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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 8

Salmi

LA GLORIA DI DIO E LA DIGNITÀ DELL’UOMO
8 Al maestro del coro. Su "I torchi". Salmo. Di Davide.

8,1 Allo stupore che suscita il creato, si unisce un senso di ammirazione per la bontà paterna di Dio, sottolineata dalle espressioni opera delle tue dita… opere delle tue mani (vv. 4.7). In questo inno, che la lettura cristiana applica a Cristo (1Cor 15,27; Ef 1,22; Eb 2,6-8), l’uomo, pur nella sua fragilità e debolezza (v. 5), appare con tutta la dignità di immagine e somiglianza di Dio, re e signore del creato (vv. 6-9; vedi Gen 1,26-28).
8,1 I torchi: forse allusione a un canto di vendemmia, che offriva la melodia al salmo.
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,

8,2 Il nome, nella Bibbia, equivale spesso alla persona. Qui designa Dio stesso.
3 con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

4 Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,

5 che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi?

Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.

8,6 di un dio: LXX, Vg e NVg traducono “degli angeli”, interpretando l’ebraico elohim come corte celeste, sminuendo però il paragone fondato sull’idea dell’uomo immagine di Dio.
7 Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:

8 tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,

9 gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

10 O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!



Note al testo

8,1 Allo stupore che suscita il creato, si unisce un senso di ammirazione per la bontà paterna di Dio, sottolineata dalle espressioni opera delle tue dita… opere delle tue mani (vv. 4.7). In questo inno, che la lettura cristiana applica a Cristo (1Cor 15,27; Ef 1,22; Eb 2,6-8), l’uomo, pur nella sua fragilità e debolezza (v. 5), appare con tutta la dignità di immagine e somiglianza di Dio, re e signore del creato (vv. 6-9; vedi Gen 1,26-28).
8,1 I torchi: forse allusione a un canto di vendemmia, che offriva la melodia al salmo.
8,2 Il nome, nella Bibbia, equivale spesso alla persona. Qui designa Dio stesso.
8,6 di un dio: LXX, Vg e NVg traducono “degli angeli”, interpretando l’ebraico elohim come corte celeste, sminuendo però il paragone fondato sull’idea dell’uomo immagine di Dio.