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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Apocalittica - Apocalisse - 3

Apocalisse

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 2008 3 All'angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi:
"Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto.
3,1-6 Alla Chiesa di Sardi
3,1 La quinta lettera è indirizzata alla Chiesa di Sardi, centro a 50 chilometri a sud-est di Tiàtira. Il possesso dei sette spiriti e delle sette stelle da parte di Gesù, ne indica la divinità.
Nova Vulgata AIEt angelo ecclesiae, quae est Sardis, scribe:
     Haec dicit, qui habet septem spiritus Dei et septem stellas: Scio opera tua, quia nomen habes quod vivas, et mortuus es.
1 Et angelo ecclesiae Sardis scribe
CEI 2008 3,2Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio.
Nova Vulgata AI3,2Esto vigilans et confirma cetera, quae moritura erant, non enim invenio opera tua plena coram Deo meo;
CEI 2008 3,3Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te.
Nova Vulgata AI3,3in mente ergo habe qualiter acceperis et audieris, et serva et paenitentiam age. Si ergo non vigilaveris, veniam tamquam fur, et nescies qua hora veniam ad te.
CEI 2008 Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni.
3,4 Le vesti esprimono qualità spirituali; il bianco è simbolo del mondo celeste (Mt 28,3; Mc 9,3; At 1,10).
Nova Vulgata AI3,4Sed habes pauca nomina in Sardis, qui non inquinaverunt vestimenta sua et ambulabunt mecum in albis, quia digni sunt.
CEI 2008 Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.
3,5 Il libro della vita nell’AT indica la partecipazione ai beni messianici (Es 32,32-33; Sal 69,29; Is 4,3). Per il riconoscimento di Cristo, vedi Mt 10,32; Lc 12,8.
Nova Vulgata AI3,5Qui vicerit, sic vestietur vestimentis albis, et non delebo nomen eius de libro vitae et confitebor nomen eius coram Patre meo et coram angelis eius.
CEI 2008 3,6Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese".
Nova Vulgata
AI3,6Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis.
CEI 2008 All'angelo della Chiesa che è a Filadèlfia scrivi:
"Così parla il Santo, il Veritiero, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude e quando chiude nessuno apre.
3,7-13 Alla Chiesa di Filadèlfia
3,7 Sesta lettera, rivolta alla Chiesa di Filadèlfia, città a 45 chilometri a sud-est di Sardi. La chiave di Davide è Cristo, che ha potere supremo sulla Gerusalemme celeste; per il simbolo della chiave, vedi Is 22,22.
Nova Vulgata
AIEt angelo ecclesiae, quae est Philadelphiae, scribe:
     Haec dicit Sanctus, Verus, qui habet clavem David, qui aperit, et nemo claudet; et claudit, et nemo aperit:
7 Et angelo Philadelphiae ecclesiae scribe | Haec dicit sanctus et verus |  qui aperit et nemo cludit, qui cludit
CEI 2008 Conosco le tue opere. Ecco, ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, hai però custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome.
3,8 La porta aperta è forse l’apostolato missionario (vedi 1Cor 16,9).
Nova Vulgata AI3,8Scio opera tua — ecce dedi coram te ostium apertum, quod nemo potest claudere — quia modicam habes virtutem, et servasti verbum meum et non negasti nomen meum.
CEI 2008 3,9Ebbene, ti faccio dono di alcuni della sinagoga di Satana, che dicono di essere Giudei, ma mentiscono, perché non lo sono: li farò venire perché si prostrino ai tuoi piedi e sappiano che io ti ho amato.
Nova Vulgata AI3,9Ecce dabo de synagoga Satanae, qui dicunt se Iudaeos esse et non sunt, sed mentiuntur; ecce faciam illos, ut veniant et adorent ante pedes tuos et scient quia ego dilexi te.
CEI 2008 Poiché hai custodito il mio invito alla perseveranza, anch'io ti custodirò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra.
3,10 Gli abitanti della terra sono le nazioni idolatriche, ostili al regno di Dio (vedi cc. 8-9 e 15).
Nova Vulgata AIQuoniam servasti verbum patientiae meae, et ego te servabo ab hora tentationis, quae ventura est super orbem universum tentare habitantes in terra.
10 quae ventura est in orbem universum
CEI 2008 3,11Vengo presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona.
Nova Vulgata AI3,11Venio cito; tene quod habes, ut nemo accipiat coronam tuam.
CEI 2008 Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, dal mio Dio, insieme al mio nome nuovo.
3,12 Questo nome nuovo è un nome di Cristo, forse il Verbo di Dio di 19,13.
Nova Vulgata AI3,12Qui vicerit, faciam illum columnam in templo Dei mei, et foras non egredietur amplius, et scribam super eum nomen Dei mei et nomen civitatis Dei mei, novae Ierusalem, quae descendit de caelo a Deo meo, et nomen meum novum.
CEI 2008 3,13Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese".
Nova Vulgata
AI3,13Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis.
CEI 2008 All'angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi:
"Così parla l'Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio.
3,14-22 Alla Chiesa di Laodicèa
3,14 L’ultima lettera è indirizzata alla Chiesa di Laodicèa, città che si trovava a circa 200 chilometri a est di Èfeso. L'Amen è Cristo in quanto veritiero per eccellenza (2Cor 1,18-20); egli è anche il Principio della creazione (Gv 1,3).
Nova Vulgata
AIEt angelo ecclesiae, quae est Laodiciae, scribe:
     Haec dicit Amen, testis fidelis et verus, principium creaturae Dei:
14 Et angelo Laodiciae ecclesiae scribe|qui est principium creaturae Dei
CEI 2008 3,15Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!
Nova Vulgata AI3,15Scio opera tua, quia neque frigidus es neque calidus. Utinam frigidus esses aut calidus!
CEI 2008 3,16Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.
Nova Vulgata AISic quia tepidus es et nec calidus nec frigidus, incipiam te evomere ex ore meo.
16 Sed quia tepidus es et nec frigidus nec calidus
CEI 2008 3,17Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo.
Nova Vulgata AIQuia dicis: “Dives sum et locupletatus et nullius egeo”, et nescis quia tu es miser et miserabilis et pauper et caecus et nudus,
17 Quia dicis quod dives sum
CEI 2008 3,18Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista.
Nova Vulgata AIsuadeo tibi emere a me aurum igne probatum, ut locuples fias et vestimentis albis induaris, et non appareat confusio nuditatis tuae, et collyrium ad inunguendum oculos tuos ut videas.
18 aurum ignitum probatum | et collyrio inungue
CEI 2008 3,19Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti.
Nova Vulgata AI3,19Ego, quos amo, arguo et castigo. Aemulare ergo et paenitentiam age.
CEI 2008 3,20Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.
Nova Vulgata AI3,20Ecce sto ad ostium et pulso. Si quis audierit vocem meam et aperuerit ianuam, introibo ad illum et cenabo cum illo, et ipse mecum.
CEI 2008 3,21Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono.
Nova Vulgata AI3,21Qui vicerit, dabo ei sedere mecum in throno meo, sicut et ego vici et sedi cum Patre meo in throno eius.
CEI 2008 3,22Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese"".


Nova Vulgata
AI3,22Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis ”.