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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 8

Romani

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Nova Vulgata

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CEI 2008 8 Ora, dunque, non c'è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.
8,1-17 La vita secondo lo Spirito
 Sotto il profilo positivo, la libertà in Cristo si presenta come vita secondo lo Spirito. Dalla schiavitù sotto la Legge, che portava al peccato e quindi alla morte, i credenti sono passati, mediante il battesimo in Cristo Gesù, alla novità dello Spirito che è la legge interiore, fonte di vita (vedi 7,6; 2Cor 3,3; Ger 31,33; Ez 36,27).
Nova Vulgata ERNihil ergo nunc damnationis est his, qui sunt in Christo Iesu;
1 in Christo Iesu qui non secundum carnem ambulant, lex enim
CEI 2008 8,2Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
Nova Vulgata ERlex enim Spiritus vitae in Christo Iesu liberavit te a lege peccati et mortis.
2 liberavit me
CEI 2008 8,3Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne,
Nova Vulgata ERNam, quod impossibile erat legi, in quo infirmabatur per carnem, Deus Filium suum mittens in similitudine carnis peccati et pro peccato, damnavit peccatum in carne,
3 legis in quo | in similitudinem carnis peccati et de peccato
CEI 2008 8,4perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.
Nova Vulgata ERut iustitia legis impleretur in nobis, qui non secundum carnem ambulamus sed secundum Spiritum.
4 ut iustificatio legis
CEI 2008 8,5Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale.
Nova Vulgata
ERQui enim secundum carnem sunt, quae carnis sunt, sapiunt; qui vero secundum Spiritum, quae sunt Spiritus.
5 quae sunt Spiritus sentiunt
CEI 2008 8,6Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace.
Nova Vulgata ERNam sapientia carnis mors, sapientia autem Spiritus vita et pax;
6 Nam prudentia carnis mors, prudentia autem Spiritus
CEI 2008 8,7Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe.
Nova Vulgata ER8,7quoniam sapientia carnis inimicitia est in Deum, legi enim Dei non subicitur nec enim potest.
CEI 2008 8,8Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Nova Vulgata ER8,8Qui autem in carne sunt, Deo placere non possunt.
CEI 2008 8,9Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Nova Vulgata
ER8,9Vos autem in carne non estis sed in Spiritu, si tamen Spiritus Dei habitat in vobis. Si quis autem Spiritum Christi non habet, hic non est eius.
CEI 2008 8,10Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia.
Nova Vulgata ERSi autem Christus in vobis est, corpus quidem mortuum est propter peccatum, Spiritus vero vita propter iustitiam.
10 vita propter iustificationem
CEI 2008 8,11E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Nova Vulgata ERQuod si Spiritus eius, qui suscitavit Iesum a mortuis, habitat in vobis, qui suscitavit Christum a mortuis vivificabit et mortalia corpora vestra per inhabitantem Spiritum suum in vobis.
11 qui suscitavit Iesum Christum | propter inhabitantem Spiritum eius in vobis
CEI 2008 8,12Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali,
Nova Vulgata
ER8,12Ergo, fratres, debitores sumus non carni, ut secundum carnem vivamus.
CEI 2008 8,13perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Nova Vulgata ERSi enim secundum carnem vixeritis, moriemini; si autem Spiritu opera corporis mortificatis, vivetis.
13 facta carnis mortificatis
CEI 2008 8,14Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.
Nova Vulgata ERQuicumque enim Spiritu Dei aguntur, hi filii Dei sunt.
14 hi filii sunt Dei
CEI 2008 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà! Padre!".
8,15  La preghiera dei credenti battezzati, che chiamano Dio Abbà, è la conferma della loro partecipazione allo statuto di figli di Dio come Gesù, il Figlio unico (Gal 4,4-7).
Nova Vulgata ERNon enim accepistis spiritum servitutis iterum in timorem, sed accepistis Spiritum adoptionis filiorum, in quo clamamus: “ Abba, Pater! ”.
15 in timore
CEI 2008 8,16Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio.
Nova Vulgata ERIpse Spiritus testimonium reddit una cum spiritu nostro quod sumus filii Dei.
16 reddit spiritui nostro
CEI 2008 8,17E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Nova Vulgata ER8,17Si autem filii, et heredes: heredes quidem Dei, coheredes autem Christi, si tamen compatimur, ut et conglorificemur.
CEI 2008 Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi.
8,18-30 Speranza della gloria futura
Nova Vulgata ERExistimo enim quod non sunt condignae passiones huius temporis ad futuram gloriam, quae revelanda est in nobis.
18 quae revelabitur in nobis
CEI 2008 8,19L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
Nova Vulgata
ER8,19Nam exspectatio creaturae revelationem filiorum Dei exspectat;
CEI 2008 La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta - nella speranza
8,20-22  Il mondo creato, solidale per divina disposizione con l’essere umano, è sottoposto al non senso e al degrado provocato dal peccato (Gen 3,17). Ma in forza della stessa solidarietà, anche la creazione è in attesa di essere liberata, per partecipare alla gloria dei figli di Dio.
Nova Vulgata ER8,20vanitati enim creatura subiecta est, non volens sed propter eum, qui subiecit, in spem,
CEI 2008 8,21che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Nova Vulgata ER8,21quia et ipsa creatura liberabitur a servitute corruptionis in libertatem gloriae filiorum Dei.
CEI 2008 8,22Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi.
Nova Vulgata ERScimus enim quod omnis creatura congemiscit et comparturit usque adhuc;
22 ingemiscit et parturit
CEI 2008 Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
8,23-24  La redenzione del nostro corpo consiste nella risurrezione gloriosa dei credenti battezzati (1Cor 15,45-49). Questa è la salvezza finale, che corrisponde alla rivelazione e al compimento della loro condizione di figli adottivi.
Nova Vulgata ERnon solum autem, sed et nos ipsi primitias Spiritus habentes, et ipsi intra nos gemimus adoptionem filiorum exspectantes, redemptionem corporis nostri.
23 non solum autem illa
CEI 2008 8,24Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo?
Nova Vulgata ERSpe enim salvi facti sumus; spes autem, quae videtur, non est spes; nam, quod videt, quis sperat?
24 quis quid sperat
CEI 2008 8,25Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Nova Vulgata ER8,25Si autem, quod non videmus, speramus, per patientiam exspectamus.
CEI 2008 8,26Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili;
Nova Vulgata
ERSimiliter autem et Spiritus adiuvat infirmitatem nostram; nam quid oremus, sicut oportet, nescimus, sed ipse Spiritus interpellat gemitibus inenarrabilibus;
26 sed ipse Spiritus postulat pro nobis
CEI 2008 8,27e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Nova Vulgata ER8,27qui autem scrutatur corda, scit quid desideret Spiritus, quia secundum Deum postulat pro sanctis.
CEI 2008 Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
8,28-29  Paolo traccia una sintesi del piano di salvezza predisposto gratuitamente e attuato da Dio a favore dei credenti. La loro piena conformità all’immagine di Gesù, il Figlio primogenito tra molti fratelli, è il punto di arrivo della trasformazione interiore iniziata con l’esperienza di fede battesimale (1Cor 15,49; 2Cor 3,18).
Nova Vulgata
ERScimus autem quoniam diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum, his, qui secundum propositum vocati sunt.
28 vocati sunt sancti
CEI 2008 8,29Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli;
Nova Vulgata ER8,29Nam, quos praescivit, et praedestinavit conformes fieri imaginis Filii eius, ut sit ipse primogenitus in multis fratribus;
CEI 2008 quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.
8,30 La glorificazione, ultimo atto del piano salvifico di Dio, è considerata come un fatto compiuto perché già anticipata e garantita dalla risurrezione di Gesù Cristo.
Nova Vulgata ER8,30quos autem praedestinavit, hos et vocavit; et quos vocavit, hos et iustificavit; quos autem iustificavit, illos et glorificavit.
CEI 2008 Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
8,31-39 Inno all’amore di Dio
Nova Vulgata
ER8,31Quid ergo dicemus ad haec? Si Deus pro nobis, quis contra nos?
CEI 2008 Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?
8,32  L’espressione non ha risparmiato il proprio Figlio evoca il gesto di Abramo, che è disposto a offrire in sacrificio a Dio il proprio figlio Isacco (Gen 22,16).
Nova Vulgata ERQui Filio suo non pepercit, sed pro nobis omnibus tradidit illum, quomodo non etiam cum illo omnia nobis donabit?
32 Qui etiam Filio suo
CEI 2008 Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica!
8,33 Si richiama il testo di Is 50,8, dove il Servo del Signore affida la sua causa a Dio.
Nova Vulgata ER8,33Quis accusabit adversus electos Dei? Deus, qui iustificat?
CEI 2008 8,34Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!
Nova Vulgata ERQuis est qui condemnet? Christus Iesus, qui mortuus est, immo qui suscitatus est, qui et est ad dexteram Dei, qui etiam interpellat pro nobis?
34 immo qui resurrexit
CEI 2008 8,35Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Nova Vulgata
ER8,35Quis nos separabit a caritate Christi? Tribulatio an angustia an persecutio an fames an nuditas an periculum an gladius?
CEI 2008 Come sta scritto:

Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello.

8,36  Citazione di Sal 44,23.
Nova Vulgata ERSicut scriptum est:
Propter te mortificamur tota die,
aestimati sumus ut oves occisionis
».
36 Sicut scriptum est quia
CEI 2008 8,37Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati.
Nova Vulgata
ERSed in his omnibus supervincimus per eum, qui dilexit nos.
37 superamus propter eum
CEI 2008 Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze,
8,38  Con i termini angeli e principati, Paolo si riferisce a ogni specie di potenza che potrebbe condizionare il destino salvifico dei credenti.
Nova Vulgata ERCertus sum enim quia neque mors neque vita neque angeli neque principatus neque instantia neque futura neque virtutes
38 neque futura neque fortitudines
CEI 2008 8,39né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.


Nova Vulgata ERneque altitudo neque profundum neque alia quaelibet creatura poterit nos separare a caritate Dei, quae est in Christo Iesu Domino nostro.
39 neque creatura alia