1 Timòteo
Onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; 4 ma se una vedova ha figli o nipoti, essi imparino prima ad adempiere i loro doveri verso quelli della propria famiglia e a contraccambiare i loro genitori: questa infatti è cosa gradita a Dio. 5 Colei che è veramente vedova ed è rimasta sola, ha messo la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte; 6 al contrario, quella che si abbandona ai piaceri, anche se vive, è già morta. 7 Raccomanda queste cose, perché siano irreprensibili. 8 Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele.
Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia moglie di un solo uomo, sia conosciuta per le sue opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene.
16 Se qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro, e il peso non ricada sulla Chiesa, perché questa possa venire incontro a quelle che sono veramente vedove.
I presbìteri che esercitano bene la presidenza siano considerati meritevoli di un duplice riconoscimento, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento.
5,17-25 Esortazioni ai presbìteri
5,17 Il duplice riconoscimento può riferirsi sia all’apprezzamento sia alla ricompensa.
5,17 Il duplice riconoscimento può riferirsi sia all’apprezzamento sia alla ricompensa.
23 Non bere soltanto acqua, ma bevi un po' di vino, a causa dello stomaco e dei tuoi frequenti disturbi.
24 I peccati di alcuni si manifestano prima del giudizio, e di altri dopo; 25 così anche le opere buone vengono alla luce, e quelle che non lo sono non possono rimanere nascoste.
Note al testo