Giovanni
18,1 PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESÙ (18,1-20,31)
18,1-19,42 Per l’evangelista Giovanni la passione mostra Gesù di fronte a tutti nella sua impotenza, ma anche, secondo la fede, nella sua gloria. Egli è sofferente, ma è immerso in un alone di maestà.
18,1-11 Gesù tradito e arrestato (vedi Mt 26,30-36.47-56; Mc 14,26-32.43-52; Lc 22,39.47-53)
18,1 Il Cedron è un torrente, alimentato dalle piogge, che divide Gerusalemme dal monte degli Ulivi.
18,1-19,42 Per l’evangelista Giovanni la passione mostra Gesù di fronte a tutti nella sua impotenza, ma anche, secondo la fede, nella sua gloria. Egli è sofferente, ma è immerso in un alone di maestà.
18,1-11 Gesù tradito e arrestato (vedi Mt 26,30-36.47-56; Mc 14,26-32.43-52; Lc 22,39.47-53)
18,1 Il Cedron è un torrente, alimentato dalle piogge, che divide Gerusalemme dal monte degli Ulivi.
18,3 fiaccole: vedi nota a Mt 25,1.
18,9 Riferimento a 17,12.
18,11 Allusione alla preghiera di Gesù nel Getsèmani: vedi Mt 26,39.
18,12-27 Gesù davanti al sommo sacerdote (vedi Mt 26,57-75; Mc 14,53-72; Lc 22,54-71)
18,12-27 Oltre alla seduta del sinedrio presso Caifa, Giovanni parla di una seduta preliminare presso Anna, un interrogatorio informale. Più tardi, di buon mattino, si svolgerà il processo regolare di fronte a Caifa e a tutto il sinedrio (v. 24). Il rinnegamento di Pietro, spezzato in due parti (vv. 17-18.25-27), fa da cornice all’interrogatorio di Gesù.
18,12-27 Oltre alla seduta del sinedrio presso Caifa, Giovanni parla di una seduta preliminare presso Anna, un interrogatorio informale. Più tardi, di buon mattino, si svolgerà il processo regolare di fronte a Caifa e a tutto il sinedrio (v. 24). Il rinnegamento di Pietro, spezzato in due parti (vv. 17-18.25-27), fa da cornice all’interrogatorio di Gesù.
18,14 Riferimento a 11,50-52.
Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento.
25 Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: "Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?". Egli lo negò e disse: "Non lo sono". 26 Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: "Non ti ho forse visto con lui nel giardino?". 27 Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.
Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.
18,28-40 Gesù davanti a Pilato (vedi Mt 27,1-2.11-26; Mc 15,1-15; Lc 23,1-25)
18,28 Il pretorio era la residenza ufficiale a Gerusalemme del rappresentante di Roma. I Giudei non possono entrarvi per evitare l’impurità legale proveniente dal contatto con l’ambiente pagano.
18,28 Il pretorio era la residenza ufficiale a Gerusalemme del rappresentante di Roma. I Giudei non possono entrarvi per evitare l’impurità legale proveniente dal contatto con l’ambiente pagano.
33 Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: "Sei tu il re dei Giudei?". 34 Gesù rispose: "Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?". 35 Pilato disse: "Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?". 36 Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". 37 Allora Pilato gli disse: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?".
E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: "Io non trovo in lui colpa alcuna.
18,38 Nel racconto Pilato è il portavoce dell’innocenza di Gesù e lo fa pubblicamente qui e poi altre due volte: vedi 19,4.6.
Note al testo