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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Zaccaria - 1

Zaccaria

1 Nell'ottavo mese dell'anno secondo di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria, figlio di Berechia, figlio di Iddo:
1,1 Primo Zaccaria (1,1-8,23)
APPELLO ALLA CONVERSIONE (1,1-6
 ottavo mese dell’anno secondo: ottobre-novembre del 520.
2"Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri.
Tu dunque riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Tornate a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti.
1,3  Signore degli eserciti: nome dato di frequente a Dio in questo libro, per esaltarne la potenza e il dominio universale (vedi nota a Sal 24,10). Tornate a me: Israele appartiene a Dio; la colpa è un allontanamento da lui; la conversione è un “ritorno” (vedi ad es. Am 4,6-11).
4Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavano gridando: "Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvagie". Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, oracolo del Signore.
5Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre?
6Le parole e le leggi che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiute per i padri vostri? Essi sono tornati e hanno detto: "Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi"".
Il ventiquattro dell'undicesimo mese, cioè il mese di Sebat, l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore fu rivolta al profeta Zaccaria, figlio di Berechia, figlio di Iddo.
1,7 VISIONI E ORACOLI (1,7-6,15)
-6,15 Le visioni di Zaccaria contengono un messaggio di speranza e possono essere considerate in coppie affini. La prima e l’ottava visione mostrano il dominio universale di Dio su tutta la terra; la seconda e la terza annunciano la ricostruzione di Gerusalemme e del tempio; la quarta e la quinta prefigurano un futuro messianico, in cui, assieme al discendente di Davide, avrà un ruolo importante anche il sommo sacerdote; la sesta e la settima proclamano la punizione degli empi e l’eliminazione del peccato dal paese. L’oracolo conclusivo della sezione ha un tono messianico e propone ancora due figure, quella regale e quella sacerdotale. I cristiani leggono queste pagine alla luce della persona di Gesù, sacerdote e re (vedi Sal 110).
 Prima visione: i cavalieri
 La prima visione è sostanzialmente un annuncio di salvezza. C’è un periodo di pace (forse ci si riferisce al regno di Dario I, che ristabilì una situazione tranquilla nell’impero persiano dopo le rivolte scoppiate alla morte di Ciro) e anche per Israele si avvicina il momento della restaurazione. L’immagine dei cavalieri si ritrova in Ap 6,1-10.
1,7 Il ventiquattro dell’undicesimo mese: febbraio del 519.
Io ebbi una visione di notte. Un uomo, in groppa a un cavallo rosso, stava fra i mirti in una valle profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e bianchi.
1,8  L’uomo è un angelo; i cavalli sono messaggeri celesti.
9Io domandai: "Mio signore, che cosa significano queste cose?". L'angelo che parlava con me mi rispose: "Io ti indicherò ciò che esse significano".
10Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire: "Questi sono coloro che il Signore ha inviato a percorrere la terra".
11Si rivolsero infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli dissero: "Abbiamo percorso la terra: è tutta tranquilla".
Allora l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di avere pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!".
1,12 La cifra di settant’anni è simbolica; indica il tempo della prova, come in Ger 25,11-1229,10.
13E all'angelo che parlava con me il Signore rivolse parole buone, piene di conforto.
14Poi l'angelo che parlava con me mi disse: "Fa' sapere questo: Così dice il Signore degli eserciti: Io sono molto geloso di Gerusalemme e di Sion,
15ma ardo di sdegno contro le nazioni superbe, poiché, mentre io ero poco sdegnato, esse cooperarono al disastro.
16Perciò dice il Signore: Io di nuovo mi volgo con compassione a Gerusalemme: la mia casa vi sarà riedificata - oracolo del Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme.
17Fa' sapere anche questo: Così dice il Signore degli eserciti: Le mie città avranno sovrabbondanza di beni, il Signore consolerà ancora Sion ed eleggerà di nuovo Gerusalemme".


Note al testo

1,1 Primo Zaccaria (1,1-8,23)
APPELLO ALLA CONVERSIONE (1,1-6
 ottavo mese dell’anno secondo: ottobre-novembre del 520.
1,3  Signore degli eserciti: nome dato di frequente a Dio in questo libro, per esaltarne la potenza e il dominio universale (vedi nota a Sal 24,10). Tornate a me: Israele appartiene a Dio; la colpa è un allontanamento da lui; la conversione è un “ritorno” (vedi ad es. Am 4,6-11).
1,7 VISIONI E ORACOLI (1,7-6,15)
-6,15 Le visioni di Zaccaria contengono un messaggio di speranza e possono essere considerate in coppie affini. La prima e l’ottava visione mostrano il dominio universale di Dio su tutta la terra; la seconda e la terza annunciano la ricostruzione di Gerusalemme e del tempio; la quarta e la quinta prefigurano un futuro messianico, in cui, assieme al discendente di Davide, avrà un ruolo importante anche il sommo sacerdote; la sesta e la settima proclamano la punizione degli empi e l’eliminazione del peccato dal paese. L’oracolo conclusivo della sezione ha un tono messianico e propone ancora due figure, quella regale e quella sacerdotale. I cristiani leggono queste pagine alla luce della persona di Gesù, sacerdote e re (vedi Sal 110).
 Prima visione: i cavalieri
 La prima visione è sostanzialmente un annuncio di salvezza. C’è un periodo di pace (forse ci si riferisce al regno di Dario I, che ristabilì una situazione tranquilla nell’impero persiano dopo le rivolte scoppiate alla morte di Ciro) e anche per Israele si avvicina il momento della restaurazione. L’immagine dei cavalieri si ritrova in Ap 6,1-10.
1,7 Il ventiquattro dell’undicesimo mese: febbraio del 519.
1,8  L’uomo è un angelo; i cavalli sono messaggeri celesti.
1,12 La cifra di settant’anni è simbolica; indica il tempo della prova, come in Ger 25,11-1229,10.