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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Isaia - 65

Isaia

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Nova Vulgata

CEI 2008 65 Mi feci ricercare da chi non mi consultava,
mi feci trovare da chi non mi cercava.
Dissi: "Eccomi, eccomi"
a una nazione che non invocava il mio nome.
65,1-16  Castigo degli idolatri, salvezza dei servi del Signore
 mi feci trovare: nella lettera ai Romani, Paolo vede qui un riferimento ai pagani (Rm 10,20-21).
Nova Vulgata Is«Quaesitus sum ab his, qui non consulebant me,
inventus sum ab his, qui non quaerebant me.
Dixi: “Ecce ego, ecce ego!”
ad gentem, quae non invocabat nomen meum.
1 Consulebant me – Lege cum nonnullis mss Hebraicis (etiam 1QIsa) et verss še’ēlûnî; TM «consulebant»
CEI 2008 65,2Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle;
essi andavano per una strada non buona,
seguendo i loro propositi,
Nova Vulgata
Is65,2Expandi manus meas tota die
ad populum rebellem,
qui graditur in via non bona
post cogitationes suas;
CEI 2008 un popolo che mi provocava
sempre, con sfacciataggine.
Essi sacrificavano nei giardini,
offrivano incenso sui mattoni,
65,3-4 sacrificavano nei giardini: pratiche idolatriche, proibite dalla legge.
Nova Vulgata
Is65,3populus, qui ad iracundiam provocat me
ante faciem meam semper,
qui immolant in hortis
et sacrificant super lateres,
CEI 2008 65,4abitavano nei sepolcri,
passavano la notte in nascondigli,
mangiavano carne suina
e cibi immondi nei loro piatti.
Nova Vulgata
Is65,4qui morantur in sepulcris
et in locis occultis pernoctant,
qui comedunt carnem suillam
et ius abominabile in vasis eorum,
CEI 2008 Essi dicono: "Sta' lontano!
Non accostarti a me, che per te sono sacro".
Tali cose sono un fumo al mio naso,
un fuoco acceso tutto il giorno.
65,5 Sta’ lontano: nel modo di vedere degli antichi, ogni contatto con la sfera divina rendeva “sacri”. La sacralità doveva rispettare regole ben precise, altrimenti poteva portare alla morte.
Nova Vulgata
Is65,5qui dicunt: “Recede!
Non appropinques mihi, quia sanctificarem te”.
Isti fumus sunt in naribus meis,
ignis ardens tota die.
CEI 2008 65,6Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me;
io non tacerò finché non avrò ripagato abbondantemente
Nova Vulgata
Is65,6Ecce scriptum est coram me;
non tacebo, sed retribuam,
et retribuam in sinum eorum
CEI 2008 65,7le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri,
tutte insieme, dice il Signore.
Costoro hanno bruciato incenso sui monti
e sui colli mi hanno insultato;
così io misurerò loro in grembo
la ricompensa delle loro azioni passate.
Nova Vulgata
Is65,7iniquitates vestras et iniquitates patrum vestrorum
simul, dicit Dominus,
qui sacrificaverunt super montes
et super colles exprobraverunt mihi;
et remetiar opus eorum primo
in sinu eorum».
CEI 2008 65,8Dice il Signore: "Come quando si trova succo in un grappolo,
si dice: "Non distruggetelo, perché qui c'è una benedizione",
così io farò per amore dei miei servi,
per non distruggere ogni cosa.
Nova Vulgata
Is65,8Haec dicit Dominus:
«Quomodo si inveniatur mustum in botro
et dicatur: “Ne dissipes illud,
quoniam benedictio est in eo”,
sic faciam propter servos meos,
ut non disperdam totum.
CEI 2008 65,9Io farò uscire una discendenza da Giacobbe,
da Giuda un erede dei miei monti.
I miei eletti ne saranno i padroni
e i miei servi vi abiteranno.
Nova Vulgata
Is65,9Et educam de Iacob semen
et de Iuda possidentem montes meos;
et hereditabunt terram electi mei,
et servi mei habitabunt ibi.
CEI 2008 Saron diventerà un pascolo di greggi,
la valle di Acor un recinto per armenti,
per il mio popolo che mi ricercherà.
65,10 Saron: pianura costiera tra Giaffa e il monte Carmelo. La valle di Acor era nel deserto di Giuda.
Nova Vulgata
Is65,10Et erit Saron in pascua gregum,
et vallis Achor in cubile armentorum
populo meo, qui quaesierunt me.
CEI 2008 Ma voi, che avete abbandonato il Signore,
dimentichi del mio santo monte,
che preparate una tavola per Gad
e riempite per Menì la coppa di vino,
65,11 Gad e Menì: dèi venerati da Aramei e Arabi. Gad era la divinità della fortuna, Menì, probabilmente, quella del destino.
Nova Vulgata
Is65,11Vos autem, qui derelinquitis Dominum,
qui obliviscimini montem sanctum meum,
qui ponitis Gad mensam
et amphoram impletis Meni,
CEI 2008 65,12io vi destino alla spada;
tutti vi curverete alla strage,
perché ho chiamato e non avete risposto,
ho parlato e non avete udito.
Avete fatto ciò che è male ai miei occhi,
ciò che non gradisco, l'avete scelto".
Nova Vulgata
Is65,12numerabo vos in gladio,
et omnes in caede corruetis;
pro eo quod vocavi, et non respondistis,
locutus sum, et non audistis,
sed fecistis malum in oculis meis
et, quod displicet mihi, elegistis».
CEI 2008 65,13Pertanto, così dice il Signore Dio:
"Ecco, i miei servi mangeranno
e voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno
e voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno
e voi resterete delusi;
Nova Vulgata
Is65,13Propter hoc haec dicit Dominus Deus:
«Ecce servi mei comedent,
et vos esurietis;
ecce servi mei bibent,
et vos sitietis;
ecce servi mei laetabuntur,
et vos confundemini;
CEI 2008 65,14ecco, i miei servi giubileranno
per la gioia del cuore,
voi griderete per il dolore del cuore,
urlerete per lo spirito affranto.
Nova Vulgata
Is65,14ecce servi mei laudabunt in exsultatione cordis,
et vos clamabitis prae dolore cordis
et prae contritione spiritus ululabitis.
CEI 2008 65,15Lascerete il vostro nome
come imprecazione fra i miei eletti:
"Così ti faccia morire il Signore Dio".
Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.
Nova Vulgata
Is65,15Et relinquetis nomen vestrum
in iuramentum electis meis:
“Interficiat te Dominus Deus”;
et servos suos vocabit nomine alio.
CEI 2008 65,16Chi vorrà essere benedetto nella terra,
vorrà esserlo per il Dio fedele;
chi vorrà giurare nella terra,
giurerà per il Dio fedele,
perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche,
saranno occultate ai miei occhi.
Nova Vulgata
Is65,16Quicumque benedicit sibi in terra,
benedicet sibi in Deo Amen;
et, quicumque iurat in terra,
iurabit in Deo Amen;
quia oblivioni tradentur angustiae priores
et quia abscondentur ab oculis meis.
CEI 2008 Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra;
non si ricorderà più il passato,
non verrà più in mente,
65,17-25 Gioia e pace per Gerusalemme
creo nuovi cieli e nuova terra: espressioni simili vengono usate nella cosiddetta letteratura apocalittica (ad es. 2Pt 3,13Ap 21).
Nova Vulgata
Is65,17Ecce enim ego creo
caelos novos et terram novam,
et non erunt in memoria priora
et non ascendent super cor.
CEI 2008 65,18poiché si godrà e si gioirà sempre
di quello che sto per creare,
poiché creo Gerusalemme per la gioia,
e il suo popolo per il gaudio.
Nova Vulgata
Is65,18Sed gaudebunt et exsultabunt usque in sempiternum
in his, quae ego creo,
quia ecce ego creo Ierusalem exsultationem
et populum eius gaudium.
CEI 2008 65,19Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
Nova Vulgata
Is65,19Et exsultabo in Ierusalem
et gaudebo in populo meo,
et non audietur in ea ultra
vox fletus et vox clamoris.
CEI 2008 65,20Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza,
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto.
Nova Vulgata
Is65,20Non erit ibi amplius infans dierum
et senex, qui non impleat dies suos.
Quoniam puer erit,
qui centenarius moriatur;
et, qui non attingat centum annos,
maledictus erit.
CEI 2008 65,21Fabbricheranno case e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
Nova Vulgata
Is65,21Et aedificabunt domos et habitabunt
et plantabunt vineas et comedent fructus earum.
CEI 2008 65,22Non fabbricheranno perché un altro vi abiti,
né pianteranno perché un altro mangi,
poiché, quali i giorni dell'albero,
tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
quanto è prodotto dalle loro mani.
Nova Vulgata
Is65,22Non aedificabunt, ut alius habitet,
non plantabunt, ut alius comedat:
secundum enim dies ligni erunt dies populi mei,
et operibus manuum suarum diu fruentur electi mei.
CEI 2008 65,23Non faticheranno invano,
né genereranno per una morte precoce,
perché prole di benedetti dal Signore essi saranno,
e insieme con essi anche la loro discendenza.
Nova Vulgata
Is65,23Non laborabunt frustra
neque generabunt in interitum repentinum,
quia semen benedictorum erunt Domini,
et nepotes eorum cum eis.
CEI 2008 65,24Prima che mi invochino, io risponderò;
mentre ancora stanno parlando,
io già li avrò ascoltati.
Nova Vulgata
Is65,24Eritque: antequam clament, ego respondebo;
adhuc illis loquentibus, ego exaudiam.
CEI 2008 Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme,
il leone mangerà la paglia come un bue,
e il serpente mangerà la polvere,
non faranno né male né danno
in tutto il mio santo monte", dice il Signore.


65,25 Il lupo e l’agnello: si riprendono le immagini di Is 11,6-9.
Nova Vulgata
Is65,25Lupus et agnus pascentur simul,
et leo sicut bos comedet paleas,
et serpenti pulvis panis eius.
Non nocebunt neque occident
in omni monte sancto meo»,
dicit Dominus.