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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Altre Lettere - Ebrei - 8

Ebrei

8 Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della Maestà nei cieli,
8,1-13 Gesù e la nuova alleanza
 L’autore espone la parte centrale e capitale del suo discorso sul sacerdozio e sul sacrificio di Gesù. Egli fa un confronto con le istituzioni e il rituale del santuario ebraico, per mettere in evidenza l’efficacia del sacrificio unico e definitivo di Gesù Cristo, offerto a Dio una volta per sempre per eliminare i peccati. Perciò Gesù è costituito da Dio mediatore della nuova alleanza, annunziata dal profeta Geremia.
2ministro del santuario e della vera tenda, che il Signore, e non un uomo, ha costruito.
3Ogni sommo sacerdote, infatti, viene costituito per offrire doni e sacrifici: di qui la necessità che anche Gesù abbia qualcosa da offrire.
4Se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono quelli che offrono i doni secondo la Legge.
Questi offrono un culto che è immagine e ombra delle realtà celesti, secondo quanto fu dichiarato da Dio a Mosè, quando stava per costruire la tenda: "Guarda - disse - di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.
8,5 La tenda costruita da Mosè corrisponde al modello celeste, dove Gesù esercita il suo sacerdozio (citazione di Es 25,40).
6Ora invece egli ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l'alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse.
7Se la prima alleanza infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un'altra.
Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice:

Ecco: vengono giorni, dice il Signore,
quando io concluderò un'alleanza nuova
con la casa d'Israele e con la casa di Giuda.
8,8-12 La citazione della profezia di Ger 31,31-34 sulla nuova alleanza è un punto chiave dell’argomentazione sull’efficacia del ruolo di mediatore di Gesù Cristo.
9 Non sarà come l'alleanza che feci con i loro padri,
nel giorno in cui li presi per mano
per farli uscire dalla terra d'Egitto;
poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza,
anch'io non ebbi più cura di loro, dice il Signore.
10 E questa è l'alleanza che io stipulerò con la casa d'Israele
dopo quei giorni, dice il Signore:
porrò le mie leggi nella loro mente
e le imprimerò nei loro cuori;
sarò il loro Dio
ed essi saranno il mio popolo.
11 Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino,
né alcuno il proprio fratello, dicendo:
"Conosci il Signore!".
Tutti infatti mi conosceranno,
dal più piccolo al più grande di loro.
12 Perché io perdonerò le loro iniquità
e non mi ricorderò più dei loro peccati.

13Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antica la prima: ma, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a scomparire.


Note al testo

8,1-13 Gesù e la nuova alleanza
 L’autore espone la parte centrale e capitale del suo discorso sul sacerdozio e sul sacrificio di Gesù. Egli fa un confronto con le istituzioni e il rituale del santuario ebraico, per mettere in evidenza l’efficacia del sacrificio unico e definitivo di Gesù Cristo, offerto a Dio una volta per sempre per eliminare i peccati. Perciò Gesù è costituito da Dio mediatore della nuova alleanza, annunziata dal profeta Geremia.
8,5 La tenda costruita da Mosè corrisponde al modello celeste, dove Gesù esercita il suo sacerdozio (citazione di Es 25,40).
8,8-12 La citazione della profezia di Ger 31,31-34 sulla nuova alleanza è un punto chiave dell’argomentazione sull’efficacia del ruolo di mediatore di Gesù Cristo.