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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Matteo - 14

Matteo

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14 In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù.
14,1-12  Martirio di Giovanni il Battista (vedi Mc 6,14-29; Lc 9,7-9; 3,19-20)
 Erode: si tratta di Erode Antìpa, figlio di Erode il Grande, che aveva ereditato il governo della Galilea e della Perea col titolo di tetrarca, cioè capo di una quarta parte del regno.
2Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!".
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo.
14,3 Antìpa aveva preso in moglie Erodìade, già sposa del suo fratellastro Filippo, ripudiando per questo la figlia del re nabateo Areta IV.
4Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla con te!".
5Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode
14,6  La figlia di Erodìade era Salome: vedi il vivace racconto di Marco (6,14-29).
7che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto.
8Ella, istigata da sua madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista".
9Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data
10e mandò a decapitare Giovanni nella prigione.
11La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
12I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città.
14,13-21  Gesù moltiplica i pani e i pesci (vedi Mc 6,30-44; Lc 9,10-17; Gv 6,1-15)
14Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
15Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare".
16Ma Gesù disse loro: "Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare".
17Gli risposero: "Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!".
18Ed egli disse: "Portatemeli qui".
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
14,19 La benedizione era la preghiera prima del pasto. I discepoli svolgono un ruolo mediatore tra Gesù e la folla (vedi anche 15,23 e 15,36).
20Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene.
21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla.
14,22-33  Gesù cammina sulle acque (vedi Mc 6,45-52; Gv 6,16-21)
23Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
24La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario.
25Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare.
26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: "È un fantasma!" e gridarono dalla paura.
27Ma subito Gesù parlò loro dicendo: "Coraggio, sono io, non abbiate paura!".
28Pietro allora gli rispose: "Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque".
29Ed egli disse: "Vieni!". Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
30Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!".
31E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?".
32Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
33Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: "Davvero tu sei Figlio di Dio!".
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.
14,34-36  Gesù a Gennèsaret compie guarigioni (vedi Mc 6,53-56)
 Gennèsaret: località a nord-ovest del lago, da cui esso prendeva una delle sue denominazioni.
35E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati
36e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.


Note al testo

14,1-12  Martirio di Giovanni il Battista (vedi Mc 6,14-29; Lc 9,7-9; 3,19-20)
 Erode: si tratta di Erode Antìpa, figlio di Erode il Grande, che aveva ereditato il governo della Galilea e della Perea col titolo di tetrarca, cioè capo di una quarta parte del regno.
14,3 Antìpa aveva preso in moglie Erodìade, già sposa del suo fratellastro Filippo, ripudiando per questo la figlia del re nabateo Areta IV.
14,6  La figlia di Erodìade era Salome: vedi il vivace racconto di Marco (6,14-29).
14,13-21  Gesù moltiplica i pani e i pesci (vedi Mc 6,30-44; Lc 9,10-17; Gv 6,1-15)
14,19 La benedizione era la preghiera prima del pasto. I discepoli svolgono un ruolo mediatore tra Gesù e la folla (vedi anche 15,23 e 15,36).
14,22-33  Gesù cammina sulle acque (vedi Mc 6,45-52; Gv 6,16-21)
14,34-36  Gesù a Gennèsaret compie guarigioni (vedi Mc 6,53-56)
 Gennèsaret: località a nord-ovest del lago, da cui esso prendeva una delle sue denominazioni.