοις αὐτοῦ οὐ γὰρ ἐξουσίαν ἔχομεν ἡμεῖς φαγεῖν οὐδὲν κλεψιμαῖον
AT greco
2,14καὶ λέγει μοι αὐτή δόσει δέδοταί μοι ἐπὶ τῷ μισθῷ καὶ οὐκ ἐπίστευον αὐτῇ καὶ ἔλεγον ἀποδοῦναι τοῖς κυρίοις καὶ προσηρυθρίων χάριν τούτου πρὸς αὐτήν εἶτα ἀποκριθεῖσα λέγει μοι καὶ ποῦ εἰσιν αἱ ἐλεημοσύναι σου ποῦ εἰσιν αἱ δικαιοσύναι σου ἰδὲ ταῦτα μετὰ σοῦ γνωστά ἐστιν
Interconfessionale
TbLei mi rispose:
— È un regalo che mi hanno fatto in aggiunta alla paga!
Ma io non mi fidavo e insistevo che doveva restituirlo ai padroni. Così mi inquietai con lei per quel capretto.
Lei infine mi rinfacciò:
— Dove sono ora tutte le tue opere di misericordia? Dov’è andato a finire il bene che hai fatto? Adesso si vede come sei ridotto.
— È un regalo che mi hanno fatto in aggiunta alla paga!
Ma io non mi fidavo e insistevo che doveva restituirlo ai padroni. Così mi inquietai con lei per quel capretto.
Lei infine mi rinfacciò:
— Dove sono ora tutte le tue opere di misericordia? Dov’è andato a finire il bene che hai fatto? Adesso si vede come sei ridotto.
Rimandi
Note al Testo
2,14
come sei ridotto: le parole di Anna ricordano da vicino quelle della moglie di Giobbe (vedi Giobbe 2,9).