Giovanni
10,1-10 Io sono la porta
10,1 In verità, in verità io vi dico: in questa parabola-allegoria Gesù si presenta come l’unico pastore (v. 2) predetto dai profeti (vedi Ez 34,1-31; Zc 11,4-17), capace di condurre veramente a salvezza.
10,1 In verità, in verità io vi dico: in questa parabola-allegoria Gesù si presenta come l’unico pastore (v. 2) predetto dai profeti (vedi Ez 34,1-31; Zc 11,4-17), capace di condurre veramente a salvezza.
Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore.
Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.
10,11-21 Io sono il buon pastore
10,11-21 Le pecore sono poste in pericolo per gli assalti del lupo. In questa descrizione si intravede anche la situazione delle prime comunità cristiane, con nemici esterni e interni, simboleggiati dal ladro, dal lupo e dai mercenari.
10,11-21 Le pecore sono poste in pericolo per gli assalti del lupo. In questa descrizione si intravede anche la situazione delle prime comunità cristiane, con nemici esterni e interni, simboleggiati dal ladro, dal lupo e dai mercenari.
14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15 così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17 Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".
Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
10,22 FESTA DELLA DEDICAZIONE DEL TEMPIO (10,22-11,57)
10,22-42 Gesù si dichiara Figlio di Dio
10,22 La festa della Dedicazione ricordava la riconsacrazione del tempio avvenuta nel 164 a.C. dopo la profanazione attuata dal re Antioco IV; si celebrava alla fine di dicembre (vedi 1Mac 4,59).
10,22-42 Gesù si dichiara Figlio di Dio
10,22 La festa della Dedicazione ricordava la riconsacrazione del tempio avvenuta nel 164 a.C. dopo la profanazione attuata dal re Antioco IV; si celebrava alla fine di dicembre (vedi 1Mac 4,59).
31 Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù disse loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?". 33 Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio". Disse loro Gesù: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi?
10,34 Citazione di Sal 82,6.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase.
10,40 al di là del Giordano: il luogo in cui Gesù si ritira è forse “Betània, al di là del Giordano” (vedi 1,28), dove un tempo Giovanni battezzava. Da quella località Gesù parte per andare da Lazzaro, a Betània di Gerusalemme.
Note al testo