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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Proverbi - 27

Proverbi

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Nova Vulgata

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CEI 2008 27 Non vantarti del domani,
perché non sai neppure che cosa genera l'oggi.
27,1-4 Vanità, ira e gelosia
Nova Vulgata
Prv27,1Ne glorieris in crastinum

ignorans, quid superventura pariat dies.
CEI 2008 27,2Ti lodi un estraneo e non la tua bocca,
uno sconosciuto e non le tue labbra.
Nova Vulgata
Prv27,2Laudet te alienus et non os tuum,

extraneus et non labia tua.
CEI 2008 27,3La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più d'entrambi la collera dello stolto.
Nova Vulgata
Prv27,3Grave est saxum et onerosa arena,

sed ira stulti utroque gravior.
CEI 2008 27,4L'ira è crudele, il furore è impetuoso,
ma alla gelosia chi può resistere?
Nova Vulgata
Prv27,4Saevitas et erumpens furor,

et coram zelo consistere quis poterit?
CEI 2008 Meglio un rimprovero aperto
che un amore nascosto.
27,5-27 L’amicizia e la cura delle cose
Nova Vulgata
Prv27,5Melior est manifesta correptio

quam amor absconditus.
CEI 2008 27,6Leali sono le ferite di un amico,
ingannevoli i baci di un nemico.
Nova Vulgata
Prv27,6Veriora sunt vulnera diligentis

quam fraudulenta oscula odientis.
CEI 2008 27,7Lo stomaco sazio disprezza il miele,
per lo stomaco affamato anche l'amaro è dolce.
Nova Vulgata
Prv27,7Anima saturata calcabit favum,

et anima esuriens etiam amarum pro dulci sumet.
CEI 2008 27,8Come un uccello che vola lontano dal nido,
così è l'uomo che va errando lontano da casa.
Nova Vulgata
Prv27,8Sicut avis transmigrans de nido suo,

sic vir errans longe a loco suo.
CEI 2008 27,9Profumo e incenso allietano il cuore
e il consiglio dell'amico addolcisce l'animo.
Nova Vulgata
Prv27,9Unguento et ture delectatur cor

et dulcedine amici in consilio ex animo.
CEI 2008 27,10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
Nova Vulgata
Prv27,10Amicum tuum et amicum patris tui ne dimiseris

et domum fratris tui ne ingrediaris in die afflictionis tuae.

Melior est vicinus iuxta quam frater procul.
CEI 2008 27,11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore;
così avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
Nova Vulgata
Prv27,11Stude sapientiae, fili mi, et laetifica cor meum,

ut possim exprobranti mihi respondere sermonem.
CEI 2008 27,12L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
Nova Vulgata
Prv27,12Astutus videns malum absconditus est;

simplices transeuntes multati sunt.
CEI 2008 27,13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo,
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
Nova Vulgata
PrvTolle vestimentum eius, qui spopondit pro extraneo,

et pro alienis aufer ei pignus.
13 Alienis – Lege cum Gr
CEI 2008 Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
27,14 Chi benedice il prossimo…: un richiamo a non esagerare nelle lodi.
Nova Vulgata
Prv27,14Qui benedicit proximo suo voce grandi mane consurgens,

maledictio reputabitur ei.
CEI 2008 27,15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa si rassomigliano:
Nova Vulgata
Prv27,15Tecta perstillantia in die frigoris

et litigiosa mulier comparantur;
CEI 2008 27,16chi vuole trattenerla, trattiene il vento
e raccoglie l'olio con la mano destra.
Nova Vulgata
Prv27,16qui retinet eam, quasi qui ventum teneat,

et oleum dextera sua tenere reperietur.
CEI 2008 27,17Il ferro si aguzza con il ferro
e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno.
Nova Vulgata
PrvFerrum ferro exacuitur,

et homo exacuit faciem amici sui.
17 Exacuitur – Lege cum Vg et Targ juḥād
Exacuit – Lege cum Gr, Syr, Vg et Targ jāḥēd
CEI 2008 27,18Chi custodisce un fico ne mangia i frutti,
chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.
Nova Vulgata
Prv27,18Qui servat ficum, comedet fructus eius;

et, qui custos est domini sui, glorificabitur.
CEI 2008 27,19Come nell'acqua un volto riflette un volto,
così il cuore dell'uomo si riflette nell'altro.
Nova Vulgata
Prv27,19Quomodo in aqua facies prospicit ad faciem,

sic cor hominis ad hominem.
CEI 2008 27,20Come il regno dei morti e l'abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.
Nova Vulgata
Prv27,20Infernus et Perditio numquam implentur,

similiter et oculi hominum insatiabiles.
CEI 2008 27,21Come il crogiuolo è per l'argento e il forno è per l'oro,
così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
Nova Vulgata
Prv27,21Quomodo probatur in conflatorio argentum et in fornace aurum,

sic probatur homo ore laudantis.
CEI 2008 27,22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
Nova Vulgata
Prv27,22Si pilo contuderis stultum in pila quasi ptisanas,

non auferetur ab eo stultitia eius.
CEI 2008 27,23Preòccupati dello stato del tuo gregge,
abbi cura delle tue mandrie,
Nova Vulgata
Prv27,23Diligenter agnosce vultum pecoris tui;
appone cor tuum ad greges,
CEI 2008 27,24perché le ricchezze non sono eterne
e una corona non dura per sempre.
Nova Vulgata
Prv27,24non enim habebis iugiter divitias.

Num corona tribuetur in generationem et generationem?
CEI 2008 27,25Tolto il fieno, ricresce l'erba nuova
e si raccolgono i foraggi sui monti;
Nova Vulgata
Prv27,25Nudata sunt prata, et apparuerunt herbae virentes,

et collecta sunt fena de montibus;
CEI 2008 27,26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
Nova Vulgata
Prv27,26agni ad vestimentum tuum,

et haedi ad agri pretium;
CEI 2008 27,27le capre ti danno latte abbondante per nutrire te,
per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche.


Nova Vulgata
Prv27,27sufficiat tibi lac caprarum in cibum tuum

et in cibum domus tuae et ad victum ancillis tuis.