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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Altre Lettere - Giacomo - 2

Giacomo

2 Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali.
2,1-13 Ingiuste preferenze
2Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro.
3Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: "Tu siediti qui, comodamente", e al povero dite: "Tu mettiti là, in piedi", oppure: "Siediti qui ai piedi del mio sgabello",
4non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
5Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?
6Voi invece avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?
7Non sono loro che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi?
Certo, se adempite quella che, secondo la Scrittura, è la legge regale: Amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene.
2,8 Citazione di Lv 19,18.
9Ma se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori.
10Poiché chiunque osservi tutta la Legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto;
infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della Legge.
2,11 Citazioni di Es 20,14; Dt 5,18 e Es 20,13; Dt 5,17.
12Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché
13il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio.
A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo?
2,14-26 La fede e le opere
Giacomo dichiara morta (v. 17) una fede senza le opere e cita gli esempi di Abramo e Raab per dimostrare che la giustificazione si consegue mediante le opere. Paolo afferma invece che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede (Gal 2,16). In realtà non vi è contraddizione fra i due, perché la fede che Giacomo ritiene insufficiente è un semplice assenso dell’intelligenza a una verità innegabile. Quella di cui parla Paolo, invece, è una fede attiva, che si rende operosa per mezzo della carità (Gal 5,6). Così, le opere dichiarate da Paolo inefficaci, sono le opere della Legge compiute prima della fede (Gal 2,16); quelle che Giacomo proclama necessarie, sono le opere della carità conseguenti alla fede.
15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano
16e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve?
17Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
18Al contrario uno potrebbe dire: "Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede".
19Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!
20Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?
21Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le sue opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?
22Vedi: la fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta.
E si compì la Scrittura che dice: Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia, ed egli fu chiamato amico di Dio.
2,23 Citazione di Gen 15,6.
24Vedete: l'uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede.
25Così anche Raab, la prostituta, non fu forse giustificata per le opere, perché aveva dato ospitalità agli esploratori e li aveva fatti ripartire per un'altra strada?
26Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.


Note al testo

2,1-13 Ingiuste preferenze
2,8 Citazione di Lv 19,18.
2,11 Citazioni di Es 20,14; Dt 5,18 e Es 20,13; Dt 5,17.
2,14-26 La fede e le opere
Giacomo dichiara morta (v. 17) una fede senza le opere e cita gli esempi di Abramo e Raab per dimostrare che la giustificazione si consegue mediante le opere. Paolo afferma invece che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede (Gal 2,16). In realtà non vi è contraddizione fra i due, perché la fede che Giacomo ritiene insufficiente è un semplice assenso dell’intelligenza a una verità innegabile. Quella di cui parla Paolo, invece, è una fede attiva, che si rende operosa per mezzo della carità (Gal 5,6). Così, le opere dichiarate da Paolo inefficaci, sono le opere della Legge compiute prima della fede (Gal 2,16); quelle che Giacomo proclama necessarie, sono le opere della carità conseguenti alla fede.
2,23 Citazione di Gen 15,6.