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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Apocalittica - Apocalisse - 4

Apocalisse

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 2008 4 Poi vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: "Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito".
4,1 VISIONI PROFETICHE (4,1-5,14)
 Il trono di Dio
Nova Vulgata AI4,1Post haec vidi: et ecce ostium apertum in caelo, et vox prima, quam audivi, tamquam tubae loquentis mecum dicens: “ Ascende huc, et ostendam tibi, quae oportet fieri post haec ”.
CEI 2008 Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto.
4,2 c’era un trono nel cielo: il trono è un’immagine importante dell’Apocalisse. Vi ricorre più di quaranta volte, spesso in contesti polemici nei confronti dei molti troni che gli uomini innalzano ai falsi dèi e ai poteri di questo mondo. sul trono Uno stava seduto: l’Apocalisse non descrive Dio, ma solo il suo trono e lo splendore che lo circonda. Dio è l’invisibile.
Nova Vulgata AIStatim fui in spiritu: et ecce thronus positus erat in caelo; et supra thronum sedens;
2 et ecce sedis posita erat in caelo et supra sedem sedens
CEI 2008 Colui che stava seduto era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell'aspetto a smeraldo avvolgeva il trono.
4,3 L’arcobaleno è simbolo di alleanza e di pace, come si legge nel racconto dell’alleanza di Dio con Noè dopo il diluvio (Gen 9,13).
Nova Vulgata AIet, qui sedebat, similis erat aspectu lapidi iaspidi et sardino; et iris erat in circuitu throni, aspectu similis smaragdo.
3 aspectui lapidis iaspidis et sardini | in circuitu sedis similis visioni zmaragdinae
CEI 2008 Attorno al trono c'erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d'oro sul capo.
4,4 I ventiquattro anziani partecipano al governo del mondo (i seggi) con poteri regali (le corone) ed esercitano funzioni sacerdotali (vedi 4,10; 5,8ss). Forse rappresentano la Chiesa ideale. Il loro compito è di rendere omaggio a Colui che è seduto sul trono.
Nova Vulgata AIEt in circuitu throni, viginti quattuor thronos et super thronos viginti quattuor seniores sedentes circumamictos vestimentis albis et super capita eorum coronas aureas.
4 Et in circuitu sedis sedilia viginti quattuor | et in capitibus eorum
CEI 2008 4,5Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio.
Nova Vulgata AIEt de throno procedunt fulgura et voces et tonitrua; et septem lampades ignis ardentes ante thronum, quae sunt septem spiritus Dei,
5 et septem lampades ardentes ante thronum
CEI 2008 Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d'occhi davanti e dietro.
4,6 I quattro esseri viventi, personaggi principali della corte celeste, sono esseri celesti che presiedono al governo del mondo. Gli occhi sono il simbolo dell’onniscienza e provvidenza di Dio, di cui questi angeli sono interpreti ed esecutori. Anche la funzione dei quattro viventi è di rendere omaggio all’unico Signore.
Nova Vulgata AIet in conspectu throni tamquam mare vitreum simile crystallo. Et in medio throni et in circuitu throni quattuor animalia, plena oculis ante et retro:
6 et in conspectu sedis | Et in medio sedis et in circuitu sedis
CEI 2008 4,7Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l'aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un'aquila che vola.
Nova Vulgata AI4,7et animal primum simile leoni et secundum animal simile vitulo et tertium animal habens faciem quasi hominis et quartum animal simile aquilae volanti.
CEI 2008 I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere:

"Santo, santo, santo
il Signore Dio, l'Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!".

4,8 Gli inni dell’Apocalisse riflettono, probabilmente, la preghiera liturgica della Chiesa apostolica. L’inno del v. 8 unisce il canto dei serafini di Is 6,3 al nome di Dio come viene indicato in Am 3,13 (vedi anche 4,13) nella versione greca dei LXX.
Nova Vulgata AIEt quattuor animalia singula eorum habebant alas senas, in circuitu et intus plenae sunt oculis; et requiem non habent die et nocte dicentia: “ Sanctus, sanctus, sanctus Dominus, Deus omnipotens, qui erat et qui est et qui venturus est! ”.
8 et in circuitu et intus plena sunt
CEI 2008 4,9E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli,
Nova Vulgata
AIEt cum darent illa animalia gloriam et honorem et gratiarum actionem sedenti super thronum, viventi in saecula saeculorum,
9 et honorem et benedictionem sedenti super thronum
CEI 2008 4,10i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:

Nova Vulgata AIprocidebant viginti quattuor seniores ante sedentem in throno et adorabant viventem in saecula saeculorum et mittebant coronas suas ante thronum dicentes:
10 procident | et adorabunt | et mitten
CEI 2008 "Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l'onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà esistevano e furono create".


4,11 Tu sei degno, o Signore e Dio nostro: canto di lode a Dio creatore.
Nova Vulgata
AI4,11“ Dignus es, Domine et Deus noster,
accipere gloriam et honorem et virtutem,
quia tu creasti omnia,
et propter voluntatem tuam erant et creata sunt ”.