Luca
4,1-13 Tentazioni di Gesù (vedi Mt 4,1-11; Mc 1,12-13)
4,1-13 Le tentazioni di Gesù sono stilizzate secondo tre grandi scenari che ne suggeriscono il contenuto: l’atteggiamento di Gesù nel bisogno, di fronte al potere e di fronte al successo. Le citazioni bibliche sono di Dt 8,3; 6,13; Sal 91,11-12; Dt 6,16. La conclusione del racconto (v. 13) fa presentire la passione di Gesù come il momento della tentazione estrema (vedi 22,53).
4,1 Con particolare insistenza Luca nota la presenza e l’azione dello Spirito Santo nella storia evangelica: vedi 4,14.18;10,21; 11,13.
4,1-13 Le tentazioni di Gesù sono stilizzate secondo tre grandi scenari che ne suggeriscono il contenuto: l’atteggiamento di Gesù nel bisogno, di fronte al potere e di fronte al successo. Le citazioni bibliche sono di Dt 8,3; 6,13; Sal 91,11-12; Dt 6,16. La conclusione del racconto (v. 13) fa presentire la passione di Gesù come il momento della tentazione estrema (vedi 22,53).
4,1 Con particolare insistenza Luca nota la presenza e l’azione dello Spirito Santo nella storia evangelica: vedi 4,14.18;10,21; 11,13.
5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6 e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7 Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo". 8 Gesù gli rispose: "Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto".
9 Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10 sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
affinché essi ti custodiscano;
11 e anche:
Essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra".
12 Gesù gli rispose: "È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo".
13 Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione.
4,14 GESÙ IN GALILEA (4,14-9,50)
4,14-30 Gesù a Nàzaret (vedi Mt 4,12-17.23; 13,53-58; Mc 1,14-15.39; 6,1-6)
4,14-30 Gesù a Nàzaret (vedi Mt 4,12-17.23; 13,53-58; Mc 1,14-15.39; 6,1-6)
4,15 Per le sinagoghe vedi Mt 4,23 e nota relativa.
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
4,18-19 La citazione è di Is 61,1-2, ma Luca omette l’espressione “giorno di vendetta per il nostro Dio”, con cui continua il testo isaiano.
20 Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21 Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".
22 Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è costui il figlio di Giuseppe?". 23 Ma egli rispose loro: "Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!"". 24 Poi aggiunse: "In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;
4,25-27 Vedi 1Re 17,8-16; 2Re 5,1-14.
28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29 Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Poi scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente.
4,31-37 Gesù a Cafàrnao (vedi Mc 1,21-28)
33 Nella sinagoga c'era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: 34 "Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". 35 Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. 36 Tutti furono presi da timore e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?". 37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.
4,38-44 Gesù guarisce la suocera di Pietro (vedi Mt 8,14-17; Mc 1,29-39)
40 Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. 41 Da molti uscivano anche demòni, gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
42 Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. 43 Egli però disse loro: "È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato". E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Note al testo