Giovanni
CEI 2008 Torna al libro
CEI 1974
CEI 2008
1
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
1,1
PROLOGO (1,1-18)
Verbo corrisponde al greco Logos, “Parola”, un termine polivalente e d’uso comune nella filosofia greca di quel tempo, ma che Giovanni intende alla luce dell’AT (vedi Pr 8,22-36; Sir 24,1-29) e della tradizione cristiana. Aprendo questo inno, in cui valorizza materiale tradizionale, con le parole In principio era il Verbo, Giovanni ci fa subito comprendere che Gesù è la trasparenza del Padre. Essere il rivelatore del Padre non è soltanto il compito terreno, missionario, di Gesù, ma l’identità profonda della sua persona.
Verbo corrisponde al greco Logos, “Parola”, un termine polivalente e d’uso comune nella filosofia greca di quel tempo, ma che Giovanni intende alla luce dell’AT (vedi Pr 8,22-36; Sir 24,1-29) e della tradizione cristiana. Aprendo questo inno, in cui valorizza materiale tradizionale, con le parole In principio era il Verbo, Giovanni ci fa subito comprendere che Gesù è la trasparenza del Padre. Essere il rivelatore del Padre non è soltanto il compito terreno, missionario, di Gesù, ma l’identità profonda della sua persona.
CEI 1974
Gv In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
1,1
Questo prologo è in realtà un grandioso inno, che accenna i temi principali dei vangelo e si comprende pienamente alla fine della lettura di tutto il libro. "Verbo" corrisponde al greco Logos-Parola, un termine polivalente d'uso comune nella filosofia greca di quel tempo, ma che Gv intende alla luce dell'A.T. ( cfr. Pro 8, 22-36. cfr. Sir 24, 1-31) e della tradizione cristiana. " Verbo " è Gesù (v. 14) in quanto "Parola" del Padre, di lui rivelatore e manifestazione perfetta (cfr. 14, 9), della stessa natura di Dio, ma da lui distinto come persona ( cfr. Sap 7, 22-27).
CEI 2008
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
1,3
Nell’AT è sottolineata la potenza creatrice della Parola di Dio (vedi Gen 1,3.6.9; Sal 33,6), che è anche rivelazione (vedi Am 3,1; Ger 1,4; Ez 1,3). Probabilmente qui Giovanni vuole suggerire che la Parola – che poi prenderà il nome di Gesù Cristo – è il “progetto” (Logos può significare anche progetto) con cui tutta la realtà è stata pensata. Gesù Cristo è il progetto del mondo e della storia.
CEI 2008
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
e la vita era la luce degli uomini;
CEI 2008
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
e le tenebre non l'hanno vinta.
1,5
Le tenebre sono le potenze del male che si oppongono a Dio e, più in concreto, i malvagi.
non l’hanno vinta: il verbo greco può significare “comprendere” e anche “vincere”. Giovanni ha inteso ambedue i significati: le tenebre non hanno compreso la luce e l’hanno rifiutata, tuttavia non sono riuscite a vincerla.
CEI 1974
Gv la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l`hanno accolta.
ma le tenebre non l`hanno accolta.
CEI 2008
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
il suo nome era Giovanni.
CEI 2008
1,7Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
CEI 1974
Gv1,7 Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
CEI 2008
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
quella che illumina ogni uomo.
CEI 1974
Gv Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
CEI 2008
1,10Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
CEI 1974
Gv1,10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
CEI 2008
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
CEI 1974
Gv A quanti però l`hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
CEI 2008
1,13i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
CEI 2008
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
1,14
si fece carne: divenne uomo, uno di noi.
carne: nel linguaggio biblico non è il corpo, ma l’uomo con tutti i suoi risvolti di caducità, debolezza e divenire.
gloria: è lo splendore del volto di Dio che si manifesta.
I due termini grazia e verità sono noti nell’AT ed esprimono l’atteggiamento di Dio verso il mondo e l’uomo: amore gratuito (grazia) e fedeltà incrollabile (verità).
CEI 1974
Gv E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
CEI 2008
1,15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
"Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me".
"Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me".
CEI 1974
Gv1,15 Giovanni gli rende testimonianza
e grida: "Ecco l`uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me".
e grida: "Ecco l`uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me".
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Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
CEI 2008
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
CEI 1974
Gv Dio nessuno l`ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.
Testimonianza di Giovanni
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.
Testimonianza di Giovanni
CEI 2008
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Tu, chi sei?".
1,19
PRIMA PASQUA (1,19-4,54)
Testimonianza di Giovanni
Giudei: in Giovanni il termine “Giudei” significa talvolta i membri del popolo d’Israele (ad esempio in 3,25; 4,9.22), alcuni dei quali credono in Gesù (vedi ad esempio 8,31; 10,42). Nella maggior parte dei casi però, il termine “Giudei” indica gli avversari di Gesù, coloro che ne vollero la morte: in questo senso il termine designa particolarmente le autorità costituite (vedi ad esempio 2,18; 5,10-18; 7,1.13; 9,22). È da escludere un’interpretazione dei testi in chiave antiebraica, come condanna del popolo d’Israele in quanto tale, tanto meno dell’Israele dei secoli seguenti.
Testimonianza di Giovanni
Giudei: in Giovanni il termine “Giudei” significa talvolta i membri del popolo d’Israele (ad esempio in 3,25; 4,9.22), alcuni dei quali credono in Gesù (vedi ad esempio 8,31; 10,42). Nella maggior parte dei casi però, il termine “Giudei” indica gli avversari di Gesù, coloro che ne vollero la morte: in questo senso il termine designa particolarmente le autorità costituite (vedi ad esempio 2,18; 5,10-18; 7,1.13; 9,22). È da escludere un’interpretazione dei testi in chiave antiebraica, come condanna del popolo d’Israele in quanto tale, tanto meno dell’Israele dei secoli seguenti.
CEI 1974
Gv E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Chi sei tu?".
CEI 2008
1,21Allora gli chiesero: "Chi sei, dunque? Sei tu Elia?". "Non lo sono", disse. "Sei tu il profeta?". "No", rispose.
CEI 1974
Gv Allora gli chiesero: "Che cosa dunque? Sei Elia?". Rispose: "Non lo sono". "Sei tu il profeta?". Rispose: "No".
CEI 2008
1,22Gli dissero allora: "Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?".
CEI 1974
Gv1,22 Gli dissero dunque: "Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?"
CEI 2008
Rispose:
"Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Rendete diritta la via del Signore,
come disse il profeta Isaia".
"Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Rendete diritta la via del Signore,
come disse il profeta Isaia".
1,23
Citazione di Is 40,3.
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1,25Essi lo interrogarono e gli dissero: "Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?".
CEI 2008
1,26Giovanni rispose loro: "Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,
CEI 1974
Gv1,26 Giovanni rispose loro: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,
CEI 1974
Gv1,27 uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo".
CEI 2008
Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: "Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
1,29
Ecco l’agnello di Dio: alcuni vedono in questa immagine l’agnello pasquale di Es 12,7-13 (il cui sangue asperso sugli stipiti delle porte era segno di liberazione e salvezza); altri il Servo del Signore di Is 53,7(paragonato all’agnello che si offre in silenzio); altri ancora, un riferimento all’offerta quotidiana di un agnello al tempio. Nella espressione colui che toglie il peccato del mondo, il verbo greco che Giovanni utilizza ha due significati: “prendere sulle proprie spalle” e “togliere via”.
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Gv Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: "Ecco l`agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
CEI 2008
1,30Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me".
CEI 1974
Gv1,30 Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me.
CEI 2008
1,31Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele".
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Gv Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele".
CEI 2008
1,32Giovanni testimoniò dicendo: "Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui.
CEI 1974
Gv1,32 Giovanni rese testimonianza dicendo: "Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
CEI 2008
1,33Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo".
CEI 1974
Gv1,33 Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L`uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.
CEI 1974
Gv1,34 E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio".I primi discepoli di Gesù
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Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli
CEI 2008
E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
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Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: "Che cosa cercate?". Gli risposero: "Rabbì - che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?".
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Gv1,38 Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: "Che cercate?". Gli risposero: "Rabbì (che significa maestro), dove abiti?".
CEI 2008
1,39Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
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Gv1,39 Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
CEI 2008
1,40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.
CEI 1974
Gv Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.
CEI 2008
1,41Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: "Abbiamo trovato il Messia" - che si traduce Cristo -
CEI 2008
e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa" - che significa Pietro.
1,42
Cefa: in aramaico significa “pietra ”, “roccia” (vedi Mt 16,18). Nella Bibbia mutare il nome di una persona significa prenderne possesso, dare una identità, una direzione nuova alla sua vita.
CEI 1974
Gv e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)".
1,42
Cefa, in aramaico, significa pietra, roccia: cfr. Mt 16, 18. Il nome era allora sconosciuto. Nella Bibbia, mutare il nome significa prendere possesso di qualcuno, dare una direzione nuova alla sua vita.
CEI 2008
1,43Il giorno dopo Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: "Seguimi!".
CEI 1974
Gv1,43 Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: "Seguimi".
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Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
CEI 1974
Gv Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
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Filippo trovò Natanaele e gli disse: "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret".
1,45
Natanaele: è l’apostolo Bartolomeo (vedi Mt 10,3).
CEI 2008
Natanaele gli disse: "Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?". Filippo gli rispose: "Vieni e vedi".
CEI 1974
Gv1,46 Natanaèle esclamò: "Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?". Filippo gli rispose: "Vieni e vedi".
CEI 2008
1,47Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: "Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità".
CEI 1974
Gv1,47 Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: "Ecco davvero un Israelita in cui non c`è falsità".
CEI 2008
1,48Natanaele gli domandò: "Come mi conosci?". Gli rispose Gesù: "Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi".
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Gv1,48 Natanaèle gli domandò: "Come mi conosci?". Gli rispose Gesù: "Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico".
CEI 2008
Gli replicò Natanaele: "Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!".
CEI 1974
Gv Gli replicò Natanaèle: "Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d`Israele!".
CEI 2008
1,50Gli rispose Gesù: "Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!".
CEI 1974
Gv1,50 Gli rispose Gesù: "Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!".
CEI 2008
Poi gli disse: "In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo".
1,51
Allusione alla visione di Giacobbe in Gen 28,11-17. Con questo si vuole significare che i discepoli avranno prove ben più grandi riguardo alla divinità di Gesù.