Zaccaria
4,3 Due olivi: sono i due consacrati (v. 14), cioè Giosuè, sommo sacerdote, e Zorobabele, il capo politico della comunità. A quest’ultimo è destinato l’oracolo che annuncia il superamento delle difficoltà nella ricostruzione del tempio e di Gerusalemme.
6 Egli mi rispose: "Questa è la parola del Signore a Zorobabele: "Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito", dice il Signore degli eserciti! 7 Chi sei tu, o grande monte? Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli estrarrà la pietra di vertice, mentre si acclamerà: "Quanto è bella!". 8 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 9 Le mani di Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la compiranno e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. 10 Chi oserà disprezzare il giorno di così modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo in mano a Zorobabele. Le sette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che scrutano tutta la terra".
11 Quindi gli domandai: "Che cosa significano quei due olivi a destra e a sinistra del candelabro?". E aggiunsi: 12 "Quei due rami d'olivo che sono a fianco dei due canaletti d'oro, che vi stillano oro dentro?". 13 Mi rispose: "Non comprendi dunque il significato di queste cose?". E io: "No, mio signore". 14 "Questi - soggiunse - sono i due consacrati con olio che assistono il dominatore di tutta la terra".
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