1 Cronache
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Interconfessionale
Messaggio del Signore inviato a Osea, figlio di Beerì, durante i regni dei re di Giuda Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia, mentre Geroboamo, figlio di Ioas, era re d’Israele.
1,1 Ozia, Iotam, Acaz 2Re 15-16. 1,1 Giuda e Israele: indicano qui i due regni che si sono formati dopo la morte di Salomone (vedi 1 Re 12,16-20). — Geroboamo: è il secondo re d’Israele che porta questo nome; regnò dal 787 al 747 a.C. Il profeta Osea ha probabilmente iniziato la sua missione verso il 750 a.C.
Interconfessionale
Quando il Signore parlò per la prima volta a Osea gli disse: «Prendi per moglie una prostituta e avrai figli da una simile donna. Anche questa terra non fa che prostituirsi e si allontana da me, il Signore».
1,2 prostituzione Es 34,16; Dt 31,16; Gdc 8; Is 1,21; Ger 2,20.23; 3,1-2; 13,27; Ez 6,9; 16,15.34; 23,3.7.8 ecc.; Os 4,12-14; 5,4; Na 3,4; Sal 106,39. 1,2 prostituirsi: Osea condanna l’infedeltà del popolo a Dio servendosi del linguaggio della prostituzione; seguendo i culti cananei di Baal e Astarte, il popolo tradiva il Signore; inoltre durante tali culti si praticava spesso la prostituzione sacra (vedi 4,12-14; Deuteronomio 23,18; Giudici 2,12-13; 3,7; Geremia 2,20; 3,1-2; 13,27).
Interconfessionale
Allora il Signore disse a Osea: «Chiamalo Izreèl perché tra non molto tempo io domanderò conto ai discendenti di Ieu del sangue sparso nella pianura d’Izreèl: distruggerò la dinastia dei re d’Israele.
Interconfessionale
Amerò invece il popolo di Giuda, e io, il Signore, li salverò. Non li salverò con la guerra, con l’arco, con la spada, con cavalli, oppure con cavalieri».
AT greco
1,9
καὶ υἱοὶ Χους Σαβα καὶ Ευιλατ καὶ Σαβαθα καὶ Ρεγμα καὶ Σεβεκαθα καὶ υἱοὶ Ρεγμα Σαβα καὶ Ουδαδαν
Interconfessionale
Il Signore disse a Osea: «Chiamalo “Non-popolo-mio”, perché voi non siete il mio popolo e neppure io esisto per voi».
1,9 mio popolo Os 2,25; Ger 31,33. 1,9 neppure io esisto per voi: altri: per voi non sono. Il verbo allude qui al nome divino YHWH, che in Esodo 3,14 viene spiegato in base al verbo essere: si afferma quindi che egli “non è” più colui che si rivela a Israele e lo protegge.