Gàlati
3,1 IL VANGELO DI PAOLO (3,1-4,31)
3,1-5 La salvezza mediante la fede
3,1-5 L’apostolo prima di tutto si appella all’esperienza dei Gàlati. Essi, che hanno ricevuto il dono dello Spirito di Dio grazie alla fede nel Vangelo, come possono ora dare credito a chi propone la circoncisione come via di salvezza? Dando ascolto ai nuovi predicatori e accettando la legge mosaica essi rischiano di trascurare l’esperienza dello Spirito, dono di Dio per mezzo della fede in Cristo. Il Vangelo è l’annuncio di Gesù crocifisso (1Cor 1,22-23; 2,2).
3,1-5 La salvezza mediante la fede
3,1-5 L’apostolo prima di tutto si appella all’esperienza dei Gàlati. Essi, che hanno ricevuto il dono dello Spirito di Dio grazie alla fede nel Vangelo, come possono ora dare credito a chi propone la circoncisione come via di salvezza? Dando ascolto ai nuovi predicatori e accettando la legge mosaica essi rischiano di trascurare l’esperienza dello Spirito, dono di Dio per mezzo della fede in Cristo. Il Vangelo è l’annuncio di Gesù crocifisso (1Cor 1,22-23; 2,2).
Come Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia, 7 riconoscete dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunciò ad Abramo: In te saranno benedette tutte le nazioni. 9 Di conseguenza, quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo, che credette. Quelli invece che si richiamano alle opere della Legge stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della Legge per metterle in pratica.
Fratelli, ecco, vi parlo da uomo: un testamento legittimo, pur essendo solo un atto umano, nessuno lo dichiara nullo o vi aggiunge qualche cosa. Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furono fatte le promesse. Non dice la Scrittura: "E ai discendenti", come se si trattasse di molti, ma: E alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo.
3,16 Paolo identifica la discendenza di Abramo, di cui si parla in Gen 12,7, con Cristo.
Perché allora la Legge? Essa fu aggiunta a motivo delle trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore.
3,19-29 Funzione e scopo della Legge
3,19 La Legge dà all’uomo la conoscenza del peccato, in quanto, dove non c’è Legge, non c’è trasgressione (Rm 4,15; 5,20). La Legge, pertanto, ha unicamente la funzione di custodire quelli che sono in attesa della venuta di Gesù Cristo, il quale solo può rendere liberi. Della mediazione degli angeli nella rivelazione della Legge al Sinai si parla in At 7,53 e Eb 2,2.
3,19 La Legge dà all’uomo la conoscenza del peccato, in quanto, dove non c’è Legge, non c’è trasgressione (Rm 4,15; 5,20). La Legge, pertanto, ha unicamente la funzione di custodire quelli che sono in attesa della venuta di Gesù Cristo, il quale solo può rendere liberi. Della mediazione degli angeli nella rivelazione della Legge al Sinai si parla in At 7,53 e Eb 2,2.
3,22 Nella sacra Scrittura si dice che tutti gli uomini sono sotto il dominio del peccato (nello stesso senso anche Rm 3,9-20.23).
3,24-25 Il ruolo della Legge è assimilato a quello del pedagogo, che deve controllare i figli affidatigli dal padre (1Cor 4,15).
3,27 L’espressione rivestiti di Cristo è posta in relazione con battezzati in Cristo. L’esperienza battesimale fonda la nuova identità dei credenti, che sono resi partecipi della condizione filiale di Gesù Cristo, il Figlio di Dio (4,4-7).
Note al testo