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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Sapienza - 12

Sapienza

CEI 2008 Torna al libro

NT greco

CEI 2008 12 12,1 Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
CEI 2008 12,2Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.
CEI 2008 Tu hai odiato gli antichi abitanti della tua terra santa,
12,3-8 La moderazione di Dio verso i Cananei
CEI 2008 perché compivano delitti ripugnanti,
pratiche di magia e riti sacrileghi.
12,4-5 compivano delitti ripugnanti: vengono elencate alcune abominevoli usanze (sacrifici umani, magia, infanticidio, cannibalismo) di cui erano accusati i Cananei (vedi Lv 18,21Dt 18,9-142Re 3,2723,10).
CEI 2008 12,5Questi spietati uccisori dei loro figli,
divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue,
iniziati in orgiastici riti,
CEI 2008 12,6genitori che uccidevano vite indifese,
hai voluto distruggere per mezzo dei nostri padri,
CEI 2008 12,7perché la terra a te più cara di tutte
ricevesse una degna colonia di figli di Dio.
CEI 2008 12,8Ma hai avuto indulgenza anche di costoro, perché sono uomini,
mandando loro vespe come avanguardie del tuo esercito,
perché li sterminassero a poco a poco.
CEI 2008 Pur potendo in battaglia dare gli empi nelle mani dei giusti,
oppure annientarli all'istante
con bestie terribili o con una parola inesorabile,
12,9-18  La bontà di Dio spinge alla conversione
CEI 2008 12,10giudicando invece a poco a poco, lasciavi posto al pentimento,
sebbene tu non ignorassi che la loro razza era cattiva
e la loro malvagità innata,
e che la loro mentalità non sarebbe mai cambiata,
CEI 2008 perché era una stirpe maledetta fin da principio;
e non perché avessi timore di qualcuno
tu concedevi l'impunità per le cose in cui avevano peccato.
12,11 stirpe maledetta: richiama la vicenda narrata in Gen 9,20-27, dove Noè aveva maledetto Canaan, figlio di Cam e capostipite dei Cananei.
CEI 2008 12,12E chi domanderà: "Che cosa hai fatto?",
o chi si opporrà a una tua sentenza?
Chi ti citerà in giudizio
per aver fatto perire popoli che tu avevi creato?
Chi si costituirà contro di te
come difensore di uomini ingiusti?
CEI 2008 12,13Non c'è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall'accusa di giudice ingiusto.
CEI 2008 12,14Né un re né un sovrano potrebbero affrontarti
in difesa di quelli che hai punito.
CEI 2008 12,15Tu, essendo giusto, governi tutto con giustizia.
Consideri incompatibile con la tua potenza
condannare chi non merita il castigo.
CEI 2008 12,16La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
CEI 2008 12,17Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l'insolenza di coloro che pur la conoscono.
CEI 2008 12,18Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
CEI 2008 Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
12,19-27 ... ed è un esempio per tutti
CEI 2008 12,20Se infatti i nemici dei tuoi figli, pur meritevoli di morte,
tu hai punito con tanto riguardo e indulgenza,
concedendo tempo e modo per allontanarsi dalla loro malvagità,
CEI 2008 12,21con quanta maggiore attenzione hai giudicato i tuoi figli,
con i cui padri concludesti, giurando,
alleanze di così buone promesse!
CEI 2008 12,22Mentre dunque correggi noi,
tu colpisci i nostri nemici in tanti modi,
perché nel giudicare riflettiamo sulla tua bontà
e ci aspettiamo misericordia, quando siamo giudicati.
CEI 2008 12,23Perciò quanti vissero ingiustamente con stoltezza
tu li hai tormentati con i loro stessi abomini.
CEI 2008 12,24Essi si erano allontanati troppo sulla via dell'errore,
scambiando per dèi gli animali più abietti e più ripugnanti,
ingannati come bambini che non ragionano.
CEI 2008 12,25Per questo, come a fanciulli irragionevoli,
hai mandato un castigo per prenderti gioco di loro.
CEI 2008 12,26Ma chi non si lascia correggere da punizioni derisorie,
sperimenterà un giudizio degno di Dio.
CEI 2008 12,27Infatti, soffrendo per questi animali, s'indignavano
perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dèi,
e capirono e riconobbero il vero Dio,
che prima non avevano voluto conoscere.
Per questo la condanna suprema si abbatté su di loro.