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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Siracide - 27

Siracide

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Nova Vulgata

CEI 2008 27 Per amore del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire volta lo sguardo.
27,1

27,8b NVg (27,9cd) aggiunge: e abiterai con lei e ti proteggerà in eterno, / e nel giorno del giudizio troverai un valido sostegno
27,20b NVg (27,22c) aggiunge: e la sua anima è ferita
27,26a NVg (27,29b) aggiunge: e chi colloca una pietra davanti al suo prossimo vi inciampa

Nova Vulgata EccliPropter lucrum multi deliquerunt;
et, qui quaerit locupletari, avertet oculum suum.
La: 9cd. 23a. 29b
CEI 2008 27,2Fra le giunture delle pietre si conficca un piolo,
tra la compera e la vendita s'insinua il peccato.
Nova Vulgata
Eccli27,2Sicut in medio compaginis lapidum palus figitur,
sic et inter medium venditionis et emptionis constringitur peccatum.
CEI 2008 27,3Se non ti afferri con forza al timore del Signore,
la tua casa andrà presto in rovina.

CEI 2008 Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti;
così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
27,4-7 La parola
Nova Vulgata
Eccli27,4Si non in timore Domini tenueris te,
instanter cito subvertetur domus tua.
CEI 2008 27,5I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.
Nova Vulgata
Eccli27,5Sicut in percussura cribri remanent quisquiliae,
sic peripsemata hominis in cogitatu illius.
CEI 2008 27,6Il frutto dimostra come è coltivato l'albero,
così la parola rivela i pensieri del cuore.
Nova Vulgata
Eccli27,6Vasa figuli probat fornax,
et homines iustos tentatio tribulationis.
CEI 2008 27,7Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.

Nova Vulgata
Eccli27,7Sicut rusticationem ligni ostendit fructus illius,
sic verbum ex cogitatu cordis hominis.
CEI 2008 27,8Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
Nova Vulgata Eccli27,8Ante sermonem non laudes virum:
haec enim tentatio est hominum.
CEI 2008 27,9Gli uccelli sostano presso i loro simili,
la verità ritorna a quelli che fanno cose giuste.
Nova Vulgata
Eccli27,9Si sequaris iustitiam, apprehendes illam
et indues quasi poderem honoris
et inhabitabis cum ea, et proteget te in sempiternum,
et in die agnitionis invenies firmamentum.
CEI 2008 27,10Il leone insidia la preda,
così il peccato coloro che fanno cose ingiuste.
Nova Vulgata
Eccli27,10Volatilia ad sibi similia conveniunt,
et veritas ad eos, qui operantur illam, revertetur.
CEI 2008 27,11Nel discorso del pio c'è sempre saggezza,
ma lo stolto muta come la luna.
Nova Vulgata
Eccli27,11Leo venationi insidiatur semper,
sic peccata operantibus iniquitates.
CEI 2008 27,12Tra gli insensati non perdere tempo,
tra i saggi invece férmati a lungo.
Nova Vulgata
Eccli27,12Loquela timorati semper in sapientia manet;
stultus autem sicut luna mutatur.
CEI 2008 27,13Il parlare degli stolti è un orrore,
essi ridono tra i bagordi del peccato.
Nova Vulgata
Eccli27,13In medio insensatorum serva tempus,
in medio autem cogitantium assiduus esto.
CEI 2008 27,14Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli,
e i loro litigi fanno turare gli orecchi.
Nova Vulgata
Eccli27,14Loquela stultorum odiosa,
et risus illorum in deliciis peccati.
CEI 2008 27,15Spargimento di sangue è la rissa dei superbi,
ed è penoso ascoltare le loro invettive.

Nova Vulgata
Eccli27,15Loquacitas multum iurantis horripilationem capiti statuet,
et rixa illorum obturatio aurium.
CEI 2008 Chi svela i segreti perde l'altrui fiducia
e non trova più un amico per il suo cuore.
27,16-21 Saper mantenere i segreti
Nova Vulgata
Eccli27,16Effusio sanguinis rixa superborum,
et maledictio illorum auditus gravis.
CEI 2008 27,17Ama l'amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti,
non corrergli dietro,
Nova Vulgata
Eccli27,17Qui denudat arcana, amici fidem perdit
et non inveniet amicum ad animum suum:
CEI 2008 27,18perché, come chi ha perduto uno che è morto,
così tu hai perduto l'amicizia del tuo prossimo.
Nova Vulgata
Eccli27,18dilige amicum et coniungere fide cum illo;
CEI 2008 27,19Come un uccello che ti sei fatto scappare di mano,
così hai lasciato andare il tuo amico e non lo riprenderai.
Nova Vulgata
Eccli27,19quod, si denudaveris absconsa illius,
non persequeris post eum.
CEI 2008 27,20Non inseguirlo, perché ormai è lontano,
è fuggito come una gazzella dal laccio.
Nova Vulgata
Eccli27,20Sicut enim homo, qui extulit mortuum suum,
sic et qui perdit amicitiam proximi sui;
CEI 2008 27,21Perché si può fasciare una ferita
e un'ingiuria si può riparare,
ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.

Nova Vulgata
Eccli27,21et sicut qui dimittit avem de manu sua,
sic dereliquisti proximum tuum et non eum capies.
CEI 2008 Chi ammicca con l'occhio trama il male,
ma chi lo conosce si allontana da lui.
27,22-29 L’ipocrisia
Nova Vulgata
Eccli27,22Non illum sequaris, quoniam longe abest;
effugit enim quasi caprea de laqueo,
quoniam vulnerata est anima eius;
CEI 2008 27,23Davanti a te la sua bocca è dolce
e ammira i tuoi discorsi,
ma alle tue spalle cambierà il suo parlare
e porrà inciampo alle tue parole.
Nova Vulgata
Eccli27,23ultra eum non poteris colligare.
Et maledicti est concordatio,
CEI 2008 27,24Io odio molte cose, ma nessuna quanto lui,
anche il Signore lo ha in odio.
Nova Vulgata
Eccli27,24denudare autem amici mysteria
amputatio spei est.
CEI 2008 27,25Chi scaglia un sasso in alto, se lo tira sulla testa,
e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra.
Nova Vulgata
Eccli27,25Annuens oculo fabricat iniqua; qui novit eum, recedet ab illo.
CEI 2008 27,26Chi scava una fossa vi cade dentro,
chi tende un laccio vi resta preso.
Nova Vulgata
Eccli27,26In conspectu oculorum tuorum condulcabit os suum
et super sermones tuos admirabitur;
novissime autem pervertet os suum
et in verbis tuis dabit scandalum.
CEI 2008 27,27Il male si ritorce su chi lo fa,
egli non sa neppure da dove gli venga.
Nova Vulgata
Eccli27,27Multa odivi et non coaequavi ei,
et Dominus odiet illum.
CEI 2008 27,28Derisione e insulto per il superbo,
la vendetta, come un leone, lo attende al varco.
Nova Vulgata
Eccli27,28Qui in altum mittit lapidem, super caput eius cadet,
et plaga dolosa dolosi dividet vulnera.
CEI 2008 27,29Sono presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii,
il dolore li consumerà prima della loro morte.

Nova Vulgata Eccli27,29Qui foveam fodit, incidet in eam,
et, qui statuit lapidem proximo, offendet in eo,
et, qui laqueum alii ponit, capietur in illo.
CEI 2008 Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.


27,30-28,7 - Sappi perdonare al tuo prossimo
Nova Vulgata
Eccli27,30Facienti nequissimum consilium, super ipsum devolvetur,
et non agnoscet, unde adveniat illi.