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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 137

Salmi

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CEI 1974

IL CANTO DELL'ESULE
CEI 2008 137 Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.

137,1 L'antitesi Sion/Gerusalemme e Babilonia/Edom e la contrapposizione tra il verbo ricordare e il verbo dimenticare, costituiscono il filo conduttore di questo inno, che alcuni classificano tra i “canti di Sion” (vedi nota a Sal 46), mentre altri collocano tra le lamentazioni collettive. Il salmista, da una parte, ha vivo il ricordo dell’esilio in Babilonia, dall’altra avverte il profondo legame che lo unisce a Gerusalemme/Sion, cuore della sua fede.
137,1 i fiumi di Babilonia: il Tigri e l’Eufrate con i loro canali.
CEI 1974 Sal Sui fiumi di Babilonia,
là sedevamo piangendo
al ricordo di Sion.
136,1 Celebre Salmo della nostalgia degli esuli di Babilonia per la Città di Dio.
CEI 2008 137,2 Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre,

CEI 1974 Sal136,2 Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.
CEI 2008 137,3 perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
"Cantateci canti di Sion!".

CEI 1974 Sal136,3 Là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
canzoni di gioia, i nostri oppressori:
"Cantateci i canti di Sion!".
CEI 2008 137,4 Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?

CEI 1974 Sal136,4 Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
CEI 2008 137,5 Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra;

CEI 1974 Sal136,5 Se ti dimentico, Gerusalemme,
si paralizzi la mia destra;
CEI 2008 137,6 mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

CEI 1974 Sal136,6 mi si attacchi la lingua al palato,
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
CEI 2008 Ricòrdati, Signore, dei figli di Edom,
che, nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: "Spogliatela, spogliatela
fino alle sue fondamenta!".

137,7 Gli Edomiti si unirono ai Babilonesi nel distruggere e saccheggiare Gerusalemme (vedi Lam 4,21-22; Abd 9-16).
CEI 1974 Sal Ricordati, Signore, dei figli di Edom,
che nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: "Distruggete, distruggete
anche le sue fondamenta".
136,7 Al tempo della catastrofe di Gerusalemme nel 587, gli Edomiti si unirono ai Babilonesi nel saccheggio: cfr la profezia di Abd; cfr. Lam 4, 21.22.
CEI 2008 Figlia di Babilonia devastatrice,
beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.

137,8-9 Figlia di Babilonia: un appellativo per indicare il popolo babilonese, personificato. La maledizione qui racchiusa si rifà alla legge del taglione (Es 21,23-24). Sfracellare i bambini contro la pietra era un modo barbaro e crudele di vendicarsi sui vinti (2Re 8,12; Is 14,22; Os 14,1; Na 3,10). Vedi anche nota a Sal 109.
CEI 1974 Sal Figlia di Babilonia devastatrice,
beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
136,8 Figlia di Babilonia è il popolo babilonese.
CEI 2008 137,9 Beato chi afferrerà i tuoi piccoli
e li sfracellerà contro la pietra.



CEI 1974 Sal Beato chi afferrerà i tuoi piccoli
e li sbatterà contro la pietra.
136,9 L'autore chiede che il nemico sia sconfitto; per questa atrocità bellica cfr 2 Re 8, 12. cfr. Is 13, 16. cfr. Os 14, 1. cfr. Na 3, 10. cfr. Ger 51, 22-25.