CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Luca - 20
Luca
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CEI 1974
CEI 2008
20
Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunciava il Vangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani
20,1-8
L’autorità di Gesù (vedi Mt 21,23-27; Mc 11,27-33)
CEI 2008
20,2e si rivolsero a lui dicendo: "Spiegaci con quale autorità fai queste cose o chi è che ti ha dato questa autorità".
CEI 2008
20,5Allora essi ragionavano fra loro dicendo: "Se diciamo: "Dal cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?".
CEI 1974
Lc20,5 Allora essi discutevano fra loro: "Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?".
CEI 2008
20,6Se invece diciamo: "Dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni sia un profeta".
CEI 1974
Lc20,6 E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta".
CEI 1974
Lc20,8 E Gesù disse loro: "Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose".
I vignaiuoli perfidi
I vignaiuoli perfidi
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Poi prese a dire al popolo questa parabola: "Un uomo piantò una vigna, la diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano per molto tempo.
20,9-19
Parabola dei contadini omicidi (vedi Mt 21,33-46; Mc 12,1-12)
Vedi Is 5,1-2.
Vedi Is 5,1-2.
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20,10Al momento opportuno, mandò un servo dai contadini perché gli dessero la sua parte del raccolto della vigna. Ma i contadini lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote.
CEI 1974
Lc20,10 A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote.
CEI 2008
20,11Mandò un altro servo, ma essi bastonarono anche questo, lo insultarono e lo mandarono via a mani vuote.
CEI 1974
Lc20,11 Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote.
CEI 2008
20,13Disse allora il padrone della vigna: "Che cosa devo fare? Manderò mio figlio, l'amato, forse avranno rispetto per lui!".
CEI 1974
Lc Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto.
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20,14Ma i contadini, appena lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: "Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra!".
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Lc20,14 Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l`erede. Uccidiamolo e così l`eredità sarà nostra.
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20,15Lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?
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Lc20,15 E lo cacciarono fuori della vigna e l`uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?
CEI 2008
20,16Verrà, farà morire quei contadini e darà la vigna ad altri".
Udito questo, dissero: "Non sia mai!".
Udito questo, dissero: "Non sia mai!".
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Lc20,16 Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna". Ma essi, udito ciò, esclamarono: "Non sia mai!".
CEI 2008
Allora egli fissò lo sguardo su di loro e disse: "Che cosa significa dunque questa parola della Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d'angolo?
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d'angolo?
20,17
Citazione di Sal 118,22. Vedi anche Is 8,14-15; Dn 2,44. La profezia sulla pietra scartata e rivalutata sarà ripresa da Luca in uno dei discorsi di Pietro all’inizio degli Atti degli Apostoli (At 4,11).
CEI 2008
20,18Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e colui sul quale essa cadrà verrà stritolato".
CEI 1974
Lc20,18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà".
CEI 2008
20,19In quel momento gli scribi e i capi dei sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito infatti che quella parabola l'aveva detta per loro.
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Si misero a spiarlo e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore.
20,20-26
Le tasse all’imperatore di Roma (vedi Mt 22,15-22; Mc 12,13-17)
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Lc20,20 Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all`autorità e al potere del governatore.
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20,21Costoro lo interrogarono: "Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni qual è la via di Dio secondo verità.
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Lc20,21 Costoro lo interrogarono: "Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio.
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20,24"Mostratemi un denaro: di chi porta l'immagine e l'iscrizione?". Risposero: "Di Cesare".
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Lc20,24 "Mostratemi un denaro: di chi è l`immagine e l`iscrizione?". Risposero: "Di Cesare".
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20,25Ed egli disse: "Rendete dunque quello che è di Cesare a Cesare e quello che è di Dio a Dio".
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Lc20,25 Ed egli disse: "Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio".
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20,26Così non riuscirono a coglierlo in fallo nelle sue parole di fronte al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.
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Lc20,26 Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.
I sadducei e la risurrezione
I sadducei e la risurrezione
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Gli si avvicinarono alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda:
20,27-40
Discussione sulla risurrezione (vedi Mt 22,23-33; Mc 12,18-27)
CEI 2008
"Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
20,28
Citazione di Dt 25,5.
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Lc20,28 "Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello.
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20,33La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie".
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Lc20,33 Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l`hanno avuta in moglie".
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Gesù rispose loro: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
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Lc Gesù rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
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20,35ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito:
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Lc20,35 ma quelli che sono giudicati degni dell`altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;
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20,36infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
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Lc20,36 e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.
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Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
20,37
Citazione di Es 3,6.
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Allora egli disse loro: "Come mai si dice che il Cristo è figlio di Davide,
20,41-44
Questione sul figlio di Davide (vedi Mt 22,41-46; Mc 12,35-37)
CEI 2008
Davide dunque lo chiama Signore; perciò, come può essere suo figlio?".
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Lc20,44 Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?".
Ipocrisia degli scribi
Ipocrisia degli scribi
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Mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai suoi discepoli:
20,45-47
Guardatevi dagli scribi (vedi Mt 23,5-7; Mc 12,38-40)
CEI 2008
20,46"Guardatevi dagli scribi, che vogliono passeggiare in lunghe vesti e si compiacciono di essere salutati nelle piazze, di avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti;
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Lc20,46 "Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;
CEI 2008
20,47divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa".
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Lc20,47 divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa".