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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Michea - 4

Michea

CEI 2008 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 2008 4 Alla fine dei giorni
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e si innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno i popoli.
4,1 LA RESTAURAZIONE DI SION E IL MESSIA (4,1-5,14)
 Regno universale del Signore in Sion
 Questo oracolo, con alcune differenze, si trova anche in Is 2,1-5.
Nova Vulgata
Mich4,1Et erit in novissimis diebus:
Erit mons domus Domini
praeparatus in vertice montium
et sublimis super colles;
et fluent ad eum populi.
CEI 2008 4,2Verranno molte genti e diranno:
"Venite, saliamo sul monte del Signore
e al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri".
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Nova Vulgata
Mich4,2Et properabunt gentes multae et dicent:
«Venite, ascendamus ad montem Domini
et ad domum Dei Iacob,
et docebit nos de viis suis,
et ibimus in semitis eius»;
quia de Sion egredietur lex,
et verbum Domini de Ierusalem.
CEI 2008 4,3Egli sarà giudice fra molti popoli
e arbitro fra genti potenti,
fino alle più lontane.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un'altra nazione,
non impareranno più l'arte della guerra.
Nova Vulgata
Mich4,3Et iudicabit inter populos multos
et decernet gentibus fortibus usque in longinquum;
et concident gladios suos in vomeres
et hastas suas in falces;
non sumet gens adversus gentem gladium,
et non discent ultra belligerare.
CEI 2008 4,4Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite
e sotto il fico
e più nessuno li spaventerà,
perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!
Nova Vulgata
Mich4,4Et sedebit unusquisque subtus vitem suam
et subtus ficum suam,
et non erit qui deterreat;
quia os Domini exercituum locutum est.
CEI 2008 4,5Tutti gli altri popoli
camminino pure ognuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome del Signore, nostro Dio,
in eterno e per sempre.
Nova Vulgata
Mich4,5Quia omnes populi ambulabunt
unusquisque in nomine dei sui;
nos autem ambulabimus in nomine Domini
Dei nostri in aeternum et ultra.
CEI 2008 "In quel giorno - oracolo del Signore -
radunerò gli zoppi,
raccoglierò i dispersi
e coloro che ho trattato duramente.
4,6-8  Restaurazione di Gerusalemme
 Il breve oracolo è simile per tema a 2,12-13 e, come quel brano, è probabilmente un’aggiunta di epoca esilica.
Nova Vulgata
Mich4,6«In die illa, dicit Dominus,
congregabo claudicantem,
et eam, quam eieceram, colligam
et quam afflixeram;
CEI 2008 4,7Degli zoppi io farò un resto,
dei lontani una nazione forte".
E il Signore regnerà su di loro
sul monte Sion,
da allora e per sempre.
Nova Vulgata
Michet ponam claudicantem in reliquias
et eam, quae laboraverat, in gentem robustam».
Et regnabit Dominus super eos in monte Sion
ex hoc nunc et usque in aeternum.
7 Et eam, quae laboraverat – Lege cum Vg wehannil’āh; TM «et procul repulsam» (?)
CEI 2008 E a te, torre del gregge,
colle della figlia di Sion, a te verrà,
ritornerà a te la sovranità di prima,
il regno della figlia di Gerusalemme.
4,8 torre del gregge: nome simbolico di Gerusalemme.
Nova Vulgata
Mich4,8Et tu, turris gregis,
collis filiae Sion,
usque ad te veniet et perveniet
potestas prima,
regnum filiae Ierusalem.
CEI 2008 Ora, perché gridi così forte?
In te non c'è forse un re?
I tuoi consiglieri sono forse periti,
perché ti prendono i dolori come di partoriente?
4,9-14  Sion liberata dai nemici
 Si potrebbe pensare a un oracolo legato agli eventi del 701 (vedi 1,8-162Re 18-20). Il v. 10, che allude a Babilonia, potrebbe essere frutto di una rilettura delle parole del profeta, fatta in epoca esilica: il Signore, che aveva liberato Gerusalemme in passato, sarebbe intervenuto anche per liberare il popolo dall’esilio.
Nova Vulgata
Mich4,9Nunc quare clamas clamore magno?
Numquid rex non est in te,
aut consiliarius tuus periit,
quia comprehendit te dolor sicut parturientem?
CEI 2008 4,10Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente,
perché presto uscirai dalla città
e dimorerai per la campagna
e andrai fino a Babilonia.
Là sarai liberata,
là il Signore ti riscatterà
dalla mano dei tuoi nemici.
Nova Vulgata
Mich4,10Dole et satage,
filia Sion, quasi parturiens;
quia nunc egredieris de civitate
et habitabis in campo
et venies usque ad Babylonem;
ibi liberaberis,
ibi redimet te Dominus
de manu inimicorum tuorum.
CEI 2008 4,11Ora si sono radunate contro di te
molte nazioni,
che dicono: "Sia profanata,
e godano i nostri occhi
alla vista di Sion".
Nova Vulgata
Mich4,11Nunc autem congregatae sunt super te
gentes multae,
quae dicunt: «Profanetur,
et aspiciat in Sion oculus noster».
CEI 2008 4,12Ma esse non conoscono
i pensieri del Signore
e non comprendono il suo consiglio,
poiché le ha radunate
come covoni sull'aia.
Nova Vulgata
Mich4,12Ipsi autem non cognoverunt
cogitationes Domini
et non intellexerunt consilium eius,
quia congregavit eos quasi manipulos in area.
CEI 2008 4,13Àlzati e trebbia, figlia di Sion,
perché renderò di ferro il tuo corno
e di bronzo le tue unghie
e tu stritolerai molti popoli:
consacrerai al Signore i loro guadagni
e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra.
Nova Vulgata
Mich4,13Surge et tritura, filia Sion,
quia cornu tuum ponam ferreum
et ungulas tuas ponam aereas,
et comminues populos multos
et vovebis Domino rapinas eorum
et divitias eorum Domino universae terrae.
CEI 2008 Ora fatti delle incisioni, o figlia guerriera;
hanno posto l'assedio intorno a noi,
con la verga percuotono sulla guancia
il giudice d'Israele.


4,14  Ora fatti delle incisioni: versetto di difficile interpretazione. Forse il profeta parla in un momento di grave sofferenza per Gerusalemme, città guerriera (figlia guerriera), assediata e umiliata, e la invita a fare lutto. Le incisioni si usavano anche come segno di lutto (vedi Ger 48,37; diverso è il significato in 1Re 18,28).
Nova Vulgata
MichNunc incide te, filia incisionis!
Obsidionem posuerunt super nos;
in virga percutiunt
maxillam iudicis Israel.
14 Posuerunt – Lege cum Syr, Targ et Vg śāmû; TM «posuit»