CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 130
Salmi
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Nova Vulgata
SALMO 130 (129)
( 130,1-130,8 )
ATTESA DEL PERDONO E DELLA SALVEZZA DEL SIGNORE
( 130,1-130,8 )
CEI 2008
130
Canto delle salite.
Dal profondo a te grido, o Signore;
Dal profondo a te grido, o Signore;
130,1
L'undicesimo “canto delle salite” è molto caro alla tradizione cristiana, che ama chiamarlo con le parole iniziali della versione latina, De profundis, e lo ha inserito nei sette “salmi penitenziali” (vedi Sal 6), usandolo nella liturgia funebre (ma questo non è il significato originario del salmo). Dall’esperienza del peccato e del dolore, l’orante e la sua comunità guardano a Dio come alla fonte del perdono e all’unica speranza di sopravvivenza.
CEI 2008
130,2 Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Nova Vulgata
Ps130,2Domine, exaudi vocem meam.
Fiant aures tuae intendentes
in vocem deprecationis meae.
Ps130,2Domine, exaudi vocem meam.
Fiant aures tuae intendentes
in vocem deprecationis meae.
CEI 2008
130,6 L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora.
Più che le sentinelle l'aurora,
più che le sentinelle all'aurora.
Più che le sentinelle l'aurora,
CEI 2008
130,7 Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Nova Vulgata
Ps130,7speret Israel in Domino,
quia apud Dominum misericordia,
et copiosa apud eum redemptio.
Ps130,7speret Israel in Domino,
quia apud Dominum misericordia,
et copiosa apud eum redemptio.