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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 32

Salmi

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Nova Vulgata

LA GIOIA DEL PECCATORE PERDONATO
CEI 2008 32 Di Davide. Maskil.

Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.

32,1 L’orante esprime tutta la sua gioia per il perdono ricevuto dal Signore, che è anche guarigione dallo stato di malattia in cui egli si trovava, secondo la concezione che vede uno stretto legame tra malattia e peccato, colpa e sofferenza. Questo canto di ringraziamento è stato accolto nella tradizione della Chiesa tra i sette “salmi penitenziali” (vedi Sal 6). Paolo, nella lettera ai Romani, vi si ispira per parlare della salvezza che Dio offre, in Cristo, a ogni uomo (Rm 4,6-8).
32,1 Maskil: termine ebraico di difficile interpretazione (alcuni, ad es., lo intendono come “insegnamento”, altri come “poema”).
Nova Vulgata
Ps32,1David. Maskil.

Beatus, cui remissa est iniquitas

et obtectum est peccatum.
CEI 2008 32,2 Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Nova Vulgata
Ps32,2Beatus vir, cui non imputavit Dominus delictum,

nec est in spiritu eius dolus.
 
CEI 2008 32,3 Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre ruggivo tutto il giorno.

Nova Vulgata
Ps32,3Quoniam tacui, inveteraverunt ossa mea,

dum rugirem tota die.
CEI 2008 32,4 Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come nell'arsura estiva si inaridiva il mio vigore.

Nova Vulgata
Ps32,4Quoniam die ac nocte gravata est super me manus tua,

immutatus est vigor meus in ardoribus aestatis.
 
CEI 2008 32,5 Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: "Confesserò al Signore le mie iniquità"
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Nova Vulgata
Ps32,5Peccatum meum cognitum tibi feci

et delictum meum non abscondi.

Dixi: «Confitebor adversum me iniquitatem meam Domino».

Et tu remisisti impietatem peccati mei.
 
CEI 2008 Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell'angoscia;
quando irromperanno grandi acque
non potranno raggiungerlo.

32,6 grandi acque: immagine di grave pericolo e di morte (vedi Sal 18,17).
Nova Vulgata
Ps32,6Propter hoc orabit ad te omnis sanctus in tempore opportuno.

Et in diluvio aquarum multarum

ad eum non approximabunt.
CEI 2008 32,7 Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall'angoscia,
mi circondi di canti di liberazione:

Nova Vulgata
Ps32,7Tu es refugium meum, a tribulatione conservabis me;

exsultationibus salutis circumdabis me.
 
CEI 2008 32,8 "Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire;
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.

Nova Vulgata
Ps32,8Intellectum tibi dabo et instruam te in via, qua gradieris;

firmabo super te oculos meos.
CEI 2008 32,9 Non siate privi d'intelligenza come il cavallo e come il mulo:
la loro foga si piega con il morso e le briglie,
se no, a te non si avvicinano".

Nova Vulgata
PsNolite fieri sicut equus et mulus,

quibus non est intellectus;

in camo et freno si accedis ad constringendum,

non approximant ad te.
 
9 Si accedis – Quae dictio probatur, si legitur dwj (adūj, ptc. pass. ex ādāh’, quod idem valet atque appropinquare, progredi). Cfr. Iob 28,8 et lexica; praeterea in primo versu eiusdem Psalmi duo participia nĕśūj et kĕsūj eandem formam praeferunt
CEI 2008 32,10 Molti saranno i dolori del malvagio,
ma l'amore circonda chi confida nel Signore.

Nova Vulgata
Ps32,10Multi dolores impii,

sperantem autem in Domino misericordia circumdabit.
 
CEI 2008 32,11 Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!