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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 53

Salmi

LA CONDOTTA DEI MALVAGI
53 Al maestro del coro. Su "Macalàt". Maskil. Di Davide.

53,1 Simile al Sal 14, dal quale differisce per qualche variante (vedi il v. 6 e 14,5-6 ), questa composizione di stile sapienziale ripropone la condanna che Dio riserva a chi pensa di sottrarsi alla sua presenza per compiere il male e agire con perfidia.
53,1 Macalàt: termine che ricorre anche in Sal 88,1; potrebbe indicare la tonalità di una melodia particolare (in Gen 28,9 compare come nome di persona).
2 Lo stolto pensa: "Dio non c'è".
Sono corrotti, fanno cose abominevoli:
non c'è chi agisca bene.

3 Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo
per vedere se c'è un uomo saggio,
uno che cerchi Dio.

4 Sono tutti traviati, tutti corrotti;
non c'è chi agisca bene, neppure uno.

5 Non impareranno dunque tutti i malfattori
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano Dio?

6 Ecco, hanno tremato di spavento
là dove non c'era da tremare.
Sì, Dio ha disperso le ossa degli aggressori,
sono confusi perché Dio li ha respinti.

7 Chi manderà da Sion la salvezza d'Israele?
Quando Dio ristabilirà la sorte del suo popolo,
esulterà Giacobbe e gioirà Israele.





Note al testo

53,1 Simile al Sal 14, dal quale differisce per qualche variante (vedi il v. 6 e 14,5-6 ), questa composizione di stile sapienziale ripropone la condanna che Dio riserva a chi pensa di sottrarsi alla sua presenza per compiere il male e agire con perfidia.
53,1 Macalàt: termine che ricorre anche in Sal 88,1; potrebbe indicare la tonalità di una melodia particolare (in Gen 28,9 compare come nome di persona).