Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

CEI2008

CEI 2008

Capitoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
BibbiaEDU-logo

CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Sapienza - 11

Sapienza

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 2008 11 La sapienza favorì le loro imprese
per mezzo di un santo profeta.
11,1-3 La sapienza ha guidato Israele nel deserto
Nova Vulgata Sap11,1Direxit opera eorum
in manibus prophetae sancti.
CEI 2008 11,2Attraversarono un deserto inospitale,
fissarono le tende in terreni impraticabili,
Nova Vulgata
Sap11,2Iter fecerunt per deserta, quae non habitabantur,
et in locis inviis fixerunt casas;
CEI 2008 11,3resistettero agli avversari, respinsero i nemici.
Nova Vulgata
Sap11,3steterunt contra hostes
et de inimicis se vindicaverunt.
CEI 2008 Ebbero sete e ti invocarono
e fu data loro acqua da una rupe scoscesa,
rimedio alla sete da una dura roccia.
11,4-14  L’acqua: castigo per gli Egiziani, beneficio per gli Israeliti
 La sorte dei giusti, rappresentati idealmente negli Ebrei, e quella degli empi, simboleggiati negli Egiziani, sono spiegate mediante l’enunciazione di un principio: Ciò che era servito a punire i loro nemici, per loro, nel bisogno, fu strumento di favori (v. 5); ossia: lo stesso elemento, utile a chi è fedele a Dio, è strumento di castigo a chi si oppone a lui. Questo principio è alla base dell’interpretazione delle “piaghe”: ciò che era servito a Dio per punire gli Egiziani, diveniva fonte di salvezza per gli Israeliti.
Nova Vulgata
Sap11,4Sitierunt et invocaverunt te;
et data est illis aqua de petra altissima
et remedium sitis de lapide duro.
CEI 2008 11,5Ciò che era servito a punire i loro nemici,
per loro, nel bisogno, fu strumento di favori.
Nova Vulgata
Sap11,5Per quae enim poenas passi sunt inimici illorum,
per haec, cum illis deessent, bene cum illis actum est.
CEI 2008 Invece dello sgorgare perenne di un fiume,
reso torbido da putrido sangue
11,6 dallo sgorgare perenne di un fiume: allusione all’acqua mutata in sangue, come si legge in Es 7,17-21.
Nova Vulgata
Sap11,6Nam pro fonte quidem perennis fluminis,
tabescente sanguine turbidi
CEI 2008 11,7in punizione di un decreto infanticida,
contro ogni speranza tu desti loro acqua abbondante,
Nova Vulgata
Sap11,7in traductionem decreti infanticidae,
dedisti illis abundantem aquam insperate
CEI 2008 11,8mostrando attraverso la sete di allora
come avevi punito i loro avversari.
Nova Vulgata
Sap11,8ostendens per sitim, quae tunc fuit,
quemadmodum adversarios excruciares.
CEI 2008 11,9Difatti, messi alla prova,
sebbene puniti con misericordia,
compresero come gli empi, giudicati nella collera,
erano stati tormentati;
Nova Vulgata
Sap11,9Cum enim tentati sunt,
etsi cum misericordia disciplinam accipientes,
scierunt quemadmodum cum ira iudicati
impii tormenta paterentur.
CEI 2008 11,10perché tu provasti gli uni come un padre che corregge,
mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna.
Nova Vulgata
Sap11,10Hos quidem tamquam pater monens probasti,
illos autem tamquam durus rex condemnans tormento interrogasti.
CEI 2008 11,11Lontani o vicini erano ugualmente tribolati,
Nova Vulgata
Sap11,11Absentes enim et praesentes similiter torquebantur;
CEI 2008 11,12perché li colse un duplice dolore
e un sospiro per i ricordi del passato.
Nova Vulgata
Sap11,12duplex enim illos acceperat taedium
et gemitus cum memoria praeteritorum.
CEI 2008 11,13Quando infatti seppero che dal loro castigo quelli erano beneficati,
si accorsero della presenza del Signore;
Nova Vulgata
Sap11,13Cum enim audirent per sua tormenta
bene secum agi,
senserunt Dominum.
CEI 2008 poiché colui che prima avevano esposto e poi deriso,
al termine degli avvenimenti dovettero ammirarlo,
dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti.
11,14 colui che prima avevano esposto: il riferimento è a Mosè.
Nova Vulgata
Sap11,14Quem enim in expositione olim proiectum reiecerunt deridentes,
in finem eventuum mirati sunt,
non similiter iustis sitientes.
CEI 2008 In cambio dei ragionamenti insensati della loro ingiustizia,
in cui, errando, rendevano onori divini
a rettili senza parola e a bestie spregevoli,
tu inviasti contro di loro come punizione
una moltitudine di animali irragionevoli,
11,15-22  La moderazione di Dio nel castigare gli Egiziani
 Questo richiamo alla moderazione di Dio è frequente nella riflessione che l’autore fa sulle vicende dell’esodo. Anche se nel v. 16 viene affermato il principio secondo il quale con le cose con cui uno pecca, con quelle viene punito, tuttavia è ribadita la pazienza di Dio, amante della vita (v. 26).
Nova Vulgata
Sap11,15Pro cogitationibus autem insensatis iniquitatis illorum,
in quibus errantes colebant mutos serpentes et bestias supervacuas,
immisisti illis multitudinem mutorum animalium in vindictam,
CEI 2008 11,16perché capissero che con le cose con cui uno pecca,
con quelle viene punito.
Nova Vulgata
Sap11,16ut scirent quia, per quae peccat quis, per haec et torquetur.
CEI 2008 11,17Non era certo in difficoltà la tua mano onnipotente,
che aveva creato il mondo da una materia senza forma,
a mandare loro una moltitudine di orsi o leoni feroci
Nova Vulgata
Sap11,17Non enim impossibilis erat omnipotens manus tua,
quae creavit orbem terrarum ex materia informi,
immittere illis multitudinem ursorum aut audaces leones
CEI 2008 11,18o bestie molto feroci, prima sconosciute e create da poco,
che esalano un alito infuocato
o emettono un crepitìo di vapore
o sprizzano terribili scintille dagli occhi,
Nova Vulgata
Sap11,18aut recens conditas ira plenas ignotas bestias
aut vaporem igneum spirantes
aut fumi fremitum proferentes
aut horrendas ab oculis scintillas fulgurantes,
CEI 2008 11,19delle quali non solo l'assalto poteva sterminarli,
ma lo stesso aspetto terrificante poteva annientarli.
Nova Vulgata
Sap11,19quarum non solum laesura poterat illos exterminare,
sed et aspectus per timorem occidere.
CEI 2008 11,20Anche senza queste potevano cadere con un soffio,
perseguitati dalla giustizia
e dispersi dal tuo soffio potente,
ma tu hai disposto ogni cosa con misura, calcolo e peso.
Nova Vulgata
Sap11,20Sed et sine his uno spiritu poterant occidi,
persecutionem passi a iustitia,
et dispersi per spiritum virtutis tuae.
Sed omnia in mensura et numero et pondere disposuisti.
CEI 2008 11,21Prevalere con la forza ti è sempre possibile;
chi si opporrà alla potenza del tuo braccio?
Nova Vulgata
Sap11,21Multum enim valere tibi soli subest semper,
et virtuti brachii tui quis resistet?
CEI 2008 11,22Tutto il mondo, infatti, davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Nova Vulgata
Sap11,22Quoniam tamquam momentum staterae,
sic est ante te totus orbis terrarum,
et tamquam gutta roris antelucani, quae descendit in terram.
CEI 2008 Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
11,23-12,2 - Bontà e compassione di Dio
Nova Vulgata
Sap11,23Sed misereris omnium, quia omnia potes;
et dissimulas peccata hominum propter paenitentiam.
CEI 2008 11,24Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure formata.
Nova Vulgata
Sap11,24Diligis enim omnia, quae sunt,
et nihil odisti eorum, quae fecisti;
nec enim, si odisses, aliquid constituisses.
CEI 2008 11,25Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l'avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all'esistenza?
Nova Vulgata
Sap11,25Quomodo autem posset aliquid permanere, nisi tu voluisses?
Aut, quod a te vocatum non esset, conservaretur?
CEI 2008 11,26Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.


Nova Vulgata
Sap11,26Parcis autem omnibus, quoniam tua sunt,
Domine, qui amas animas.